Shopware chiude il 2024 a bordo di Multichannel Connect e si proietta sul 2025 tra B2B, AI e accessibilità
La piattaforma open source per l’e-commerce racconta la nuova soluzione ideata con ChannelEngine, uno scenario in costante evoluzione, in cui diventa sempre più basilare il social commerce. Le parole del regional manager Italy Davide Giordano
Reduci da Black Friday e Cyber Monday e da un profluvio di offerte, di anticipazioni, di analisi, di opportunità legate all’e-commerce e dintorni, ci svegliamo e ci troviamo di fronte a Multichannel Connect, una soluzione che semplifica la gestione delle vendite in Rete su oltre 950 marketplace internazionali, da Amazon a Zalando e ottimizza ogni aspetto della loro presenza online. Dietro il nuovo progetto si celano Shopware, piattaforma open source per l’e-commerce, insieme a ChannelEngine. Approfondiamo l’argomento con Davide Giordano, regional manager in Italia di Shopware (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Come funziona Multichannel Connect e a chi si rivolge?
«Si tratta dell’ultima evoluzione del nostro prodotto che offre una serie di personalizzazioni e automazioni che possono rendere il lavoro dei manager più semplice, con una user experience più semplice ed efficace. L’ambito del marketplace è sempre più importante per i processi di vendita, si stima che il 56% delle vendite avvenga online e, sempre più spesso, la ricerca dei nuovi prodotti parte proprio dagli stessi marketplace (bypassando di fatto Google). Da un simile contesto siamo entrati in contatto con ChannelEngine e abbiamo creato un prodotto, integrato nel back-end di Shopware, che permette ai retailer di vendere su oltre 950 markeplace sparsi il mondo. Da un solo back-end si ha la possibilità di avere il controllo sullo stock, sui contenuti e sui prezzi, con leve di automazione che cercano di arrivare sempre al BuyBox, il classico bottone giallo che serve per acquistare direttamente, dietro il quale ci sono i vari retailer. Tramite il nostro prodotto si riesce ad automatizzare le varie leve di marketing e di vendita per arrivare al risultato finale. Una soluzione che ci permette di tenere sotto controllo tutti i marketplace che gestiamo, e che continuiamo ad aggiungere, così da avere meno costi operativi. La scalabilità di uno strumento che automatizza le operazioni e gestisce tutte le operazioni da un’unica dashboard rappresenta un grande vantaggio competitivo».
Cosa cercano oggi gli operatori dell’e-commerce e cosa manca/serve allo shopping online per fare un ulteriore passo verso l’ottimizzazione di vendite e reddittività?
«Gli addetti ai lavori cercano una scalabilità globale, l’accesso a diversi mercati, magari non direttamente dal proprio canale ma attraverso i marketplace così da poter far crescer la awareness. E poi, anelano l’efficienza operativa, la gestione dell’inventario e degli ordini, la riduzione dei costi e il risparmio del tempo e vogliono garantire una customer experience moderna che riesca ad attrarre diverse generazioni di consumatori, con contenuti coerenti per regione e stato, garantire consegne puntuali, dare prezzi accurati, magari in relazione ad alcuni appuntamenti di mercato stagionali, senza ma dimenticare i costi di operatività. L’e-commerce è un business molto intricato, ogni anno prresenta novità, evoluzioni; il 2024 è stato segnato dal’AI, che prima gestiva contenuti e immagini, ma ormai è diventato un trend che cattura sempre novità, utili per migliorare ancora di più la user experience. L’e-commerce è qui ed è un assert importantissimo, sia in ambito B2B sia in versione B2C».
Parliamo di social commerce: quali sono le vostre prospettive in merito?
«Abbiamo già connessioni con Facebook e Instagram e lavoriamo con ChannelEngine per arrivare a TikTok Shop. Abbiamo dati che ci raccontano come i minuti visti durante un anno su Netflix siano circa 19 triliardi, mentre il lasso di tempo speso su TikTok arriva a 37 triliardi… La GenZ sfrutta TikTok come motore di ricerca e salta Google; è un social media ormai determinante per raggiungere un bacino d’utenza che avrà sempre più importanza nei prossimi anni.
Shopware oltre Multichannel Connect: il 2024 in sintesi e cosa vi attendete per il prossimo anno?
«Abbiamo lavorato molto su Multichannel Connect, ma anche con l’AI e sullo special commerce, un genere di attività maggiormente immersivo. Il 2025 si muoverà su tre pilastri: Il B2B, in cui aumenteremo le funzionalità per brand e distributori in modo da migliorare le vendite; l’accessibilità, entro la metà del prossimo ci saranno nuovi standard globali; l’AI che continueremo a percorrere e a implementare».