Autore: Davide Sechi
24/11/2025

Poleepo e la nuova logica del Black Friday: dati unificati, omnicanalità e operatività come vere leve di crescita

In un mercato sempre più selettivo, le aziende devono gestire con precisione cataloghi, prezzi e stock su ogni canale, garantire coerenza dei dati e offrire un’esperienza post-acquisto impeccabile. Una visione che spinge realtà e brand a ripensare strategie, infrastrutture e ruolo della tecnologia per trasformare il picco di novembre in una relazione duratura con il cliente. Ne abbiamo parlato con Marco Agostini, co-founder e CEO della piattaforma italiana specializzata nella gestione multicanale per brand e retail

Poleepo e la nuova logica  del Black Friday: dati unificati, omnicanalità e operatività come vere leve di crescita

Marco Agostini

In un mercato sempre più complesso e frammentato, la capacità di governare in modo integrato i canali di vendita è diventata un vantaggio competitivo decisivo. Poleepo, piattaforma italiana specializzata nella gestione multicanale per brand e retailer, nasce proprio con l’obiettivo di semplificare e centralizzare processi come cataloghi, ordini, prezzi e performance, aiutando le imprese a prendere decisioni più rapide e consapevoli. In vista del Black Friday, un momento che oggi rappresenta molto più di un semplice evento promozionale, abbiamo incontrato Marco Agostini (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv), co-founder di Poleepo, per analizzare come i brand si stiano preparando e quali sfide debbano affrontare. 

Come nasce Poleepo? Quali difficoltà affrontano brand e retailer nella gestione di cataloghi, stock e ordini su più canali?

«Oggi l’apertura di nuovi canali non rappresenta più il vero ostacolo. La complessità emerge quando arrivano da gestire. Riscontriamo una forte frammentazione dei dati, che compromette la coerenza del catalogo tra e-commerce, marketplace e perfino social. Le informazioni risultano disallineate e il controllo si indebolisce. Polipo nasce per risolvere questi problemi. Al centro poniamo l’armonizzazione e l’ottimizzazione del catalogo, intorno alla quale abbiamo costruito integrazioni native pronte all’uso per gestire l’intero flusso operativo dell’e-commerce su più canali».

Il Black Friday è un indicatore dello stato del commercio contemporaneo. Quali segnali arrivano dal mercato 2025 e come cambiano i consumatori?

«Vediamo una leggera riduzione dello scontrino medio, ma la partecipazione resta elevata. Non è un segnale di crisi, bensì un’evoluzione delle abitudini: gli utenti sono più prudenti, informati e selettivi. Cercano sconti credibili, verificano la storia dei prezzi e confrontano più fonti prima di acquistare. Una recente analisi mostra che il 73% degli acquirenti online confronta almeno tre canali prima della scelta. È un comportamento sempre più diffuso, che conferma la transizione verso una multicanalità reale. Cresce anche l’omnicanalità: si inizia a navigare da smartphone, si approfondisce da desktop e si ritira in negozio o nei punti di ritiro presenti nelle città. Uno scenario che impone un’assoluta coerenza dei dati tra i canali coinvolti».

C’è grande partecipazione al Black Friday, ma gli utenti appaiono più esigenti. Come può un brand massimizzare conversioni e profittabilità?

«Non esiste una ricetta universale. L’esperienza ci mostra però un punto chiave: interpretare la selettività non come una minaccia, ma come richiesta di valore e trasparenza. La guerra dei prezzi non basta più. Per aumentare conversioni e margini serve una gestione strategica dell’offerta: evitare sconti indiscriminati e sfruttare i dati per definire promozioni mirate, soprattutto per l’acquisizione di nuovi clienti. Il Black Friday è un momento decisivo proprio perché genera contatti che non conoscevano il brand. Si può valorizzare lo stock in eccesso, proporre prodotti selezionati o potenziare l’eccellenza operativa, che diventa un vero elemento di conversione e non un limite alla scalabilità.

Le tre leve di sviluppo dell’e-commerce sono operatività, offerta e multicanalità. Quale risulta meno sviluppata e perché?

«Molti brand sottovalutano ancora l’operatività interna. Spesso viene considerata un costo da contenere, non un investimento. Ma se il sito non regge il traffico, se i dati non sono allineati o se la logistica fatica a sostenere l’aumento degli ordini, ogni investimento in marketing diventa inefficace. I brand che performano meglio trattano il Black Friday come un picco ordinario, preparato durante l’anno. Chi utilizza Polipo beneficia di un vantaggio competitivo perché la piattaforma nasce con una logica di “volano”: la tecnologia non frena la crescita, ma alimenta tutte le leve, dal marketing alla logistica».

Logistica e coerenza tra i canali generano spesso problemi di coordinamento. Come affrontate queste criticità?

«I nodi principali derivano da infrastrutture rigide. Alcune aziende hanno un solo magazzino, altre ne gestiscono diversi che non comunicano tra loro. E in molti casi si vuole adottare una strategia omnicanale con i negozi fisici senza strumenti adeguati per sincronizzare i dati. Polipo agisce come un cervello centrale. Manteniamo lo stock aggiornato in tempo reale su ogni canale e offriamo un sistema unificato che armonizza e automatizza l’intero flusso operativo. In questo modo il brand può definire regole e strategie di gestione senza subire i limiti della propria infrastruttura».

Quali azioni possono trasformare un acquirente occasionale in un cliente ricorrente?

Il valore reale del Black Friday emerge dopo, quando entra in gioco la fidelizzazione. Molti scoprono il brand grazie alle promozioni, ma la relazione si costruisce in seguito. Consigliamo tre azioni fondamentali: eccellente esperienza post-acquisto, con resi e cambi che devono essere rapidi e senza ostacoli; personalizzazione basata sui dati, in moda da creare segmenti mirati e proporre non solo sconti, ma contenuti esclusivi, early access o vantaggi di loyalty a distanza di qualche mese; continuità della relazione, quindi raccontare i valori del brand, costruire fiducia e trasformare l’interesse generato dal prezzo in un legame duraturo».