Autore: Redazione
19/02/2018

Secondo lo studio di Ascend2 il 43% dei marketer non ha ancora integrato i dati nel proprio tech stack

Il problema riguarda la difficoltà di reperimento, legata sia all’inaffidabilità dei third party data sia alla complessità del lavoro per farlo. La sfida è quindi rendere il settore più standardizzato e accessibile

Secondo lo studio di Ascend2  il 43% dei marketer non ha ancora integrato i dati nel proprio tech stack

I dati hanno il potenziale di rivoluzionare la pubblicità ma ciò accadrà solo se i marketer la sfrutteranno saggiamente. Secondo un’indagine di Ascend2 del gennaio 2018, circa la metà dei marketer di tutto il mondo sta integrando i dati nei propri stack tecnologici. Tuttavia, secondo la ricerca, quelli che lo fanno realmente sono solo una piccola maggioranza, il 43% degli intervistati, infatti, lo ha solo preso in considerazione. eMarketer, inoltre, prevede che entro il 2019, quattro su cinque dollari provenienti dagli annunci per display digitali negli Stati Uniti fluiranno attraverso il programmatic, settore della pubblicità in cui la competenza dei dati è cruciale. Settore sfidante Le sfide nella distribuzione dei dati tra le campagne sono molteplici come, ad esempio, la difficoltà di reperire dati accurati in scala e il fatto che raccolta e utilizzo degli stessi siano molto dispendiosi in termini economici e di risorse specializzate da impiegare. Per aumentare la portata dei propri pool di dati, i marchi spesso si appoggiano a dati di terzi, il che li aiuta a raggiungere un maggior numero di persone. Affidabilità Ma la portata dei dati di terza parte spesso viene a scapito della precisione. Infatti, circa l’80% degli inserzionisti di una recente indagine condotta da Digiday Research ha affermato che i dati di terzi non sono affidabili poiché i provider non hanno relazioni dirette con gli utenti. Circa il 40% degli intervistati nel sondaggio di Ascend2 ha dichiarato che ottenere dati affidabili è molto complesso. Un consolidamento degli standard potrebbe aiutare nella selezione delle fonti di dati e, più in generale, migliorare l’andamento del settore.