Autore: Redazione
09/03/2023

smartclip Italia: l'audio advertising è un touchpoint utile per intercettare nuove audience

La struttura ha stretto una collaborazione con aziende selezionate per offrire a brand e centri media una proposta total media con focus sul settore audio

smartclip Italia: l'audio advertising è un touchpoint utile per intercettare nuove audience

Il mondo in cui viviamo è sempre più connesso. L'evoluzione delle abitudini di fruizione dei diversi media digitali, conseguenza del lockdown e contestualmente dello smart working, coinvolge anche il mercato del digital advertising: un mercato intrinsecamente in continuo movimento e mutamento. Proprio seguendo questa evoluzione, smartclip Italia ha avviato un proprio percorso di esplorazione e selezione di potenziali partner che potessero supportare l'azienda nell'offrire a brand e centri media una proposizione sempre più total media con un particolare riguardo per il comparto audio. Processo iniziato a fine 2021 con l'inserimento del text-to-speech, seguito lo scorso anno con l'integrazione del podcast advertising. Come durante il lockdown milioni di italiani, obbligati a restare in casa, hanno trovato negli schermi tv una valvola di sfogo, così è accaduto per i podcast, aumentando il coinvolgimento del pubblico. L'audio, infatti, non è più considerato il mezzo di comunicazione solo in situazioni di movimento, ma sono aumentati i momenti di ascolto in casa, in palestra, al parco, durate una risalita in funivia o sotto l'ombrellone in spiaggia, da soli o in compagnia di amici e famigliari. Il numero di ascoltatori di contenuti audio on-demand è in continua crescita ed è direttamente proporzionale all'aumento dei contenuti originali on-demand disponibili.

Chi sono, cosa fanno e come ascoltano

A fine 2022 in Italia si contano infatti oltre 15milioni di ascoltatori unici, di cui 11 milioni circa considerati utenti consolidati. Un'audience trasversale e qualitativa, che include uomini e donne dai 16 ai 60 e con un livello di istruzione medio alta. Se si analizzano poi le abitudini degli ascoltatori considerati "heavy user", appare subito evidente come questo touchpoint sia ideale in un contesto pubblicitario. L'ascoltatore tipico utilizza principalmente uno smartphone (72%), la fruizione avviene prevalentemente da casa (73%) e la scelta della serie podcast ricade su un argomento (57%) o su uno speaker (28%) specifici: un utente attento, consapevole e curioso. Un'audience così composta rappresenta per brand e centri media un'opportunità per aumentare awareness ed engagement. Tanto che, come rilevato da una recente survey condotta da IPSOS, conferma come il livello di ricordo pubblicitario sia elevato per il 71% degli intervistati e come sia inoltre cresciuta quota di utenti che dopo aver ascoltato uno spot all'interno di un podcast, si sia successivamente attivato per raccogliere maggiori informazioni sul brand o addirittura abbia effettuato un acquisto.

L’ingrediente che mancava al media mix

Insomma, l’audio è sempre più sotto i riflettori e le possibilità a esso legate quasi si sprecano. Giuseppe Bronzino, Managing Director smartclip Italia parte di RTL AdAlliance, commenta: "Sono molto orgoglioso del percorso fatto in questi ultimi tre anni. Il team italiano ha dato prova di acume e lungimiranza nel carpire i segnali del mercato ed esplorare, prima il segmento delle CTV che grazie agli accordi con Samsung ed LG ci hanno permesso di essere tra i primi ad ampliare la nostra offerta e, successivamente di intuire le potenzialità dell'audio advertising con l'integrazione delle offerte Text-to-Speech con NSound e Podcast advertising con Spreaker. Mi sento in dovere di ringraziare sia i brand che hanno iniziato a sperimentare insieme a noi il segmento audio a partire dallo scorso anno, sia coloro i quali che già in questi primi due mesi sempre più spesso scelgono di inserire l'audio nel proprio media mix. Alcuni tra i primi marchi che hanno sperimentato e integrato nel proprio media mix uno spot audio su piattaforme podcast sono stati McFIT e Axerve. Il primo con una campagna che comprendeva Addressable TV, Digital, OOH, Door to Door e Hand to Hand mentre il secondo con una campagna Connected TV Display. Luca Torresan, Director of Marketing and Communications RSG Group, aggiunge: "Per avvicinarci ancora di più alla nostra community più giovane, abbiamo sperimentato uno spot audio su piattaforme podcast in target, per capire se fosse una strada percorribile in futuro. Report alla mano, il risultato è stato davvero positivo. Infatti, oltre a essere una campagna innovativa, comparando i costi di una più tradizionale attvità OOH o su quotidiani cartacei, risulta più performante".