Publicis Communications presenta a New York le nomine a livello internazionale e locale
Il CEO Arthur Sadoun le ha annunciate ieri in occasione del global leadership meeting che si è tenuto negli Usa
A nove mesi dalla sua creazione, Publicis Communications, una delle quattro Solution Hubs di Publicis Groupe (Publicis Communications, Publicis Media, Publicis Sapient and Publicis Healthcare), ha costruito solide basi sul mercato, con un’attività di new business a livello globale dall’inizio dell’anno di tutto rispetto, che include P&G Dish Care, GSK, Walmart e Hewlett Packard Enterprises. Per dare ulteriore spinta a questo slancio iniziale, il CEO di Publicis Communications Arthur Sadoun ha annunciato ieri in occasione del Publicis Communications’ global leadership meeting che si è tenuto a New York una serie di nuove nomine sia a livello globale sia locale.
Le nomine internazionali
A livello globale Publicis Communications, Sadoun e Alan Herrick, CEO di Publicis.Sapient, hanno promosso Carla Serrano e Bill Kanarick nel ruolo di Co-Chief Strategy Officers di Publicis Communications. Questo incarico si aggiunge alle loro attuali responsabilità rispettivamente come CEO di Publicis New York e Chief Strategy Officer di Publicis.Sapient. Lavoreranno insieme nel consolidare l’approccio strategico congiunto di Publicis Communications e Publicis.Sapient. In Saatchi & Saatchi, guidata dal CEO Robert Senior, Kate Stanners viene nominata Global Chairwoman, in aggiunta al suo attuale ruolo di Global Chief Creative Officer di Saatchi & Saatchi. In Leo Burnett, Judy John, CEO e CCO di Leo Burnett Canada, mantiene il titolo di CEO ma viene nominato anche Chief Creative Officer dell’America del Nord. Brent Nelsen, che lavora con John in Canada come EVP, Chief Strategy Officer, assume il ruolo di Chief Strategic Officer di Leo Burnett, America del Nord. Si uniscono al gruppo dirigente formato da Rich Stoddart, Global CEO di Leo Burnett e Mark Tutssel, Global Chief Creative Officer di Leo Burnett e Creative Chairman di Publicis Communications. In Publicis Worldwide, Valérie Henaff viene nominata Global Chairman, oltre al suo ruolo di CEO di Publicis Conseil, agenzia di punta del network. In questo ruolo lavorerà al fianco di Bruno Bertelli, Global Chief Creative Officer, Publicis Worldwide, e Sadoun, che continua a svolgere il ruolo di CEO di Publicis Worldwide. I team di gestione locali di Publicis Communications vengono ulteriormente rafforzati (vedi articolo sull’Italia, ndr.). In Nord America, Andrew Bruce è nominato CEO di Publicis Communications NA, Kurt Ritter Chairman della regione e Suellen Ravanas è promossa al ruolo di Chief Finance Officer di Publicis Communications NA. Per facilitare ulteriormente la collaborazione a livello locale, Loris Nold e Justin Billingsley sono nominati amministratori delegati di Publicis Communications. Nold si concentrerà sulle operazioni in Asia e MEA, mentre Billingsley sarà responsabile per l’America Latina e l’Europa.
Il commento di Sadoun
Sadoun ha commentato: ‘’La nostra ambizione è quella di essere un indispensabile partner creativo nel processo di trasformazione dei nostri clienti. Con questi nuovi incarichi, stiamo creando legami più stretti con Publicis.Sapient e rafforzando i nostri team di leadership per continuare ad alzare il livello di eccellenza creativa. Ultimo ma non meno importante, stiamo rafforzando il Power of One, semplificando le nostre strutture a livello locale per promuovere una maggiore collaborazione e l’accesso illimitato alle risorse’’.
Il modello P&L per country
Publicis Communications è stata costituita il 2 gennaio 2016, nell’ambito di una profonda riorganizzazione della capogruppo Publicis Groupe. In occasione del meeting di New York, il CEO Arthur Sadoun, ha annunciato a questo proposito la creazione di P&L (profit and loss) in ogni country per tutte le sue agenzie. Sadoun ha detto che Publicis Communications è gia passata da un modello P&L di brand a uno di country in oltre il 60% dei suoi mercati, che rappresentano circa il 40% dei ricavi totali, contribuendo a favorire la collaborazione e a rimuovere gli ostacoli a una totale integrazione. L’obiettivo è arrivare a una copertura dell’80% del mondo.