Autore: Redazione
25/07/2023

PRISMI, dopo aver chiuso il 2022 con un valore della produzione di 14,4 milioni, nomina Lucherini A.D. e Fenoglio Presidente del Gruppo

Nel CdA della holding in cui sono entrati i due nuovi professionisti, resta anche Paolo Romiti, che in precedenza ha guidato H2H Creative Production

PRISMI, dopo aver chiuso il 2022 con un valore della produzione di 14,4 milioni, nomina Lucherini A.D. e Fenoglio Presidente del Gruppo

Andrea Lucherini

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo PRISMI ha nominato Andrea Lucherini nuovo Amministratore Delegato: prende in mano il timone della holding quotata sul segmento EGM di Borsa Italiana rilevando il ruolo di Carlo Alberto Bragazzi. Classe 1969, Lucherini arriva in PRISMI dopo aver lavorato nello Studio di famiglia in qualità di fiscalista e tributarista nella prima parte della sua carriera e successivamente ricoprendo ruoli manageriali in importanti aziende italiane e internazionali quali Ely spa, Industria Creativa, Voricher e Lis spa. Il suo ingresso rappresenta un importante cambiamento attualmente in corso all’interno del Gruppo. L’obiettivo del nuovo A.D. è, infatti, quello di consolidare e rafforzare la holding rilanciandola sul mercato per renderla sempre di più un player di innovazione per l’intero Paese, una realtà forte che affianca le aziende di tutte le dimensioni nel loro processo di trasformazione digitale.

Il commento

“Sono molto felice e onorato della nomina ricevuta – commenta Lucherini -. La mia intenzione è quella di contribuire alla crescita delle aziende che fanno parte della holding partendo dalle persone, da tutti i dipendenti e collaboratori che ogni giorno portano avanti il lavoro e che nonostante le difficoltà che stiamo attraversando rimangono a bordo con noi. Mettere la persona al centro per rilanciare il business: sembra una frase fatta, ma voglio fortemente che diventi realtà”. Il Gruppo si pone come un abilitatore digitale di tutte le aziende italiane e ha l’obiettivo di contribuire a una nuova digitalizzazione: innovativa e sostenibile. La holding risponde, infatti, ai differenti bisogni del mercato grazie a due tipologie di offerta. Da una parte lavora seguendo la logica industriale con prodotti di comunicazione e visibilità, realizzati da PRISMI S.p.A., e dall’altra svolge attività consulenziali, di marketing e comunicazione attraverso H2H Creative Production

L’assemblea

Nelle determinazioni sul Consiglio di Amministrazione, l’assemblea del 19 luglio ha confermato le cariche di Bragazzi (che era stato nominato CEO solo a inizio mese) e di Nicola Paolantonio, e ha approvato l’aumento da 5 a 7 membri del CdA, nominando Giacomo Fenoglio, che ha rilevato il ruolo di Paolo Romiti (che resta nel CdA) come Presidente e, appunto, Lucherini, che diventa A.D. anche di PRISMI S.p.A. Gli altri Consiglieri sono Alberto Dell’Acqua (indipendente) e Domenico Loprelato L’assemblea ha anche approvato il Bilancio di esercizio di Prismi al 31 dicembre 2022, che si è chiuso con un valore della produzione di Euro 14,4 milioni ed un Ebitda positivo per 1,3 milioni, deliberando di portare a nuovo la perdita di esercizio pari a Euro -9.024.096.

Evoluzione prevedibile della gestione

Quello appena trascorso è stato, per la Società e per l’intero Gruppo PRISMI, un anno caratterizzato essenzialmente da due importanti fattori, uno endogeno e l’altro esogeno: il forte impegno della struttura nelle operazioni di integrazione delle varie società del nuovo gruppo, che ha comportato l’adozione di nuovi processi, l’introduzione di nuovi sistemi (compresi quelli a supporto delle vendite) ed anche in parte alcuni avvicendamenti a livello manageriale (anche di funzioni chiave come quella commerciale di fine 2022); purtroppo, il processo di tale integrazione si è rivelato particolarmente complesso, comportando uno slittamento in termini di fatturato e redditività rispetto a quanto inizialmente pianificato; lo scenario congiunturale è stato caratterizzato, nei primi mesi dal proseguimento delle conseguenze economiche negative collegate alla pandemia con il conseguente effetto speculativo sui prezzi delle materie prime, a cui si sono successivamente aggiunti gli effetti conseguenti il conflitto in Ucraina e le sue gravi ripercussioni economiche che stanno colpendo l’intero territorio europeo. Ciò posto, gli sforzi manageriali e commerciali sono stati rivolti principalmente alla selezione della clientela, con particolare riferimento alla qualità del credito, e alla progressiva riduzione del numero delle rate, al fine di un miglioramento del circolante nel medio lungo periodo. Tali iniziative, unitamente alle circostanze congiunturali sopra descritte, hanno però comportato inevitabilmente una contrazione degli obiettivi di fatturato nel breve periodo, che si prevede saranno recuperati in un’ottica medio termine.L’effetto combinato delle componenti endogene ed esogene sopra descritte, nonostante le azioni correttive postein essere, ha comportato uno slittamento nel raggiungimento dei target di fatturato ed EBITDA 2022 precedentemente comunicati al mercato e successivamente oggetto di profit warning a fine settembre 2022.