“Un’occasione da non perdere”: in “Pillole di Benessere” di Eumetra, Food Literacy per i Millenials
Qualche anno fa erano sempre al centro dell’attenzione, poi è arrivata la Gen Z e dei Millennials si parla un po’ meno

di Elena Presezzi, Senior Consultant Eumetra
Dalla nostra indagine “Benessere e Sostenibilità” emergono alcuni tratti peculiari di questo segmento della popolazione, che, nel panorama dei Responsabili degli Acquisti, appare come il sottoinsieme un po’ meno “preparato”, ma che, proprio per questo, richiede da parte delle Aziende una particolare attenzione, dato che queste ultime possono assumere nei suoi confronti un ruolo di guida, formazione e supporto. Il che rappresenta, a nostro avviso, un’occasione da non perdere (e anche una buona notizia). I Millennials sono la generazione più istruita e con un buon consumo di attività culturali, ma ‘solo’ il 56% è interessato a capire cosa c’è dietro un prodotto pubblicizzato (verso una media degli adulti che supera il 60%).
Comportamenti
Nello specifico, alcune accentuazioni sui comportamenti alimentari appaiono interessanti e ci offrono una chiave di lettura per qualche riflessione non banale:
− la soddisfazione per la propria alimentazione non spicca – assestandosi a circa la metà rispetto a quella dei Boomers;
− sono la generazione più vegetariana e vegana (ben il 44% consuma frequentemente prodotti a base soia o bevande vegetali), ma allo stesso tempo niente li frena dal «trasgredire» (33%);
− il 30% apprezza (molto) la cucina etnica (il doppio rispetto alla media della popolazione) e almeno la metà è sempre propenso ad assaggiare prodotti nuovi;
− ‘solo’ il 48% valorizza i prodotti del proprio territorio (laddove gli over 50 sono al 70%).
Acquisti
In materia di comportamenti di acquisto, i Millennials appaiono oggi apparentemente meno colpiti dalle attuali difficoltà economiche che hanno comportato un ripensamento delle scelte e delle “strategie” di consumo per altri segmenti della popolazione: il loro carrello della spesa appare meno variato rispetto al passato, si sono accorti di meno dell’aumento dei prezzi, sono meno attenti a valutare il rapporto qualità-prezzo degli alimenti, fanno meno distinzioni tra le marche, sono meno sensibili alla convenienza della Marca del Distributore e alla qualità/garanzia della grande marca. Focalizzare l’attenzione sui Millennials offre oggi l’opportunità di operare in una sorta di laboratorio, per analizzare quel cambio di prospettiva che si sta già manifestando in modo più significativo nelle generazioni successive.
Istruzione
In relazione al food, oggi i Millennials, domani la Generazione Z, hanno bisogno di maggiore istruzione e alfabetizzazione: perché tutto sembra essere più liquido, nel senso che i criteri delle ‘vecchie’ generazioni si vanno rapidamente modificando, la novità e la sperimentazioni sono sempre importanti, mancano punti di riferimento ‘forti’ – la grande marca, la tradizione, l’italianità… Si crea quindi uno spazio di intervento rilevante per le Aziende. Per questo è importante ‘prendere le misure’ ai futuri Responsabili degli Acquisti che hanno caratteristiche diverse dagli attuali: come intercettarli? Come parlare loro? Con quali leve specifiche?