Autore: Redazione
07/03/2017

Facebook colpevole di aver copiato l’app di geolocalizzazione sviluppata da Business Competence

I giudici del Tribunale di Milano danno ragione alla società italiana e condannano in primo grado il social di Mark Zuckerberg

Facebook colpevole di aver copiato l’app di geolocalizzazione sviluppata da Business Competence

Facebook è stata condannata in primo grado dai giudici del Tribunale di Milano per concorrenza sleale nei confronti di Business Competence. Il social network di Mark Zuckerberg avrebbe copiato l’app Faround che la società italiana ha presentato sul mercato nel 2012. L’applicazione stabilisce la posizione geografica dell’utente e segnala ristoranti, negozi, locali di interesse, si basa sui giudizi dei conoscenti e li visualizza sulla mappa. Oggi ci sono diverse app che fanno la stessa cosa ma allora era qualcosa di davvero innovativo. La società - secondo la vicenda giudiziaria - avrebbe esaminato Faround e avrebbe poi realizzato in proprio Nearby che il tribunale di Milano ha ritenuto un vero e proprio “clone” dell’app di Business Competence, ritenendo Facebook colpevole di violazione dell’altrui diritto d’autore. Parlando quindi di “un approfittamento parassitario del lavoro e degli investimenti altrui”, Facebook è stata condannata in primo grado alla pubblicazione del dispositivo del provvedimento su due quotidiani nazionali - il “Corriere della Sera” e il “Il Sole 24 Ore” - nonché, per almeno quindici giorni, sulla pagina iniziale di facebook.com. Facebook ha deciso di ricorrere in appello, nel frattempo però i giudici hanno rigettato la richiesta del social network di sospendere l’esecutività della sentenza. L’azienda di Zuckerberg ha quindi ritirato Nearby dal mercato italiano per non incorrere nella sanzione pecuniaria prevista dai giudici: 5.000 euro di risarcimento danni al giorno da versare a Business Competence. Sempre in aula sarà poi comunque quantificato l’importo risarcitorio che Facebook dovrà versare alla società italiana.