Autore: Redazione
09/06/2021

The Post International sigla una partnership con Moving Up

Il sito d’informazione ha affidato all’abilitatore tech per il media la raccolta e lo sviluppo di soluzioni Adtech. Obiettivo è posizionare sul mercato la qualità e la freschezza del brand media fondato e diretto da Giulio Gambino

The Post International sigla una partnership con Moving Up

Moving Up, abilitatore tech per il media, sigla un nuovo contratto di concessione pubblicitaria con The Post Internazionale - TPI, in base a cui curerà la raccolta pubblicitaria per il sito d’informazione fondato nel 2010 e diretto da Giulio Gambino. La collaborazione tra le due realtà è focalizzata sulla crescita di rendimenti e audience attraverso la gestione tecnologica di soluzioni e formati innovativi user centric, al passo con l’attuale complesso ecosistema digitale e futuro (cookieless) e secondo modalità pienamente trasparenti e di condivisione dei risultati. TPI, che a inizio maggio ha rinnovato la propria veste grafica, è oggi uno dei siti d’informazione più autorevoli e frequentati in Italia con una crescita a doppia cifra costante grazie ad un posizionamento indipendente e libero che racconta l’attualità, attraverso notizie, reportage e inchieste sul campo senza giri di parole, con un linguaggio chiaro, veloce e imparziale.

Giovani donne leggono

Grazie a un linguaggio fresco e diretto, unito al corretto utilizzo delle nuove forme di comunicazione digitale come i social network, oggi TPI, con un’audience di 5,8 milioni di utenti unici a marzo e 15 milioni di pagine viste (fonte: Comscore), vanta un pubblico giovane (il 75% dei lettori si concentra nelle fasce d’età 18-24 e 25-34) e prevalentemente femminile (59,1%). Tra le firme più note Giulio Gambino, Selvaggia Lucarelli, Luca Telese, Stefano Mentana e altri autorevoli giornalisti che nel tempo hanno contribuito a sviluppare il brand editoriale consolidando la community social, capace di generare un elevato tasso d’interazione ed engagement con i contenuti. Completa la squadra una redazione di giornalisti anche a disposizione di investitori e brand per sviluppare attività editoriali, educational, contenuti e progetti speciali studiati ad hoc per influenzare ed ingaggiare nel migliore dei modi i prospect del cliente su un tema specifico.

La strategia

In questi primi mesi di partnership, Moving Up ha elaborato un approccio strategico e tailor made, orientato a massimizzare i rendimenti e il posizionamento del prodotto editoriale TPI sul mercato italiano, ottimizzando al tempo stesso tutta la stack ADtech. A livello concreto ciò si è tradotto nello sviluppo e adozione di un nuovo sistema di tagging centralizzato capace di abbattere l’effort tecnico dell’editore e di gestire tramite un unico tag l’intera filiera tecnologica pubblicitaria (open rtb, prebid, ob, a9, formati standard, formati custom, video, etc) con un netto miglioramento dei web core vitals. Tra le altre attività, con l’obiettivo di valorizzare la video strategy di TPI e incrementare il bacino di contenuti video disponibili, è stato scelto un nuovo video player perfettamente integrato nel CMS dell’editore che semplifica l’operatività dei redattori per la pubblicazione di un video riducendo anche i costi vivi di un 7x. Le due realtà stanno già lavorando ad altri rilasci e novità che verranno implementate nel corso del prossimo semestre.

Il partner flessibile

“Siamo felici della collaborazione con Moving Up, una realtà imprenditoriale giovane e dinamica come la nostra. Insieme possiamo perseguire gli obiettivi di una crescita sana e competitiva, all’altezza delle sfide imposte dall’evoluzione tecnologica e del mondo dell’informazione”, dichiara Giulio Gambino. “TPI è la manifestazione iconoclastica delle potenzialità del modello e della proposizione di valore di Moving Up: un partner estremamente flessibile e tecnologico che affianca l’editore in una crescita sana e di lungo periodo con il fine di rispondere al meglio alle esigenze degli inserzionisti istituzionali”, dichiara Giovanni Alessi, CEO di Moving Up. “In questo senso ci siamo trovati in perfetta sintonia, anche umanamente, per affrontare insieme le sfide del mercato dell’editoria digitale. Consci che la componente umana unita a un saldo know how tecnologico possono fare la differenza in positivo”.