Autore: Redazione
23/03/2020

Nel Decreto “Cura Italia” 150 milioni di euro nel 2020 per la promozione integrata del made in Italy. Gli appalti potranno essere aggiudicati con procedura negoziata

Il documento approvato dal Consiglio dei ministri guidato da Giuseppe Conte contiene le disposizioni relative al Fondo voluto dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che sosterrà anche l’ideazione di una campagna straordinaria sulle nostre esportazioni

Nel Decreto “Cura Italia” 150 milioni di euro nel 2020 per la promozione integrata del made in Italy. Gli appalti potranno essere aggiudicati con procedura negoziata

Giuseppe Conte

È di 150 milioni di euro il “Fondo per la promozione integrata” voluto dal ministero degli Esteri a favore del made in Italy, un “piano straordinario” inserito nel Decreto “Cura Italia” varato dal Consiglio dei Ministri guidato da Giuseppe Conte nei giorni scorsi e la cui versione ufficiale è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale tre sere fa.

Siamo ben lontani dai 716 milioni di cui parlava il Ministro Luigi Di Maio quando il documento era ancora in bozza (somma risultante da risorse Ice già esistenti per circa 316 milioni e dal rifinanziamento del Fondo Simest 394 per 400, anche se in realtà il decreto 9 del 2 marzo ne ha stanziati 350): però va detto anche che, come precisa l’articolo 72 del Decreto, si tratta di una “dotazione iniziale per l’anno 2020”, volta alla realizzazione delle seguenti iniziative: a) realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19, anche avvalendosi di ICE-Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese e per l’attrazione degli investimenti; b) potenziamento delle attività di promozione del sistema Paese realizzate, anche mediante la rete all’estero, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e da ICE; cofinanziamento di iniziative di promozione dirette a mercati esteri realizzate da altre amministrazioni pubbliche mediante la stipula di apposite convenzioni; d) concessione di cofinanziamenti a fondo perduto.

In considerazione dell’esigenza di contenere con immediatezza gli effetti negativi sull’internazionalizzazione del sistema Paese in conseguenza della diffusione del Covid-19 si applicano, fino al 31 dicembre 2020, le seguenti disposizioni: a) i contratti di forniture, lavori e servizi possono essere aggiudicati con procedura negoziata (dopo selezione di almeno 5 operatori) senza previa pubblicazione di un bando di gara; b) il ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e ICE possono avvalersi, con modalità definite mediante convenzione, e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, dell’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – Invitalia.