Autore: Redazione
18/05/2022

NielsenIQ cerca soluzioni contro la “Tempesta Perfetta”

In occasione dell’imminente Linkontro, punto della situazione su mercato, consumatore, presente e possibili futuri, con l’Amministratore Delegato Luca De Nard

NielsenIQ cerca soluzioni contro la “Tempesta Perfetta”

Luca De Nard

Le avversità che si trasformano in opportunità. Non c’è da sventolare alcuna bandiera di fronte a sconquassi e tragedie, ma occorre sempre sottolineare il potere dell’ingegno umano, la costruzione che nasce sempre dalla demolizione. In un mercato che cambia, che viene addirittura stravolto dalle ansie e dai bisogni determinati dalla crisi pandemica sono sorte nuove avventure, magari già in fase progettuale ma, come si suol dire da qualche tempo, accelerate in maniera repentina, anche brutale. C’era una volta una grande marchio nel mondo delle ricerche, Nielsen nelle sue varie diramazioni guidate dalla grande Holdings. Nel corso del 2021 ecco giungere la chiacchierata separazione, con NielsenIQ che diventa indipendente, dopo la cessione alla società di private equity Advent International. IQ inizia a camminare da sola e si muove lungo il settore del retail e del manifatturiero. I temi specifici sono quelli della marca e dell’insegna. Una volta era NielsenBuy, oggi come NielsenIQ permette alle aziende di migliorare la comprensione delle vendite al dettaglio, delle pressioni di mercato e del comportamento degli acquirenti a livello mondiale, facendo luce su pratiche commerciali sostenibili e aiutare i consumatori globali a trovare il prodotto giusto al prezzo adeguato. Intanto è partita la stagione calda e con essa sono tornati gli eventi e con essi anche Linkontro, classico meeting sullo sfondo della Sardegna, ormai imminente e in scena dal 19 al 22 maggio. Per l’occasione, abbiamo incontrato l’A.D. Luca De Nard, con il quale abbiamon fatto il punto della situazione.

Un piccolo passo indietro: dopo la separazione e la nascita di NielsenIQ, qual è l’ambito di competenza, quali sono le strategie e gli obiettivi?

«Da un punto di vista di NielsenIQ non cambia nulla. Noi siamo la continuazione di NielsenBuy, una tradizione centenaria (lo speciale anniversario andrà in scena proprio il prossimo anno, ndr). Abbiamo un nuovo nome, un logo rinnovato, ma siamo sempre noi. La vera differenza rispetto al passato più recente è rappresentata da Fox Intelligence, azienda francese recentemente acquisita, un’applicazione attraverso la quale usciamo dagli standard storici, riuscendo a operare un tracciamento diretto del comportamento dei consumatori. Quello che conta è oggi il consumatore online: capire chi sia, come operi, come si comporti. Da qui parte il processo di modernizzazione, che deriva dalla necessità di avere dati veloci, frequenti, profondi, orientati verso gli analytics. Tematiche sulle quali si discute da dieci anni, ma dopo la separazione sono diventate il nostro focus».

Come è cambiato il comportamento dei consumatori?

«È radicalmente mutato nell’ultimo biennio a causa della pandemia, la quale ha dato un accelerazione massima allo sviluppo dell’e-commerce, soprattutto per quel che concerne il largo consumo, con trend di crescita elevatissimi tra il 2020 e il 2021. Consumo e consumatore si sono polarizzati. Magari si rinuncia a certi acquisti, ma poi si soddisfano alcuni bisogni e ci si vizia su alcune categorie specifiche. Non è una polarizzazione tra chi può e chi non può, ma per chi vuole. L’online è diventato un canale elettivo per i prodotti premium perché non esistono barriere fisiche. Lo scontrino media online è più alto rispetto a quello fisico».

Come potrebbe evolvere la situazione?

«Occorrerà attendere gli sviluppi internazionali. È indubbio che vedremo una contrazione, che c’è già. Fare previsioni è però veramente difficile oggi come oggi. Anche se non stiamo parlando di qualcosa di inedito, di mai visto, tutt’altro, ma non siamo di fronte a una crisi energetica oppure inflattiva, ci troviamo in mezzo a un “tempesta perfetta”, in cui tutte le difficoltà possibili e note si muovono insieme».

Ci sono comunque delle evidenze sul nostro mercato?

«Il dato cash & carry appare in grande crescita, il che fa presupporre un rientro delle dinamiche dei consumi fuori casa. Certo, poi può capitare che il consumatore si adatti alla difficoltà, come accaduto nel periodo pandemico e sviluppi nuove tendenze: basti ricordare al ritorno collettivo sui fornelli, al fai da te in cucina, divenuto un’abitudine che, in quanto tale, è difficile da srardicare. Nel frattempo, gli albergatori fanno sapere che c’è un +10% di crescita nelle prenotazioni. La conferma di un consumatore polarizzato, cosciente delle difficoltà, ma intenzionato a uscire, a condividere. Si è creato un nuovo equilibrio».

Quali saranno i focus de Linkontro?

«Partiamo dl presupposto che non poco è cambiato da quando è stata messa giù la prima pietra dell’imminente evento. L’agenda dello scorso ottobre era molto più positiva, poi ecco arrivare quinta ondata del virus, il lievitare dei costi delle materie prime, l’inflazione, infine la guerra. Non poteva che esserci un totale reset che abbiamo voluto intitolare “Il tempo della grande incertezza”, nel quale proporremo soluzioni nuove per crisi già vissute ma, come detto prima, non tutte insieme».

E i focus 2022 di NielsenIQ?

«Luci accese sul cambiamento, a cui siamo da sempre abituati, come testimoniano i quasi 100 anni di attività».