Autore: Vittorio Parazzoli
09/05/2024

RepTrak: PayPal leader del 2024 Italy Reputation Ranking; la ripresa attesa per quest’anno, ma prevale ancora un approccio difensivo

L’Istituto di cui sono Executive V.P. EMEA & APAC Michele Tesoro-Tess e Senior V.P. EMEA Alessandro Detto ha presentato ieri la classifica e il contesto nazionale

RepTrak: PayPal leader del 2024 Italy Reputation Ranking; la ripresa attesa per quest’anno, ma prevale ancora un approccio difensivo

PayPal e, nell’ordine, a seguire, Ferrari, Ferrero, Miele, Sony, Lego, Rolex, Giorgio Armani, Mercedes e Samsung: sono queste le top ten del 2024 Italy Reputation Ranking presentato ieri da The RepTrak Company, la principale società al mondo di misurazione e gestione della reputazione aziendale, in grado di fornire l’unica piattaforma globale per approfondimenti basati sui dati su reputazione, Brand ed ESG. Il RepTrak Database sulla Reputazione delle aziende in Italia può contare sul più ampio e completo database a livello italiano e globale sulla reputazione delle aziende e dei driver che la influenzano e misura mensilmente oltre 250 aziende in oltre 20 settori. L’evento organizzato ieri in Assolombarda ha fornito la possibilità di presentare i learning per competere sul mercato nell’anno in corso e le top 100 aziende per reputazione, che hanno visto PayPal, già protagonista di una scalata alla classifica in questi ultimi anni, di raggiungere la leadership. Durante l’evento sono intervenuti tra gli altri Michele Tesoro-Tess, Executive Vice President EMEA & APAC, e Alessandro Detto, Senior Vice President EMEA

Michele Tesoro-Tess

«Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo notato una forte correlazione inversa (-0.85) tra la reputazione delle aziende in EMEA e il percepito di inflazione – ha detto Tesoro-Tess -. Questo chiaramente dimostra che la reputazione delle aziende è soggetta al contesto in cui viviamo. Maggiore è il momento di difficoltà economica, maggiore sarà la responsabilità che i consumatori danno alle aziende della difficoltà. La reputazione delle aziende in EMEA (Italia, Germania, Spagna, UK e Francia) è piatta anno su anno, la perdita di reputazione partita dal Covid si è fermata (-3.8 da Q1 2021) . L’Italia è l’unico Paese che continua a perdere -1.5 punti Q4 2023 vs Q4 2022. La ripresa reputazionale in Italia è prevista per quest’anno. Si conferma la forte correlazione tra valore di borsa e reputazione. Quindi la reputazione si conferma una leva di business importante. I direttori della comunicazione – “responsabili” della reputazione in azienda – dichiarano che non sono ancora pronti a cogliere tutto il valore potenziale di una gestione ottimale della reputazione aziendale. Il 77% dei direttori della comunicazione dichiara che la reputazione è più importante che mai per il successo delle aziende ma soltanto il 38% che è pronto a coglierne il valore; il principale motivo per cui investono in sistemi di gestione della reputazione è per misurarne i rischi – quindi un approccio “difensivo” e poco orientato alla generazione di valore».

I temi 2024

Tre sono i grandi temi che influenzeranno la reputazione nel 2024: 1. INFLATION AND PURCHASING POWER: Il “value for money” rimane il fattore che più influenza la reputazione delle aziende oggi. Oltre al prezzo, cosa si aspettano i consumatori? Accessibilità, leadership delle aziende e benessere dei dipendenti; 2. AUTHENTICITY AND CORPORATE RESPONSE: essere autentici in momenti di difficoltà economica è fortemente premiato, le attività legate alle “purpose” aziendali sono quelle che portano più valore alla reputazione aziendale, il problema è che le aziende hanno perso efficacia nello storytelling della propria purpose; 3. ARTIFICIAL INTELLIGENCE: RISK AND OPPORTUNITIES: il consumatore è a conoscenza della pervasività dell’AI. Ma ne è preoccupato (perdita posti di lavoro, regolamentazione privacy ecc), il problema è che l’Italia è il fanalino di coda per quanto riguarda la conoscenza dei suoi impatti. Il 64% dei consumatori si dichiara a conoscenza dell’AI in Italia. La media mondiale è 72%.


Piano di trasformazione

Il 2024 rappresenta un anno cruciale per le aziende italiane. Sarà necessario un piano di trasformazione che coinvolga non solo gli azionisti, ma tutti gli stakeholder. La visione sarà essenziale per convincere tutti i soggetti coinvolti della necessità di un cambiamento che si traduca in una crescita sostenibile e responsabile.

La classifica

«Un’élite per gli Italiani: oggi far parte delle prime 100 continua ad essere difficile rispetto agli ultimi 4 anni – ha spiegato Detto -. Nel 2023 sono 14 le aziende con reputazione eccellente e 0 con reputazione moderata. Si confermano nel 2024 14 le aziende con reputazione forte e nessuna ha reputazione moderata, tutte le altre 86 godono di forte reputazione, a testimonianza di questo si esprime una maggiore livello di reputazione in media alle aziende in Italia. Infatti, nessuna delle aziende presenti nella Top100 ha una reputazione inferiore a 70.6 pt equivalenti ad una reputazione forte e +.6pt rispetto al 2023. La Resilienza dei migliori: La reputazione media scende ed in questo contesto di calo della reputazione tengono i player che hanno reputazione eccellente o forte, quasi il 70% dei migliori 100 incrementa o mantiene reputazione. La conquista delle Tech: Le aziende a forte componente tecnologica rappresentano un terzo della classifica, 33 su 100. Il miglior settore per reputazione oggi in Italia è per la prima volta quello dei prodotti durevoli e dell’abbigliamento. La parte bassa della classifica è guidata dalle tlc che pagano una sempre crescente competizione sui prezzi e insieme a loro troviamo i trasporti e le banche».