Smart AdServer si riposiziona in 14 Paesi con un nuovo nome: Equativ
Un marchio in grado di armonizzare in modo efficiente gli interessi di mercato in conformità con gli standard etici per mantenere la promessa della tecnologia pubblicitaria senza scendere a compromessi
La multinazionale adtech Smart AdServer ha rilanciato la sua presenza in 14 Paesi con un nuovo nome: Equativ. Ciò fa seguito all'acquisizione da parte della società di DynAdmic e LiquidM, con le aziende ora consolidate sotto al brand Equativ. Equativ sfrutterà le diverse competenze unificate per mantenere la promessa della tecnologia pubblicitaria, offrendo una soluzione per l’advertising e la monetizzazione completa ed integrata verticalmente ai clienti sia lato supply che demand. Il nome Equativ sottolinea l'approccio paritario dell'azienda nei confronti dei clienti, promuovendo l'apertura, l'equità e la responsabilità all'interno del settore. Equativ facilita l'interazione diretta tra acquirenti e venditori offrendo una filiera pubblicitaria meno complessa, più trasparente ed efficiente che avvantaggia l'intera catena del valore. Fondata nel 2006 all’interno di un editore di media digitali, Smart è diventata indipendente nel 2015 e si è affermata come azienda globale altamente redditizia con una crescita dei ricavi netti di tre volte superiore negli ultimi tre anni, da 31 milioni di euro nel 2019 a 100 milioni di euro previsti per il 2022. La società ora opera in 14 Paesi con circa 500 dipendenti, in team completamente integrati che collaborano fianco a fianco per fornire ai clienti l'accesso a tecnologie, competenze e opportunità di mercato di altissimo livello. La crescita continua coincide con la strategia di integrazione verticale dell'azienda, che passa da una piattaforma orientata prevalentemente al lato supply d una soluzione globale completa con lo sviluppo della demand e delle soluzioni di CTV. Equativ si impegna a sostenere l'open web offrendo all'ecosistema dell’advertising digitale un'alternativa adeguatamente dimensionata e indipendente alle piattaforme monopolistiche basate su walled garden.