Publicis Groupe ha licenziato il Chief Marketing Officer globale Justin Billingsley

Publicis Groupe ha dato il benservito al CMO globale Justin Billingsley. La holding non ha avuto molto da dire in merito alla questione (riportata per la prima volta da Campaign), ma ha chiarito in un breve commento di due frasi il suo licenziamento. "Abbiamo posto fine al rapporto di lavoro di Justin, che ora è in congedo per motivi di salute. Non faremo ulteriori commenti". Si ritiene che il licenziamento sia stato imposto in seguito a un incontro con un cliente in cui Billingsley avrebbe fatto commenti inappropriati, ma i dettagli non sono stati resi noti. Billingsley ha trascorso oltre un decennio presso l'azienda e le sue filiali ed è stato nominato CMO globale nell'aprile del 2020, quando la holding ha iniziato a pensare al proprio posizionamento nel mondo post-pandemia. Il ruolo era nuovo per l'azienda. Si è concentrato sullo sviluppo dei prodotti e sulle iniziative di marketing per i clienti. È stato inoltre incaricato di guidare le nuove strategie relative al modello commerciale Power of One del Groupe, che negli ultimi anni si sta diffondendo paese per paese. Non è chiaro se sarà sostituito in questo ruolo e Publicis Groupe ha rifiutato di commentare. In precedenza Billingsley ha guidato la regione di Publicis Groupe comprendente Germania, Austria, Svizzera e Brasile e ha ricoperto anche ruoli di COO presso Publicis Communications e Saatchi & Saatchi. Prima di entrare in azienda, ha ricoperto incarichi presso Coca-Cola, Orange e Unilever. Il mese scorso Publicis Groupe ha prorogato il contratto dell'amministratore delegato Arthur Sadoun per altri quattro anni e ha annunciato una riorganizzazione del team dirigenziale dell'azienda nota come Directoire+. Billingsley non è stato menzionato nei piani di riorganizzazione. Martedì prossimo Publicis Groupe pubblicherà il rapporto sugli utili del terzo trimestre.