Autore: Redazione
16/06/2017

Novità in casa Facebook Audience Network: arrivano le liste per bloccare i publisher indesiderati

Il social media per antonomasia è impegnato sul tema della trasparenza e gli aggiornamenti mirano a dotare gli advertiser di strumenti avanzati per definire il posizionamento del proprio annuncio all’interno di FAN

Novità in casa Facebook Audience Network: arrivano le liste per bloccare i publisher indesiderati

Facebook compie un passo in avanti per essere più trasparente: l’oggetto dell’ennesima novità è Facebook Audience Network (FAN), sul quale il social ha convogliato gran parte delle attività advertising di editori e sviluppatori terzi. A partire da mercoledì gli advertiser hanno a disposizione una lista si siti, app, Instant Articles e video nativi su Facebook all’interno dei quali potrebbero essere distribuiti i loro messaggi promozionali. C’è un elemento importante: vale a dire la potenzialità e non l’effettiva esecuzione di queste liste. In altre parole, agli inserzionisti verranno forniti report solo una volta distribuito un annuncio e non - per ora - in tempo reale. Allo stato attuale sono stati avviati i primi test sulle unità video di FAN, con l’intenzione di estendere la funzionalità a tutti gli spender già entro la fine dell’anno. In un contesto di generale sfiducia, una mossa del genere può bastare a placare le preoccupazioni di brand e inserzionisti? Sicuramente no.  Finora i publisher hanno potuto controllare le campagne FAN, instream e Instant Articles solo scegliendo di non comprare un certo tipo di inventory, bloccando singoli editori, o escludendo categorie come “dating”, “gambling”, “mature”, tragedy and conflict”. La soluzione annunciata mercoledì consentirà solo di individuare publisher sgraditi, aggiungendoli alla propria blacklist. E soprattutto la quota di editori “tagliabili fuori” sarebbe imposta da Facebook per evitare un abbassamento dei prezzi. A spiegare tutto è Michel Protti, product marketing director di Facebook: “Per noi è importante limitare i conflitti tra canali di vendita tra i nostri publisher”, e una decisa scrematura potrebbe avere un impatto negativo sul processo di acquisto degli spazi pubblicitari. Facebook ha detto anche che le liste di blocco faciliteranno la vita agli advertiser, che in passato sono stati costretti a creare delle blacklist  per ogni set di annunci, una pratica molto dispendiosa in termini di tempo. Questo processo è stato semplificato e i marketer potranno definire tutte queste opzioni da un’unica interfaccia. Nelle prossime settimane gli inserzionisti potranno anche disporre di uno strumento per scegliere a quali video accostare la propria pubblicità su FAN. Il network ha aperto a due nuove soluzioni: instream (pre-roll e mid-roll) e altri come l’interstitial. Un advertiser potrà scegliere di concentrare gli investimenti su una di queste categorie.