Autore: Redazione
26/07/2022

SEC Newgate Italia: nei primi 12 mesi dal conferimento del ramo d’azienda dalla holding, realizza ricavi per 17 milioni, pari al +32%, e diventa Società Benefit

Il 30 giugno è passato un anno da che la sigla di cui è A.D. Paola Ambrosino, controllata dal Gruppo di cui è CEO Fiorenzo Tagliabue, gestisce in modo autonomo le proprie attività: con un’ebitda in crescita del 45%

SEC Newgate Italia: nei primi 12 mesi dal conferimento del ramo d’azienda dalla holding, realizza ricavi per 17 milioni, pari al +32%, e diventa Società Benefit

SEC Newgate Italia srl Società Benefit, la società a cui sono stati conferiti dalla capogruppo SEC Newgate Spa – mediante un’operazione di conferimento di ramo d’azienda – tutte le attività, le risorse, il know how e i requisiti per continuare a gestire al meglio il business in Italia, ha compiuto un anno. A seguito dell’operazione avvenuta il 1 luglio 2021, il Gruppo di cui è CEO Fiorenzo Tagliabue detiene il 100% della partecipazione in SEC Newgate Italia Srl, di cui è invece A.D. Paola Ambrosino, e continua a svolgere esclusivamente attività di holding del gruppo, che conta diverse altre società in Italia e all’estero (circa 30). Le ragioni tecnico-produttive di questa operazione sono state orientate ad una riorganizzazione della struttura del Gruppo che permetta: la separazione dell’attività di investimento in partecipazioni dall’attività commerciale; lo sviluppo e diversificazione del business/area geografica mediante acquisizione/costituzione di nuove subsidiary/branch; una distribuzione di ruoli e responsabilità più compatibili con il singolo business gestito; strutture di governance più snelle per le società operative; un accentramento della funzione di indirizzo, unitarietà del processo decisionale e stabilizzazione della compagine societaria. SEC Newgate Italia Srl ha inoltre deciso di introdurre nel proprio Statuto gli elementi necessari per venire riconosciuta quale Società Benefit. (qualifica introdotta nella legislazione italiana nel 2015 e riconosciuta alle aziende che, a partire dal loro Statuto e dal loro Codice Etico, scelgono di integrare alla propria attività economica finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di tutti gli stakeholders). La scelta di SEC Newgate Italia è quella di fornire progetti e soluzioni di comunicazione efficaci e integrati con standard qualitativi di eccellenza, compatibili con l’impegno ad un futuro sostenibile che possa migliorare il benessere sociale delle nostre comunità di riferimento, nel rispetto delle persone di ogni genere e identità. Dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022 – un anno  di attività – la società ha prodotto revenues per € 17.016.908 e un’ebitda di € 2.197.719, in crescita rispettivamente del 32% e del 45% rispetto all’analogo periodo luglio 2020-giugno 2021. In SEC Newgate Italia srl Società Benefit lavorano 140 persone nelle sedi di Milano, Venezia, Roma, Bari, Palermo e Cagliari. In Consiglio, con Paola Ambrosino, siedono altre due donne, Anna Milito, CFO e Silvia Gentile (in rappresentanza dei dipendenti), oltre ad Andrea Cornelli e al citato Tagliabue.

La convention

A inizio mese, la società, per festeggiare questo anniversario, ha tenuto la sua prima convention all’abbazia di Mirasole (Opera) iniziata – per celebrare il titolo, ripreso da San Paolo “Non conformatevi ma trasformatevi, rinnovando la vostra mente” - con un dialogo tra Mario Calabresi e Paola Ambrosino sul tema “Raccontare storie, dire la verità”, ovvero su come sta cambiando il modo di comunicare, passando dallo storytelling all’informazione e viceversa. Nel pomeriggio, invece, uno sguardo al mercato, a cura di Cornelli, Chief Innovation Officer, e poi focus sull’innovazione con i contributi dei docenti Stefano De Nicolai e Flavio Ceravolo, dell’Università di Pavia, partner di un nuovo progetto di ricerca firmato TRUE by SEC Newgate, e di Marta Migliore, Chief Operating Officer di Buzzoole e con la condivisione di best case dell’agenzia. E poi ancora gruppi di lavoro per individuare e mettere poi in comune necessità e suggerimenti di sviluppo tanto per la crescita professionale quanto per l’organizzazione dell’agenzia.

Trasformazione vs omologazione

“Non conformiamoci. A cosa? Non conformiamoci all’abitudine, innanzitutto, a quello che già sappiamo fare, alla comfort zone. Alle mode, all’omologazione, al politicamente corretto. Non è di questo che hanno bisogno i nostri clienti, non è questo che ci rende consulenti, cittadini e persone migliori. Antenne sempre all’erta, curiosità sempre impegnata e vigile, ma nessuna proclività a fare o proporre cose solo perché lo fanno tutti – ha detto nelle sue conclusioni Paola Ambrosino -. Non conformarsi è tutt’altro che una scelta di conservazione, un resistere al cambiamento come scoglio che immoto resta, finendo per lasciandosi trascinare fuori dalla storia, o dal mercato, ma è una ben più impegnativa trasformazione, non di make up, di superficie, ma in profondità. Trasformarsi, infatti, rinnovando la nostra mente. Questo è un compito bellissimo, a tutte le età. Rinnovare è continuare a porsi delle domande, invece di affannarci subito a trovare risposte, finendo per pescarle dallo scaffale di cose già fatte, a volte già vecchie. Questa trasformazione è una responsabilità che riguarda tutti e che si gioca a tanti livelli. Il cuore della sfida che abbiamo davanti è la trasformazione: quella ricercata o subita che accade intorno a noi, ecologica, digitale, sociale, geopolitica, e quella che spetta a noi, per rispondere, per crescere come uomini e donne, come professionisti, come azienda. Per restare fedeli al più profondo di noi stessi, alla promessa che ciascuno di noi è, e anche al senso di un mestiere, la comunicazione, che ha che fare con la dimensione più profonda dell’uomo, la socialità”.