Autore: Redazione
05/03/2021

OneDay: giovani imprenditori (senza giacca e cravatta) cercasi

Il business & community builder punta a creare il più grande ecosistema imprenditoriale d’Italia per scalare il piano industriale da 100 milioni entro il 2025

OneDay: giovani imprenditori (senza giacca e cravatta) cercasi

Da un anno a questa parte molte aziende hanno rallentato per colpa della pandemia e la difficoltà nel ripartire è accentuata dall’incertezza del domani. Ma c’è chi va controcorrente e vede nell’annus horribilis un’opportunità: OneDay, il business & community builder che da un lato ha avuto fermo uno dei suoi principali asset: i viaggi ScuolaZoo e WeRoad, dall’altro ha aggiunto due nuove company al gruppo (House of Talent e Glint) e ne aggiungerà altre quattro (#NoSpoiler), dimostrando di saper guardare al futuro con lungimiranza.

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OneDay scommette su se stessa per creare il punto di riferimento dell’innovazione italiana nel suo quartier generale, si chiama C30, da Viale Cassala 30, gli hanno dato un nome perché è molto più che un semplice ufficio, una fucina di startup e talento a misura di #NuoveGenerazioni, da lì lancia una call to action per allargare il proprio ecosistema: ‘Imprenditori Cercasi’. “Per scalare il piano industriale nei prossimi 5 anni vogliamo continuare a costruire un team fortissimo, fatto non di semplici manager, ma di imprenditori tanto giovani quanto ambiziosi che come noi pensano che l’unione fa la forza e che insieme si possa costruire un ecosistema imprenditoriale che innova i business in cui opera e che riesce a lasciare un impatto concreto nel mondo con particolare focus sulle nuove generazioni!”, dice Paolo De Nadai, Presidente del Gruppo. “Vogliamo diventare grandi e  riscrivere il presente dell’Italia dimostrando con i fatti che fare impresa in Italia si può e che a farlo possono essere i giovanissimi!”.

Non semplici manager

OneDay cresce a doppia cifra anno su anno e ha grandi ambizioni per continuare su questa strada, il suo piano industriale lo dimostra: quattro nuove startup nel coliving, education, design e food&wine. Per l’espansione OneDay non cerca semplici manager ma imprenditori che vogliano mettersi in gioco e investire nei progetti fino a diventare dei veri soci. Attenzione, imprenditori sì, ma niente giacca e cravatta: non ci sono etichette, ci si da del “tu” e persone a cui piace sporcarsi le mani. Questi alcuni dei pillar scritti nero su bianco sul Culture Manifesto:  il documento che mette nero su bianco chi siamo, il nostro approccio e quello in cui crediamo. “Per entrare al C30 non basta essere un imprenditore standard, bisogna essere guidati dai nostri valori di #velocità, #ambizione e #concretezza e saper ascoltare oltre che gestire, vogliamo un compagno di viaggio”, sostiene Betty Pagnin, People&Culture Director & Equity Partner di OneDay. “Tutti i candidati devono essere culture fit al 150% perché questa è una parte fondamentale del processo di selezione, e sono l’attenzione all’approccio al lavoro e alla motivazione che guida le persone ciò che ci ha permesso di crescere così in fretta senza mai perdere i nostri valori, il nostro Dna”. OneDay in questo anno ha dimostrato una resilienza senza pari: ha saputo cambiare, adattarsi e reagire all’incertezza e alle numerose difficoltà senza mai perdere di vista il suo obiettivo: mettere le nuove generazioni al centro, incentivando e aumentando gli investimenti nei propri business. Per tutti questi motivi cercano delle persone motivate e piene di ottimismo che vogliano buttarsi nella mischia per lottare, superare la pandemia e fare ripartire il Paese.