Autore: Redazione
27/04/2016

Nel Q1 viewability in crescita del 62%

Questo è quanto riportato da Accordant Media che ha inoltre constato come al contempo il traffico non umano abbia perso oltre l’80% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso

Nel Q1 viewability in crescita del 62%

Nei primi tre mesi di quest’anno la viewability è aumentata del 62%, anno su anno, a differenza del traffico non umano (NHT) che ha seguito una direzione di marcia contraria, perdendo oltre l’80% rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo è quanto emerge dal report “Market Pulse” targato Accordant Media. Il risultato è il segno tangibile che i tempi stanno cambiando e di questo ne è convinto anche Arthur Muldoon, cofounder e ceo di Accordant Media, che ha dichiarato di “percepire una maggiore fiducia rispetto al tema viewability”. “Ci aspettiamo che le persone riconoscano la viewability in quanto metrica affidabile per determinare il prezzo di un’adv, pur non essendo l’unico. Esistono diversi livelli di viewability nel mondo della compravendita dei media”, prosegue Muldoon. Inoltre, il report ha rivelato come il volume delle aste media online sia cresciuto del 217% anno su anno, sempre rispetto al primo quarter 2015. Questo dato rappresenta la consacrazione definitiva del mercato programmatico e la contemporanea migrazione delle inventory dagli editori alle piattaforme di exchange traded. A conferma di ciò, in Nord America questo tipo di inventory è cresciuta del 165% anno su anno e del 34% solo nei primi tre mesi. Altri risultati Nello stesso periodo di tempo - Q1 2016 - le transazioni mobile in programmatic sono state utilizzate nel 71% dei casi sugli smartphone, in crescita di oltre 50 punti percentuali sul trimestre conclusivo dell’anno precedente. Accordant Media, inoltre, ha registrato un tasso di conversione più alto del 19% nel momento in cui si utilizzano diversi dispositivi e nel 26% dei casi si verificano conversion aggiuntive, cosiddette out-of-app, tra gli utenti che hanno iniziato una navigazione in-app.