Autore: Redazione
18/10/2022

Sfera MediaGroup: 12mila presenze per Bimbinfiera 2022, stima ricavi a fine anno in linea con il 2021

Joan Turu, Direttore Generale della divisione infanzia di RCS, spiega le strategie del sistema multimediale tra magazine cartacei, digital e social; la manifestazione prosegue su Facebook fino al 23 ottobre

Sfera MediaGroup: 12mila presenze per Bimbinfiera 2022, stima ricavi a fine anno in linea con il 2021

Si è tenuta presso il Superstudio Maxi di Milano nel fine settimana appena trascorso la prima parte in versione in presenza di Bimbinfiera, fiera-evento dedicata a neo genitorialità, gravidanza, bebè e famiglie, ideata e promossa da Sfera MediaGroup, divisione infanzia di RCS. Questa 58esima edizione si svolge in modalità ibrida: alla due giorni live di sabato 15 e domenica 16 ottobre appena conclusa seguono altre sei giornate di incontri online, da ieri fino al 23 ottobre. La formula mista è la importante novità di quest’anno. L’edizione 2022 di Bimbinfiera ha raggiunto i 12.000 partecipanti. Oltre che dal bacino di riferimento lombardo, le mamme che hanno partecipato provenivano da tutta Italia. Un risultato significativo, considerando che il target a cui si rivolge la manifestazione è quello dei bambini fino ai 3 anni, e che l’ultima edizione in presenza era stata nel 2019; quindi un importante ritorno, con il coinvolgimento di nuove mamme e nuove famiglie. Tra le numerose attività, una che ha riscosso particolare successo è il nuovo servizio proposto di Fotografia Prenatale in 5D: “Emoxione”. Da ieri l’evento si svolge su Facebook (@bimbinfierasfera) per una settimana digitale che consentirà di accedere gratuitamente alle promozioni esclusive, seguire l’ampio palinsesto di webinar, tutorial e dimostrazioni e scoprire le novità in tema di puericultura e sicurezza, servizi e prodotti per gravidanza, allattamento, svezzamento, nanna, igiene e cura di mamma e bambino, auto e tempo libero, insieme ai giornalisti delle testate infanzia RCS e con i suggerimenti di esperti e specialisti.

Un servizio specifico per mamme e bimbi

Joan Turu, Direttore Generale di Sfera, spiega quali sono le sfide del settore legato al mondo di mamme e bimbi, soprattutto in un momento difficile per la natalità in Italia e Spagna, due dei cinque mercati in cui opera Sfera (gli altri sono Francia, Portogallo e Messico). «Il nostro modello si basa sui database di gestanti e neomamme a cui offrire i nostri servizi, a partire dalla gravidanza. La nostra penetrazione del mercato supera i due terzi circa delle nuove nascite». Nello specifico, in Italia è del 60%, come in Francia, in Spagna è del 75%, 60% e 55% in Francia e Portogallo. «La raccolta dati avviene in egual misura online, in modo organico su siti, social e Google, e offline, negli ospedali direttamente dalle mamme e dalle gestanti. Partendo appunto dalla gestazione, noi seguiamo tutto il processo di crescita del bambino e della sua famiglia».

L’offerta tra magazine e digitale

Il modello di Sfera è nato 30 anni fa, e oggi si rivolge alle mamme con una articolata offerta di prodotti di informazione tra magazine digitali e di carta, property social, attività di sampling di prodotti dedicati, eventi tra online e offline, e agende della gravidanza. «Negli ultimi anni abbiamo investito molto nel digitale e nell’area social, tanto che oggi il nostro business è equamente diviso tra on e offline. Abbiamo poco tempo per comunicare con le mamme, perciò dobbiamo farlo con tutti i media che abbiamo a disposizione, con un approccio a 360 gradi». Con il mensile Io e il mio bambino Sfera copre la fascia dalla gestazione fino ai primi due anni di vita; successivamente il family magazine Style Piccoli, con il suo sito, arriva fino agli 8-10 anni. All’offerta cartacea si affianca il brand digitale QuiMamme. L’attività di sampling viene effettuata sia presso gli ospedali, a cominciare dai corsi pre-parto, sia presso i negozi di puericultura, con una penetrazione del 90% delle nuove nascite. «Stimiamo che il 2022 si chiuda con ricavi in linea con l’anno scorso. I nostri obiettivi strategici riguardano soprattutto l’ambito social, sul cui sviluppo stiamo investendo molto perché crediamo di poter creare sinergie vantaggiose con altri media».

Il problema natalità in Italia

L’obiettivo di Sfera è rappresentare nel proprio database oltre il 73% delle nuove mamme, ma operare in questo business significa scontrarsi con il problema del drammatico calo delle nascite. Secondo Istat, quest’anno in Italia saranno 385mila; e anche in Spagna i trend sono da inverno demografico. «In Italia – spiega Turu – si è perso il 40% delle maternità in 10 anni – spiega Turo -. Ne abbiamo parlato durante gli Stati Generali della natalità (che si sono svolti a maggio scorso, ndr), dove è stata presentata una ricerca da cui emerge che problemi economici e difficoltà di conciliare famiglia e professione sono tra i principali fattori che ritardano la decisione di avere dei figli». La ricerca “Aziende e natalità in Italia”, volta a indagare le diverse dinamiche intervenute, tra lavoratrice e azienda, pre e post maternità ha evidenziato infatti l’importanza del ruolo delle aziende nel processo decisionale della natalità, con oltre il 60% delle rispondenti che temono conseguenze negative sul lavoro. Dall’evento è emerso che è necessaria l’attuazione di azioni concrete volte alla conciliazione tra lavoro e famiglia, attraverso welfare aziendale, smart working, congedi parentali. I “best case” aziendali condivisi dimostrano che lavoro e figli sono compatibili.