Autore: Redazione
20/03/2025

Il futuro dell’OOH: un settore “alive and kicking” tra innovazione e coinvolgimento

Fabio Nobili, Managing Director Rapport Italia, la divisione OOH specialist di IPG Mediabrands, analizza le tendenze del comparto Outdoor per il 2025

Il futuro dell’OOH: un settore “alive  and kicking” tra innovazione e coinvolgimento

Fabio Nobili

La prima parte dell’anno è sempre quel momento in cui si cerca di prevedere quale sarà l’andamento del mercato pubblicitario ed intercettare i fenomeni e le dinamiche più interessanti senza farsi cogliere impreparati. Il 2024 si è chiuso con una crescita praticamente flat per il settore OOH, dettata da una prima parte dell’anno a velocità sostenuta ed una seconda metà con il freno a mano tirato. Fabio Nobili, Managing Director Rapport Italia, analizza in modo più dettagliato il prossimo futuro del settore outdoor: “Al di là dei numeri, possiamo affermare che la pubblicità out of home, ancora una volta, si è dimostrata un mezzo in costante evoluzione e, soprattutto, con i fondamentali buoni: le persone hanno sempre più voglia di vivere appieno gli spazi delle proprie città, l’offerta si è rafforzata, la misurazione del mezzo ha fatto enormi balzi in avanti grazie all’eccellente lavoro di AudiOutdoor, la tecnologia è amica e il ruolo dell’OOH rimane molto spesso centrale nelle pianificazioni media delle marche. Questi sono ottimi segnali che l’OOH manda al mercato: vivo e vegeto, o meglio, ‘alive and kicking’, come dicono gli anglosassoni, che rende più l’idea di un settore che non si sta limitando a “vegetare” ma che sta invece “scalciando” per tornare ad avere ancora maggiore visibilità nelle strategie e nei piani dei clienti”.

Numerose soluzioni 

Oggi, l’OOH può rientrare nelle strategie di un cliente grazie alle numerose soluzioni che Rapport può sviluppare, sfruttando così al meglio tutte le sue peculiarità:

• In ottica di reach&frequency per la pressione su un territorio.

• La prossimità a uno o più point of interest attraverso il presidio di aree precisamente delineate, come ad esempio il bacino di utenza di un negozio o di un servizio, grazie alle specifiche conoscenze del territorio di Rapport.

• La copertura di una audience specifica, possibile grazie ai tools di pianificazione arrichite dai dati disponibili in IPG Mediabrands.

• La capacità di impatto e l’applicazione di tecnologie di esaltazione del cosiddetto effetto wow o di ingaggio, attraverso la spettacolarizzazione del messaggio con le soluzioni di Rapport Impact

• La gestione di pianificazioni flessibili in DOOH, con creatività dinamiche, legate cioè ad eventi esterni che condizionano la creatività esposta, andando così a contestualizzare in tempo reale la comunicazione del brand.

• Ed infine l’addressable digital out of home, o più semplicemente programmatic, pianificato a 4 mani con KINESSO, data & tech agency del gruppo.

Un anno di nuove opportunità

Con questi elementi, le prospettive per il 2025 sono più che positive, ma Nobili evidenzia che: “Dobbiamo inserire l’OOH nel contesto di un quadro macroeconomico complessivo non dei più entusiasmanti: PIL flat, scenari di guerra ancora non disinnescati, pressione sui prezzi dell’energia. In questa fotografia, la prospettiva del mezzo deve essere circoscritta in un alveo, comunque positivo, di crescita contenuta. Nonostante il contesto macroeconomico incerto, quindi, il settore OOH dimostra di avere tutte le carte in regola per affrontare il 2025 con fiducia. La sua capacità di adattarsi alle esigenze dei brand, di sfruttare le nuove tecnologie e di garantire impatto e rilevanza nelle strategie di comunicazione lo rendono un asset strategico per il mercato pubblicitario. Se il futuro non offre certezze assolute, una cosa è chiara: l’OOH non è solo vivo, ma in continua evoluzione. Il 2025 sarà un anno di nuove opportunità, e il settore è pronto a coglierle, dimostrando ancora una volta di essere un medium solido, innovativo e sempre più centrale nelle strategie dei clienti”.