Autore: Redazione
21/09/2016

Nasce Upgrade Italia, piattaforma di eventi tematici verticali e contenuti premium

Il primo appuntamento è con Upgrade Mobile summit

Nasce Upgrade Italia, piattaforma di eventi tematici verticali e contenuti premium

“Non so di preciso quale sia stato l’anno del mobile, ma non c’è dubbio su quale sia il suo decennio: il prossimo”. Questa previsione, raccolta nei corridoi dell’edizione 2016 del Dmexco, sintetizza con efficacia quelle che dovrebbero essere le preoccupazioni principali per ogni responsabile marketing (ma anche vendite, Crm, It e così via) nei prossimi anni. Perché chi, come il sottoscritto, ha partecipato all’ultima fiera tedesca ha potuto anche comprendere in maniera definitiva quale sarà il canale che dominerà a tutti i livelli il rapporto tra le aziende e i propri clienti negli anni a venire. Oggi, e nei prossimi 18 mesi, in cui il 75% degli accessi alla rete arriveranno via smartphone, occorre decifrare con attenzione, e con un orizzonte il più prossimo possibile, le innumerevoli trasformazioni in atto nel recinto del digital e saperne intuire le conseguenze su tutte le attività che hanno (o avranno) nel mobile il proprio centro di gravità. Non si tratta più, infatti, di nuovi telefonini o nuovi servizi smart, o della semplice differenziazione tra canale di comunicazione e canale di vendita.
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Mobile come accesso principale a qualsiasi contenuto

Il fenomeno è molto più pervasivo e trasversale e sta cambiando radicalmente l’intero ecosistema delle relazioni sociali che, ormai, si fonda tutto attorno allo smartphone. Le opportunità di business che questo potentissimo touchpoint offre sono innumerevoli e declinate in numerosi ambiti tecnologici e industriali: crm, payment, localizzazione, raccolta dati e così via. E in ognuno di essi, l’arrivo in massa (o la maturazione) della domanda ha messo in moto una serie di “onde d’urto” che spostano ogni volta le frontiere del mercato, spesso riplasmandone il contenuto, privando i marketers e persino gli stessi attori del mercato digitale, di punti di riferimento tecnologici ed economici. Dal punto di vista dei media, ad esempio, se pure stiamo assistendo alla consacrazione definitiva del mobile quale canale di accesso principale al video e pressoché a ogni altra forma di contenuto, siamo ancora in attesa di conoscere il destino della televisione, che con la prossima diffusione delle smart tv potrebbe essere destinata a giocare ancora (di nuovo) un ruolo chiave. E in entrambi i canali, la lotta per la leadership sui contenuti tra editori e piattaforme è in pieno svolgimento. Allo stesso modo, anche il più giovane settore dei pagamenti digitali sta vivendo una fase di profonda trasformazione, che deve ancora far emergere con chiarezza quali saranno le tecnologie, gli attori (del digitale o del finance) e i modelli di consumo che prevarranno nell’immediato futuro. Così le aziende che in maniera lungimirante e accorta vogliono investire o anche solo muovere i primi passi nella digitalizzazione dei propri punti di contatto con la clientela, si ritrovano profondamente disorientate, fin dalla scelta del fornitore più adatto alle proprie esigenze. Occorre sottolineare come un ruolo importante nel diradare i dubbi dovrebbero averlo anche la stampa specializzata e le associazioni di settore, entrambe delegate per natura alla diffusione della conoscenza sia tecnica, sia di mercato. Ma la crisi economica, la velocità delle trasformazioni tecnologiche e il sempre più frenetico ingresso di nuove aziende ha reso questo compito più arduo e molto meno profittevole rispetto al passato. Negli anni più recenti la nostra attenzione (insieme a quella degli operatori) è finita per cadere sugli aspetti più “commerciali” del processo di domanda-offerta, con un conseguente impoverimento culturale dell’intero tessuto produttivo e un gap che continua a crescere nei confronti del resto dei Paesi digitalizzati.
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Invertire la rotta con un “Upgrade” sul digitale

  Occorre, dunque, che il “Sistema Italia” o per lo meno la sua parte più evoluta, colmi questo divario di conoscenza quanto prima e per farlo c’è bisogno del contributo di tutti gli attori. Per tale ragione, dopo oltre 15 anni di impegno nel settore del marketing digitale, abbiamo deciso di dare vita ad Upgrade, spin-off di Newsco Multimedia nato con l’obiettivo di far compiere un vero e proprio “Upgrade” alle aziende italiane che necessitano di digitalizzare i propri processi di comunicazione e vendita, raggruppandole intorno a una piattaforma multimediale di eventi e contenuti premium insieme ai (migliori) fornitori di servizi del settore digital. Una mission e una vision ben espresse nel nome e conseguite in primo luogo attraverso eventi tematici verticali, affiancati dalla pubblicazione di insight e ricerche, guide pratiche e analisi di mercato, materiale esclusivo e inedito, realizzato in collaborazione con partner scientifici innovativi e qualificati. Il primo degli argomenti che Upgrade affronterà, l’universo del mobile con le sue innumerevoli opportunità e le sue molte minacce per interi settori merceologici, sarà al centro dell’Upgrade Mobile Summit, convegno di formazione in programma il prossimo 18 novembre a Milano, nella storica cornice di Palazzo Mezzanotte. Una giornata in cui analizzeremo insieme, alla presenza di oltre un centinaio di aziende, quanto c’è di nuovo e di buono nei settori della comunicazione digitale, del crm, del digital payment, conoscendo nuovi strumenti e best practices digitali, e tentando insieme di prevedere gli scenari prossimi venturi del digital. Il tutto attraverso una formula relativamente nuova per il nostro mercato: quella del convegno a pagamento. Una strada “in salita” che abbiamo voluto intraprendere, consci dell’esigenza di maggiore cultura tecnologica e sulla base delle indicazioni ricevute proprio dagli operatori di mercato che abbiamo incontrato in questi anni. Di Upgrade Mobile Summit e di tutto ciò che potremo fare per voi torneremo a parlare nei prossimi giorni. Se nel frattempo volete sapere meglio di cosa si tratta, andate a vedere su Upgradeitalia.com. Ma non dimenticate di annotare la data nella vostra agenda e, soprattutto, di farci un grande “in bocca al lupo”.