Autore: Redazione
11/05/2023

Mondadori: nel Q1 ricavi a 160 milioni di euro (+4,5%); 32,3 milioni per il Media, in flessione del 31%, ma dell’8,5% a perimetro omogeneo

Le attività digitali, che rappresentano oltre un terzo dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato una crescita dell’adv dell’8,7%; le attività tradizionali print sono risultate in flessione del 15% circa

Mondadori: nel Q1 ricavi a 160 milioni di euro (+4,5%); 32,3 milioni per il Media, in flessione del 31%, ma dell’8,5% a perimetro omogeneo

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore, sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato ieri il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 presentato dall’Amministratore delegato Antonio Porro. Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato caratterizzato da una dinamica positiva del mercato del libro che, dopo il consolidamento sperimentato nel 2022, ha registrato una nuova fase di crescita con un incremento sia a valore (+3%) sia a volume (+0,8%). “L’ottima partenza d’anno del mercato del libro, la lieve flessione dei prezzi di materie prime e di servizi e la performance aziendale ci consentono di confermare le stime per l’esercizio, con ricavi ed EBITDA Adjusted in crescita single-digit e una marginalità attesa pari a circa il 15%”, ha sottolineato Porro. 

I risultati

I ricavi consolidati del primo trimestre del 2023 si sono attestati a 160 milioni di euro, evidenziando una crescita pari al 4,5% rispetto ai 153,1 milioni di euro dell’esercizio precedente. Al netto dei cambiamenti avvenuti nel perimetro tra i due periodi, la variazione organica dei ricavi è stata del +3,6%. L’EBITDA Adjusted è di 4,4 milioni di euro, in rilevante incremento rispetto ai -1,1 milioni di euro del primo trimestre 2022: hanno contribuito al positivo risultato del Gruppo sia la crescita dei ricavi, in particolare delle aree Libri Trade e Retail, sia il consolidamento dei risultati delle società di recente acquisizione. L’EBITDA di Gruppo si è attestato a 4,7 milioni di euro rispetto ai -0,7 milioni di euro del primo trimestre 2022, con un miglioramento di quasi 5,5 milioni di euro riconducibile alla favorevole dinamica delle componenti gestionali sopra citate. L’EBIT è negativo per 8,2 milioni di euro, in miglioramento di 4 milioni di euro rispetto al 2022 grazie all’effetto delle positive performance operative dei business, nonostante la contabilizzazione di 1 milione di euro per maggiori ammortamenti derivanti da investimenti, dal consolidamento delle società di nuova acquisizione nonché dagli effetti contabili del processo di Purchase Price Allocation (PPA). Escludendo le componenti straordinarie e gli impatti derivanti dal processo di PPA relativo alle società acquisite negli ultimi 2 anni (pari a 1,2 milioni di euro), l’EBIT Adjusted si attesta a -7,2 milioni di euro, in crescita di 4,5 milioni di euro rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente. Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 8,8 milioni di euro, in miglioramento di circa 5,6 milioni di euro rispetto ai -14,4 milioni di euro del primo trimestre 2022. Al 31 marzo 2023 il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 5,2 milioni di euro ed evidenzia un significativo incremento, pari a circa 6 milioni di euro, rispetto ai -11,4 milioni di euro del primo trimestre 2022.

L’area Media

Nel primo trimestre del 2023, l’area Media ha registrato ricavi per 32,3 milioni di euro, mostrando una contrazione di circa il 31% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che si riduce a circa l’8,5% a perimetro omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a inizio 2023 e delle attività distributive di Press-di). In particolare, le due componenti dell’Area hanno evidenziato trend differenti. A perimetro omogeneo, le attività digitali, che rappresentano oltre un terzo dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato una crescita dei ricavi pubblicitari dell’8,7%; le attività tradizionali print sono risultate in flessione del 15% circa. L’EBITDA Adjusted dell’area Media si è attestato a 2,9 milioni di euro, evidenziando una crescita del 42% circa rispetto all’esercizio precedente principalmente ascrivibile alle attività tradizionali. In particolare nell’area print, l’incremento deriva dalla contabilizzazione di un credito d’imposta a ristoro dei costi sostenuti dall’editore per le attività di distribuzione dei magazine (2,8 milioni di euro), che ha più che compensato i maggiori costi del periodo dei fattori produttivi e il minor margine derivante dalle vendite dei collaterali; nell’area digital, l’EBITDA Adjusted è risultato sostanzialmente stabile rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente, grazie ai maggiori ricavi pubblicitari e nonostante i superiori costi sostenuti per l’avvio delle nuove iniziative legate al segmento dell’influencer marketing. 

Evoluzione prevedibile della gestione 

Alla luce dei risultati conseguiti nel primo trimestre, nonché di un più favorevole scenario relativamente all’evoluzione prevedibile dei prezzi di materie prime e servizi, il Gruppo, con riferimento al perimetro attuale, ritiene di poter confermare per l’esercizio 2023 le stime precedentemente comunicate: crescita single-digit dei ricavi e dell’EBITDA Adjusted, con una marginalità attesa intorno al 15%; crescita del 10% circa del risultato netto, nonostante i maggiori ammortamenti derivanti sia dalla politica di crescenti investimenti attuata dal Gruppo sia dagli effetti del processo di Purchase Price Allocation relativo alle società di recente acquisizione. Il Cash Flow Ordinario è atteso collocarsi in un range compreso tra 60 e 65 milioni di euro, evidenziando una crescita fino al 10% rispetto al dato del 2022 (nel quale era stato pari a circa 60 milioni di euro, al netto dell’impatto one-off degli strumenti derivati relativi alle operazioni di copertura sul rischio tasso). La solidità finanziaria e patrimoniale che contraddistingue il Gruppo consente di proseguire il virtuoso percorso di sviluppo avviato da alcuni anni, caratterizzato dal continuativo ricorso a operazioni di M&A con le quali il Gruppo intende continuare a cogliere opportunità di crescita inorganica principalmente nell’ambito dei business dei libri e del digitale.