Autore: Redazione
04/04/2018

Per oltre il 58,4% dei marketer è sempre più difficile scegliere i giusti partner tech

Secondo stime di Infectious Media, le tecnologie per il marketing, come il programmatic, sono complesse e spesso richiedono un supporto esterno

Per oltre il 58,4% dei marketer è sempre più difficile scegliere i giusti partner tech

Nonostante la tendenza a internalizzare, sono ancora pochi i marketer che sono riusciti a portare in-house le proprie attività in programmatic. Per questo, sono costretti a scegliere un partner tecnologico che li aiuti a servire le loro campagne. La valutazione di quello giusto, in un panorama dove i fornitori di tecnologia sono sempre più numerosi è un processo sempre più sfidante. Scelta difficile In un sondaggio condotto da Infectious Media nel settembre 2017 su 200 marketer in tutto il mondo, il 58,4% degli intervistati ha dichiarato che la selezione dei partner tech è diventata estremamente difficile o molto impegnativa. Requisiti richiesti Le motivazioni che rendono difficile la scelta, sono molteplici. Oltre al sovraffollamento, Forrester Consulting e Velocidi in uno studio del novembre 2017, hanno rilevato che i marketer cercano partner tecnologici che, oltre ad essere disponibili al supporto tecnico, abbiano una solida reputazione, siano finanziariamente solvibili e comprendano le loro sfide specifiche in termini di dati, ma cercano anche semplificazione dei processi e costi ragionevoli. Inoltre, la complessità che si cela dietro alle tecnologie per il marketing, rende spesso la ricerca di tali requisiti una vera e propria sfida. Sfida aperta Nondimeno, per anni, le piattaforme programmatiche, sia lato acquisto sia vendita, hanno applicato tariffe nascoste che inserzionisti e editori hanno avuto difficoltà a individuare. Nel corso dell’ultimo anno, molti advertiser, tra cui Procter & Gamble, hanno ridotto il numero di piattaforme DSP che utilizzano per acquistare l’inventory, cosa che li ha aiutati a tagliare i costi tecnici e ad abbassare la probabilità di fare offerte contro se stessi. Ma, come sottolinea eMarketer, sono ancora molte le problematiche da affrontare per raggiungere un’elevata efficienza nelle operazioni di outsourcing.