Player Editori Radio: presidenza a Lorenzo Suraci, a fine anno possibile lancio della app per l’ascolto su device digitali
Partecipano alla neonata srl tutti gli editori nazionali e locali che prendono parte a Tavolo Editori Radio; PER ha identificato il partner tecnologico nella piattaforma Radio Player Worldwide
Lorenzo Suraci
Il mondo della radiofonia italiana aggiunge un tassello al processo di rafforzamento avviato con la costituzione nel 2016 di Tavolo Editori Radio (TER) e il lancio della ricerca proprietaria RadioTER e dà vita a Player Editori Radio (PER), la società che gestirà la app per l’ascolto via streaming online attraverso tutti i device digitali presenti sul mercato. L’obiettivo degli editori è difendere i propri contenuti, sia editoriali sia pubblicitari, dallo sfruttamento da parte di terzi, e in particolare degli aggregatori “over the top” della diffusione radiofonica digitale. Come sottolinea Lorenzo Suraci, neo eletto presidente di PER: «Gli editori radiofonici hanno dimostrato ancora una volta di saper fare sistema: la radio è una risorsa potente e un patrimonio che dobbiamo difendere tutti insieme». Patrimonio che sul fronte delle audience conta quasi 35 milioni di ascoltatori (fonte: RadioTER primo trimestre 2019), su quello dei ricavi pubblicitari ha generato poco meno di 428 milioni di euro nel 2018, e nei primi 5 mesi di quest’anno cresce del 2,2% sull’anno scorso. Alla direzione della nuova srl è stato nominato, come anticipato da DailyMedia lo scorso 15 luglio 2017, Michele Gulinucci, vice direttore di Rai Radio.
Soci e consiglieri
La PER ha un capitale sociale di 10mila euro, rappresentato per il 70% dai network nazionali e per il 30% dalle emittenti locali attraverso le associazioni di settore. La composizione societaria e del consiglio di amministrazione ricalcano la logica adottata da TER e rispecchiano il peso che i vari operatori esercitano sul mercato radiofonico. La quota di partecipazione più alta fa capo a Radio Mediaset, presente con il 15,4% complessivo; seguono Aeranti Corallo e FRT entrambe con il 15%. Rai è presente con il 13,9%, Gruppo GEDI con l’11,7%, RTL 102.5 con il 7,2%, RDS con il 5,8%, Radio Italia con il 5,6%, Radio Kiss Kiss con il 4%, Radio 24 con il 3,6% e Radiofreccia con il 2,8%. In CdA siedono, oltre a Suraci (Radiofreccia), Eugenio La Teana (RTL 102.5), Roberto Sergio, Elena Capparelli e Stefano Ciccotti (RAI), Marco Rossignoli e Alessia Caricato (Aeranti Corallo), Marco Montrone e Alberto Mazzocco (FRT), Carlo Ottino e Francesco Dini (Gruppo GEDI), Massimiliano Montefusco (RDS), Paolo Salvaderi, Pasquale Straziota e Mario Volo (Radio Mediaset), Antonio Niespolo (Radio Kiss Kiss), Federico Silvestri (Radio 24), Mario Volanti (Radio Italia).
Il progetto
Entro la fine dell’anno dovrebbe essere lanciata la app gratuita per l’ascolto attraverso gli strumenti di nuova generazione, quali radio connesse delle automobili, assistenti vocali, smart tv, speakers wifi, smart watches, tablet, personal computer e smartphone. Gli accordi per l’acquisizione della tecnologia necessaria sono ancora tutti da fare, ma PER avrebbe identificato in Radio Player Worldwide il partner per la realizzazione del progetto. La piattaforma internazionale nata in UK dieci anni fa fornisce il sistema di aggregazione dei canali radiofonici e le funzioni tecnologiche di gestione (vedere DailyMedia dell’11 marzo 2019, ndr). Attualmente, aderiscono a Radio Player Worldwide nazioni come Svizzera, Irlanda, Germania, Belgio, Canada, Norvegia e Austria. Prendere parte a questo polo porta il vantaggio di poter dialogare a livello europeo con produttori dei ricevitori e con le case automobilistiche che montano i device digitali sui propri veicoli. Inoltre, il sistema fornito da Radio Player per le autoradio ibride di nuova generazione permette di passare automaticamente dall’fm al DAB allo streaming a seconda della qualità del segnale di ricezione. Audi ha già aderito al progetto e l'ultima generazione di ricevitori integra di serie le funzioni evolute di Radio Player. La neonata società avrà sede a Milano.
Ascoltare la radio ovunque
Sottolinea ancora Suraci che con PER gli editori si rivolgono all’ascoltatore offrendogli la possibilità di ascoltare la radio ovunque, con ogni strumento a disposizione senza il filtro degli algoritmi, e soprattutto gratuitamente, senza abbonamenti. Motore del progetto è stata la Rai, e in particolare Rai Radio il cui direttore Roberto Sergio commenta in una nota: “Il nostro obiettivo è che PER diventi velocemente la app preferita per ascoltare le radio digitali. Come Rai abbiamo spinto per arrivare a questo risultato e crediamo fortemente che sia parte del nostro ruolo di servizio pubblico”. PER è aperto a tutti gli editori che vorranno partecipare, inoltre rende semplice l’accesso ai media digitali “contribuendo a ridurre il cosiddetto digital divide. In altre parole, va nella direzione dell’inclusione e del pluralismo, due degli elementi fondanti del concetto di servizio pubblico”.