Autore: Redazione
29/09/2017

Programmare il mondo per dargli più opportunità, grazie al fronte digitale

Ieri a Milano si è svolto il convegno promosso dall’Osservatorio TuttiMedia, nel contesto dell’edizione 2017 Prix Italia. E nel corso della giornata la premiazione dell’iniziativa “Nostalgia di Futuro”

Programmare il mondo per dargli più opportunità, grazie al fronte digitale

Programmare il mondo, che vuol dire? McLuhan diceva che l’elettricità ha esternalizzato il nostro sistema nervoso centrale. “Verificando sul terreno l’intuizione geniale di McLuhan, le tecnologie digitali, in particolare i sensori e i big data stanno coordinando e integrando tutti gli aspetti della condizione umana”. Con queste parole Derrick de Kerckhove, “guru” indiscusso del mondo digitale e direttore scientifico di TuttiMedia e Media Duemila ha aperto, ieri a Milano, la tavola rotonda su “Programmare il mondo” con Cosimo Accoto, del MIT - Massachusetts Institute of Technology di Boston; Maurizio Costa, Presidente della Fieg; Luigi Curini, professore associato di Scienza della Politica presso l’Università Statale di Milano; Raffaele Lorusso, segretario della Federazione Nazionale della Stampa; Monica Maggioni, presidente della Rai; e Vittorio Meloni, direttore delle relazioni esterne di Intesa Sanpaolo, che ha preceduto la cerimonia di premiazione dell’iniziatiova “Nostalgia di Futuro 2017”. L’opinione di Franco Siddi Da Cagliari, dove è costretto per motivi di salute, Franco Siddi, presidente di TuttiMedia, ha mandato un proprio messaggio: “Nostalgia di Futuro 2017 è stato costruito per essere il fiore all’occhiello di un appuntamento giunto alla nona edizione, vigilia del decimo anniversario e, per la prima volta, fuori Roma, per guardare al futuro in un contesto, quello milanese, che è simbolo per eccellenza della nostra innovazione. L’occasione è dunque straordinaria, anche perché ospiti del Prix Italia, manifestazione internazionale che riunisce tutti gli innovatori nel mondo televisivo. Noi certo ritorneremo in Fieg, sede abituale dell’appuntamento, certamente andremo nella sede Fnsi, ma l’evento odierno è un momento di crescita per il prestigio del nostro premio. Pertanto mi addolora maggiormente non poter intervenire per motivi di salute, che mi impediscono di lasciare la mia Cagliari”. Sulla strada della scoperta “Il nostro proseguire sulla strada della scoperta - ha proseguito Siddi -, insieme anche laddove sul mercato c’è competizione, ci permette di guardare al futuro con fiducia perché riuniti nello stesso luogo dove i broadcaster mondiali si incontrano. Oggi è tempo di parlare di media companies, infatti ogni operatore ha ben chiaro che non può sfuggire al cambiamento che indica la strada dell’integrazione, anche se per quanto riguarda gli aspetti economici la sfida è molto più complessa. Siamo uniti nell’associazione Osservatorio TuttiMedia perché Giovanni Giovannini, storico presidente della Fieg, ci ha affascinato con la sua visione del cambiamento e da allora i nostri sforzi sono tutti per crescere sulla strada del confronto delle idee. Siamo attenti alla convergenza degli interessi, al fine di arrivare a un equilibrio sostenibile per tutti. Il dibattito, qui a Milano, è paradigmatico di una propensione costante al nuovo, nella consapevolezza che l’uomo, con l’intelligenza, con le sue competenze, con la sua tensione morale va tenuto al centro dei processi di cambiamento. Gli impulsi fondamentali di base devono avere sempre al centro l’umanità e suoi beni fondamentali. Un grazie speciale alla segretaria del Prix Italia, Karina Laterza, che ci ospita, e anche alla Rai”. Nel vivo della discussione Dopo i saluti di Karina Laterza, segretaria Prix Italia, con Marina Ceravolo, del direttivo TuttiMedia in rappresentanza di Rai Pubblicità, si è entrati nel vivo della discussione. “Il titolo di questo incontro lo ha ispirato Cosimo Accoto, autore del libro “Il mondo dato. Cinque brevi lezioni di filosofia digitale”, dove si fa riferimento al codice come al motore invisibile della società contemporanea - ha spiegato Marina Ceravolo, direttore comunicazione Rai Pubblicità -, qualcosa che prevede e anticipa azioni nella nostra vita, che ha la capacità di far accadere le cose, magari cose socialmente utili”. Una veloce mutazione “Stiamo vivendo una mutazione più veloce di quanto ci aspettavamo - afferma Maria Pia Rossignaud, vicepresidente TuttiMedia e direttrice di Media Duemila -. Il livello di complessità delle interazioni fra rete, robotica e intelligenza artificiale impone una costante attenzione, con la tavola rotonda proviamo a capire e far capire fino a che punto la programmazione delle nostre vite è già un dato di fatto e perché i media tradizionali cedono agli imperatori della rete il potere sui nostri pensieri”. I lavori sono poi iniziati con Cosimo Accoto perché proprio il suo libro svela precisamente il mondo e la nostra quotidianità vista sotto l’angolo di una programmazione subìta da tutti noi attraverso il codice digitale onnipresente e invisibile. Le sue preoccupazioni includono il futuro della politica che va nella direzione della datacrazia e cioè del governo dei dati. Il crepuscolo dei media La parola è passata a Vittorio Meloni, anch’egli autore di un libro recente, “Il crepuscolo dei media. Informazione, tecnologia e mercato”, che studia le avventure dell’informazione quando passa dalla pagina al multimedia, dalla tv alla rete, dal produttore al consumatore. Approfondisce l’impatto delle fake news e spiega come resistere all’assalto dell’algoritmo che vuole programmare mondo e persone. Raffaele Lorusso, segretario della Fnsi, ha esaminato come il giornalismo italiano può servirsi di nuovi strumenti quali la “sentiment analysis” per analizzare i sentimenti della gente verso qualsiasi evento. Mentre il presidente della Fieg, Maurizio Costa, ha confermato di non avere dubbi dubbi sulla resilienza della stampa in un mondo di fake news ed echo chambers, dove tutti hanno qualcosa da dire. Va distinta la società dell’informazione dalla società della conversazione, senza far finta, tuttavia, che il giornalismo non sia cambiato e che possa fare a meno dei social, della tecnologia, dell’interazione e di un coinvolgimento sempre più diretto con i suoi lettori. La ricerca della credibilità e della autorevolezza deve restare il suo obiettivo prioritario e dovrà garantirlo, anche attraverso un recupero di qualità dell’informazione offerta, rinsaldando il legame fiduciario con il suo pubblico. Sentiment Analysis Questa indagine conoscitiva si è conclusa con Luigi Curini, professore alla Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali all’Università degli Studi di Milano, che ha sostenuto l’utilità della sentiment analysis per sondare la variazione di opinioni riguardo i diversi contesti politici italiani. Curini, autore di “Voice from the blogs”, una società accademica (spin-off dell’Università di Milano) leader nei dati e analisi predittiva, business intelligence, web-reputazione e analisi sentimentale, ha tenuto a precisare che si analizzano i pareri espressi sui social media, nonché il contenuto di qualsiasi dato testuale in formato digitale, mediante l’analisi quantitativa del testo. La tecnologia iSA (Integrated Sentiment Analysis) è stata sviluppata da Voices per indagare sui big data con la profondità e la comprensione di un’analisi qualitativa. Nel dicembre 2014, Voices ha vinto il concorso “Produrre Statistica ufficiale con i Big Data”, promosso da Istat e Google Italia.