Autore: Redazione
26/06/2019

Outbrain, dalla fusione con Ligatus un nuovo record: ad aprile la reach supera quella dei colossi digitali in Italia e in Europa

Nel nostro mercato, la company ha registrato una reach del 94,5%, contro valori di YouTube e Facebook più bassi. «L’integrazione di Ligatus ha permesso ad Outbrain di imporsi sugli OTT con uno scarto importante, specialmente nel nostro mercato, in cui la reach è ancora un parametro chiave», commenta Sebastiano Cappa, MD della società a DailyNet

Outbrain, dalla fusione con Ligatus un nuovo record: ad aprile la reach supera quella dei colossi digitali in Italia e in Europa

Sebastiano Cappa

Nel mese di aprile, Outbrain ha registrato in Europa un'enorme crescita nella copertura digitale totale, con una reach del 94,3% in Italia, del 95% in Spagna e del 76,8% nel Regno Unito. Secondo l'AGOF, Outbrain ha registrato l'84,3% in Germania e l’88% in Belgio, come riportato da CMI Internet 2019. Numeri che ridimensionano l’egemonia dei colossi digitali, anzi, la scavalcano. «Facebook e Google raggiungono in Italia rispettivamente l’87 e l’86% della digital population, l’integrazione di Ligatus ha permesso ad Outbrain di imporsi sugli OTT con uno scarto importante, specialmente nel nostro mercato, in cui la reach è ancora un parametro chiave», commenta a DailyNet Sebastiano Cappa, Managing Director di Outbrain Italia. La company ha guadagnato traguardi importanti anche oltreoceano: negli USA infatti ha raggiunto l'88% della popolazione digitale totale, superando Facebook ed altre piattaforme pubblicitarie, secondo quanto riportato da Comscore Media Metrix® Key Measures nell'aprile 2019. Outbrain ha raggiunto 229 milioni di visitatori unici in più canali attraverso la rete di editori premium di Outbrain, aggiudicandosi il primo posto tra le piattaforme social e native.

Un’alternativa ai colossi del web

La differenza tra Outbrain, Google e Facebook è molto marcata - «Si parla di open web contro walled garden», spiega Cappa – e ancor di più lo è la fruizione dell’utente attraverso i formati di Outbrain molto meno sfuggenti dei social, soprattutto lato video. Noi offriamo qualità in modo trasparente, sia a livello di ecosistema, attraverso editori premium, sia a livello di formati», aggiunge.

Outbrain + Ligatus, integrazione di successo

Il managing director ha poi commentato il processo di inserimento di Ligatus all’interno della company: «A livello strategico, stiamo facendo passi spediti. Per quello che riguarda i formati invece le due aziende erano già molto allineate sul progetto di espansione lato branding. L’idea era di puntare forte su in-read e in-feed, ma anche sul video con il formato Focus Click To Watch. Quest’ultimo sta riscontrando grande successo perché richiede un’attenzione specifica dell’utente/lettore con un’azione attiva cliccando per far partire il video. Funziona attraverso logiche click to play, e questo porta a metriche d’intenzione e di engagement molto più alte. La sfida del secondo semestre è continuare a crescere e sfruttare altri formati in uscita a breve, sempre relativi al branding». Il lavoro sull’upper funnel si aggancia alla dimensione delle performance, storicamente il terreno su cui il native lavora con più efficacia.

«Le native ads non sono intrusive e spingono gli utenti a cliccare per leggere. Azioni che richiamano il suo interesse verso l’argomento o il prodotto. La sfida, qui, è continuare a essere rilevanti per gli utenti. La tecnologia AdNgin di Outbrain verrà portata in Italia, e grazie al suo sistema dinamico di creazione di slot pubblicitari, a cui presto si aggiungerà la capacità di modificare widget e layout grazie all’intelligenza artificiale, potrà aiutarci a migliorare ancora. Questo sistema funziona attraverso un motore tecnologico che interpreta le preferenze di formato di utente specifico ed editore, e compone la griglia pubblicitaria della pagina di conseguenza. Nel futuro non basterà più capire cosa l’utente clicca dentro il widget, ma bisognerà comprendere quale tipo di contenuto e creatività sono le più adatte a lui», conclude Cappa.