Programmatic: negli Stati Uniti in crescita il peso di PMP e guaranteed
A rivelarlo è uno studio di eMarketer, secondo cui il segmento avrà un valore quest’anno di 47,4 miliardi di dollari, per arrivare a 69 miliardi nel 2020

In un contesto in cui il settore pubblicitario si trova a confrontarsi con questioni di trasparenza, brand safety e modalità di targeting rispettose della privacy, negli Stati Uniti si registra un notevole aumento degli acquisti in programmatic guaranteed o attraverso private marketplace (PMP). E, nel 2020, l’80% degli investimenti in advertising automatizzato sarà appannaggio delle sopra citate modalità. A rivelarlo è eMarketer, che ha aggiornato le sue stime per il segmento programmatico negli States. Dietro questa transizione ci sono soprattutto motivi legati alla brand safety e alla volontà degli inserzionisti di acquisire maggiore controllo sui dati del loro pubblico, ha detto Lauren Fisher, analista di eMarketer che ha redatto il rapporto.
I numeri
Complessivamente, il programmatic advertising negli Stati Uniti varrà quest’anno 47,4 miliardi di dollari, grazie a un incremento di oltre il 30%. Nel 2020, il settore assorbirà l’86% della spesa in display, per un giro d’affari di 69 miliardi. Quest’anno, il programmatic guaranteed conterà per il 58% del programmatic display, a quota 27,5 miliardi. Le PMP beneficeranno di una spinta del 21% con cui raggiungeranno il valore di 13,5 miliardi, circa la metà di tutti gli investimenti in real time bidding. Per gli Open Exchange, ancora, è attesa una crescita a una sola cifra e pari al +8,9%, per un totale di 12,8 miliardi di dollari.
Open Market
Nonostante la traiettoria dell’Open Market stia crescendo a ritmi meno sostenuti di altre aree, questo sistema è ancora cruciale nelle attività dei professionisti del marketing. “Ogni anno continuiamo a osservare un trend di sviluppo dell’Open Market - ha detto Fisher -. I dollari si stanno muovendo più velocemente verso le PMP e guaranteed. Ciò è un riflesso dell’ambiente in cui i buyer vogliono un maggiore controllo e un rapporto più vicino con i seller”. Ci sono ancora diversi casi d’uso in cui l’Open Market ha senso: per esempio, ha spiegato Fisher, quando gli inserzionisti necessitano di un rapido accesso all’inventory o desiderano raggiungere tipologie specifiche di spazi pubblicitari. Molti addetti al marketing estraggono valore attraverso l’header bidding in ambiente open, guadagnando accesso a impression che in precedenza erano disponibili solo attraverso offerte dirette, potendo contemporaneamente beneficiare di un’offerta variegata.