Autore: Redazione
07/02/2022

Si apre il 2022 di Google all’insegna delle novità: dalla tentazione Blockchain all’evoluzione nell’Augmented Reality

Il processo di innovazione della multinazionale statunitense coinvolge anche il lancio di uno smartwatch, il potenziamento di YouTube Music e del popolare Traduttore, oltre a interventi sul fronte televisivo

Si apre il 2022 di Google all’insegna delle novità: dalla tentazione Blockchain all’evoluzione nell’Augmented Reality

Durante la recente conferenza di presentazione dei dati economico-finanziari dell’ultimo trimestre del 2021, particolarmente positivi sul fronte advertising, il Chief Executive Officer di Google, Sundar Pichai, ha rivelato un importante dettaglio sulla visione del futuro della big company statunitense, ammettendo che BigG “sta guardando alla Blockchain” e confermando che Alphabet - la holding cui fa capo Google - sta osservando con estrema attenzione l’evoluzione del settore, riflettendo sulle strategie da adottare per aggiungere valore allo sviluppo di una tecnologia sempre più diffusa. In più, il Ceo ha rivelato di trovare “eccitante” l’innovazione tecnologica che accompagna un segmento strettamente connesso al cosiddetto Web3, ritenendo la Blockchain “qualcosa che vogliamo supportare nel miglior modo possibile”. Secondo Pichai, dunque, la Blockchain rappresenta una dimensione interessante e attrattiva, in grado di intercettare un’ampia gamma di applicazioni, tanto che sul fronte di Google Cloud è stata già annunciata, poco tempo fa, l’istituzione di un nuovo team dedicato espressamente alle criptovalute e agli asset digitali correlati. Il cosiddetto Web3, ovvero il web decentralizzato, in realtà sarebbe in competizione con il web centralizzato in cui opera Google, insieme ai grandi protagonisti della industry digitale, e il suo possibile decollo potrebbe procurare problemi ad Alphabet. Di conseguenza, i vertici di Google stanno ipotizzando la possibilità di consentire all’azienda di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel quadro evolutivo in atto, evitando il rischio di ritrovarsi in una posizione arretrata all’interno di un eventuale nuovo orizzonte con caratteristiche differenti rispetto a quelle attuali, ad esempio concedendo molto spazio proprio allo sviluppo e al potenziamento di Google Cloud e dei suoi servizi. Le aziende, in effetti, cercano sempre più di spostare i database dal normale storage statico alla Blockchain, fattore che dovrebbe influire sensibilmente sulla domanda di cloud computing. In questo scenario, dunque, Google Cloud si appresta ad abilitare funzionalità legate agli asset digitali, probabilmente coinvolgendo la sfera dei pagamenti in criptovalute.

Una corsa affollata

Ma anche un altro fondamentale ambito di sviluppo come l’Augmented Reality sta concentrando gli sforzi propulsivi della multinazionale, che si sta impegnando a fondo nell’affollata corsa alla realizzazione di un visore per la AR, in particolare grazie al progetto denominato Iris, con l’obiettivo di presentare al mercato un nuovo prodotto - probabilmente entro il 2024 -, sotto il brand Pixel, anche se quest’ultima opzione non è stata confermata dal colosso di Mountain View. La proposta riguarda un headset capace di andare oltre le basilari potenzialità dell’AR, dove la presenza di telecamere permetterebbe la creazione di un flusso video della realtà circostante misto a elementi realizzati al computer da mostrare, poi, all’utente. Tra le caratteristiche specifiche sarebbe compreso l’utilizzo di un processore realizzato internamente dall’azienda: per favorirne il funzionamento, una parte della grafica verrebbe elaborata in remoto dai data center e successivamente inviata al dispositivo dotato di connessione internet. A livello di sistema operativo dovrebbe essere utilizzato Android, anche se non sarebbe esclusa la possibilità di una risorsa alternativa da realizzare ad hoc. Il visore dovrebbe disporre, poi, di una batteria interna per risultare indipendente rispetto al collegamento con dispositivi esterni. A livello estetico, l’hardware avrebbe le sembianze di normali occhiali da sci, una forma prescelta per ottenere un effetto di evidente differenziazione, in termini di design, dai Google Glass. L’azienda guidata da Sundar Pichai vorebbe, infatti, creare una forte discontinuità con il prodotto mostrato per la prima volta nel 2012 e rivelatosi un flop clamoroso a livello di mercato di consumo, tanto che gli stessi Glass erano stati trasformati in un device dedicato soltanto a imprese e professionisti. Un ulteriore dettaglio rispetto al visore di Google è legato al responsabile della divisione che si sta occupando direttamente della progettazione. Si tratta di Clay Bavor, già a capo dell’operazione Project Starline del gigante americano, pensata per rivoluzionare il sistema delle videochiamate. Grazie a un complesso sistema di telecamere e sensori, Google sta cercando di ricreare l’impressione di avere l’altra persona esattamente di fronte, pur vedendola solo in uno schermo.

Pixel Watch si avvicina

Nel frattempo, dopo mesi di rumor e indiscrezioni potrebbe essere finalmente arrivato anche il momento del debutto del primo smartwatch prodotto da Google: si tratta di Pixel Watch, proposta dalle caratteristiche estremamente innovative, destinato a esordire nella prossima primavera Lo smartwatch sarebbe caratterizzato da un design del quadrante rotondo e il suo sistema operativo è stato individuato in Wear OS, pur essendo ottimizzabile in maniera del tutto differente rispetto ad altri dispositivi che ne fanno uso. Potrebbe, dunque, trattarsi di una nuova versione - e sarebbe la quarta - con funzionalità innovative e il supporto di Google Assistant. Per quanto riguarda l’hardware, potrebbe rinnovarsi la collaborazione con Samsung per l’utilizzo di un chipset Exynos W920, lo stesso utilizzato sui Galaxy Watch 4 ma appositamente personalizzato per alimentare lo smartwatch. E non è tutto, in chiave di novità, per quanto riguarda la prima parte del 2022: infatti, valutando che il lavoro da remoto sta spingendo le aziende a integrare nuovi servizi nei loro prodotti, Google ha deciso di integrare nella sua piattaforma di gestione dei servizi di posta elettronica, la popolarissima Gmail, anche le chat e le video riunioni di Meet. La novità è parte di un aggiornamento più ampio che vedrà Gmail dotarsi di un nuovo design dal prossimo 8 febbraio nell'interfaccia desktop, ossia quella accessibile via web. Restano invariate, almeno per il momento, le app per Android e iOS. Lo scopo annunciato è di semplificare l'utilizzo dei vari strumenti senza dover uscire dalla schermata di Gmail. Per ottenere questo risultato, verrà introdotto un menu laterale sulla sinistra dello schermo per passare velocemente dalle email alle chat, oltre che a Spaces e alle riunioni di Meet. Ulteriore novità in arrivo su Gmail riguarda le "bolle di notifica", che indicano il numero di messaggi non letti, così come avviene sugli smartphone. Google ha specificato le tempistiche del cambio di look, che mirano a una migrazione graduale in chiave di restyling, permettendo di tornare a quello attuale se non di proprio gradimento.

Gmail si rinnova

Dall'8 febbraio, dunque, chiunque potrà attivare il nuovo layout manualmente, ripristinando l'interfaccia classica dal menu delle impostazioni. Da aprile, poi, il passaggio al nuovo Gmail sarà automatico, ma si potrà ancora scegliere di tornare indietro. Dalla fine di giugno, infine, la rinnovata interfaccia sarà l'unica disponibile e sarà impossibile tornare a quella classica. Intanto, anche il team impegnato su Google Messaggi sta sperimentando nuovi progetti per la popolare applicazione, da aggiungere all’introduzione del supporto alle reazioni legate all’iPhone. Tra le novità spiccano modifiche all’interfaccia utente e il miglioramento del sistema di condivisione dei contenuti multimediali, oltre a un notevole miglioramento per quanto riguarda la condivisione dei video, grazie all’integrazione con Google Foto. Così, nel momento in cui gli utenti desiderano condividere un video all’interno di una conversazione, l’app mostra una scheda con cui viene spiegata la nuova opzione: in pratica, è possibile mantenere la nitidezza del video quando si inviano collegamenti a Google Foto nelle conversazioni MMS. Una volta abilitata abilitata l’apposita sezione, la scelta apparirà nel campo di composizione con un badge di Google Foto e le dimensioni del file. Un sistema che funzionerà sia per i video che per le immagini. E ancora, stanno emergendo novità anche per YouTube Music, Google Traduttore e Google Tv. Nel primo caso, il team di sviluppatori ha iniziato a implementare nelle applicazioni mobile la nuova interfaccia utente della sezione “Aggiungi alla playlist”, già adottata sulla versione web del servizio, oltre alla possibilità di utilizzare un “carosello” per la sezione “Recenti”, la visione delle copertine delle playlist e il numero dei brani inclusi.

La piattaforma tv si amplia

Intanto, il Direttore del Product Management di Google Tv, Rob Caruso, ha delineato i piani dell’azienda per l’interfaccia tv nel 2022. Anche se Caruso ha evitato di annunciare ufficialmente nuove caratteristiche specifiche, ha lasciato trasparire l’interesse di Google verso la possibilità di offrire servizi di fitness e videoconferenza e l’opportunità di migliorare il controllo della smart home attraverso Google sulle Android Tv. Poche settimane fa l’azienda di Mountain View ha reso noto che sarebbero non meno di 110 milioni i dispositivi che adottano Google o Android Tv. Forte di questi numeri, Google ha iniziato a lavorare sull’ampliamento della piattaforma, arricchendola di nuove funzioni. Le aree di interesse indicate da Caruso sono comparabili a quanto offrono i concorrenti diretti per le smart tv, in particolare Apple e Amazon. Sempre Caruso ha definito il fitness una “grande area di esplorazione“ e ha fatto riferimento anche a una futura integrazione dei controlli per gli accessori smart della casa in Google Tv. Le novità sarebbero accompagnate anche da un maggiore collegamento con le app di teleconferenza e di videochiamata, in realtà già parzialmente supportate attraverso Google Duo. Infine, il manager si è spinto a ipotizzare una più frequente e ricca programmazione live, in forma gratuita, sulla piattaforma. Caruso ha anche parlato della relazione tra Netflix e Google Tv: il popolare servizio di streaming video è supportato dalla piattaforma di Google, ma senza integrare alcune delle caratteristiche più avanzate e apprezzate. Ad esempio, per gli utenti Netflix su Google Tv non è possibile aggiornare la propria watchlist - la lista dei programmi “da vedere" - ed è necessario passare per l’app su smartphone o da computer. Anche se Caruso non si è sbilanciato, ha affermato di sperare che la situazione possa migliorare con l’integrazione di nuove feature.

Immagini: ridefinizione

Infine, tra i piani di Google di imminente definizione si inserisce anche il restyling completo dell’interfaccia di Immagini. La prima novità riguarda i colori: il bianco e il grigio dominanti saranno affiancati da un’altra tonalità. Diverse le ipotesi, tra cui quella di utilizzare il colore dominante dell’immagine visualizzata dall’utente. Cambiano anche la posizione del nome del sito e del logo di Google, che nella nuova interfaccia dovrebbero passare nella parte alta, a sinistra. I vari pulsanti di condivisione e segnalibro, invece, saranno inclusi in una sorta di menu overflow. Spicca, inoltre, la modifica riguardante la sezione “Immagini correlate”, che diviene espandibile. E ancora, Google Lens torna a essere posizionato nella parte inferiore, a sinistra. Alcune modifiche sono già entrate a far parte del servizio, mentre per l’aggiornamento completo bisognerà attendere, molto probabilmente, alcune settimane L’obiettivo dell’equipe impegnata sui test di Google Immagini è di non lasciare nulla al caso, puntando a un servizio del tutto nuovo e dalla veste grafica più funzionale.