Autore: Redazione
05/01/2017

Goal-based bidding: così Snapchat si rafforza sul targeting

Il fantasmino ha varato una nuova soluzione basata sugli obiettivi e volta a garantire agli inserzionisti maggior precisione e coinvolgimento

Goal-based bidding: così Snapchat si rafforza sul targeting

Goal-based bidding. O aste per obiettivo. È questa la formula ideata da Snapchat per attrarre nuovi budget pubblicitari. Questo tipo di soluzione, infatti, consente agli inserzionisti che utilizzano l’API dell’applicazione di fissare degli obiettivi ben definiti per le proprie campagne. In sostanza, la tecnologia sviluppata da Snapchat utilizza il machine learning per individuare gli utenti più propensi a interagire con un annuncio. Se, infatti, prima gli advertiser potevano solo sperare di colpire il numero più ampio di persone, con il goal-based bidding potranno raggiungere le teste più interessate, aumentando così le probabilità d’interazione.

Snapchat, nuove efficienze con il goal-based bidding

La modalità transazionale rimarrà a CPM, ma gli advertiser avranno una nuova possibilità di ottimizzazione nel processo di distribuzione del messaggio promozionale: allo stato attuale circa il 20% degli inserzionisti ha testato la funzionalità, disponibile solo attraverso l’API lanciata l’anno scorso. L’azienda ha fatto sapere che il goal-based bidding incrementa le efficienze del costo-per-swipe di oltre il 40% nonché il tempo di visualizzazione. Il goal-based bidding è solo il più recente tentativo di Snapchat di migliorare le proprie capacità nel segmento del targeting e della misurazione per competere con attori come Facebook e Google in vista della quotazione prevista per quest’anno. E se oggi sono l’unico obiettivo "ottimizzabile" è lo swipe presto dovrebbero arrivarne altri tra cui il download di applicazioni o la vendita ecommerce.