Autore: Redazione
19/03/2020

Mondadori: nel 2019 tengono i ricavi, la raccolta pubblicitaria cala del 4,8%, risultato netto positivo a 33,1 milioni

La società editoriale guidata da Ernesto Mauri conferma la focalizzazione su libri, retail e brand stampa con buona redditività; i fatturati da advertising rappresentano il 7/8% del complessivi

Mondadori: nel 2019 tengono i ricavi, la raccolta pubblicitaria cala del 4,8%, risultato netto positivo a 33,1 milioni

Ernesto Mauri

Mondadori chiude l’esercizio 2019 con ricavi netti per 884,9 milioni di euro, in sostanziale tenuta rispetto all’anno precedente con un calo limitato allo 0,7%. A perimetro omogeneo, invece, la società editoriale presieduta da Marina Berlusconi registra una crescita dell’1%. L’ebitda adjusted si colloca a 94,5 milioni di euro, in crescita del 4,9%, mentre l’ebitda a 87 milioni di euro migliora del 12,2%. Il risultato netto delle attività in continuità è di 33,1 milioni di euro, in crescita del 62% sull’anno precedente. «Dal 2013 al 2019 abbiamo riposizionato il nostro business soprattutto su libri e retail, che oggi rappresentano il 72% dei ricavi totali, contro il 40% di sei anni fa. Per contro, i periodici sono passati dal 60% del business al 28%, con il digital in crescita dall’1% al 13%» spiega l’amministratore delegato Ernesto Mauri. La raccolta pubblicitaria compresa quella digitale, in calo del 4,8% a perimetro costante, rappresenta oggi il 7/8% dei ricavi .

Il riposizionamento di business contrasta gli effetti dell’emergenza

Sempre negli ultimi sei anni, l’ebitda adjusted è passato da 51 a 94,5 milioni di euro, l’indebitamento è passato da 363 milioni a 55 milioni, il cash flow ordinario di colloca a 50 milioni. Il titolo è cresciute del 135% dal 2015 al 2019. Il cambio di passo cominciato nel 2013 è stato caratterizzato dalla cessione di attività come la raccolta pubblicitaria affidata a Mediamond, la chiusura del business gaming, la cessione del megastore di corso Vittorio Emanuele a Milano, la cessione di Mondadori France, Inthera, nonché di Panorama e di altre sei testate al gruppo editoriale La Verità di Maurizio Belpietro. Contemporaneamente Mondadori ha investito nell’acquisizione della Rizzoli e nel digitale con l’acquisizione di Banzai. Nell’area periodici «il nostro portafoglio è molto chiaro, con brand forti, abbiamo attivato la parte digitale che rappresenta maggior redditività» spiega Mauri che rispetto all’emergenza coronavirus dice: «Noi siamo interessati ad acquisizioni nel digitale e crediamo che questo business non verrà intaccato dall’attuale crisi. Non faremo nemmeno ulteriori cessioni nell’area print». L’emergenza Covid-19 «avrà un impatto sulla pubblicità ma non sarà così pesante per noi, non metterà in discussione le nostre strategie anche perché con la nostra raccolta di 75 milioni che rappresenta tra il 7% e l’8% dei ricavi non soffriremo effetti troppo pesanti». Per quanto riguarda l’area libri «il 60% è costituito dalla scolastica che non soffre la situazione perché genera ricavi nell’ultima parte dell’anno. Il trade soffrirà della chiusura delle librerie ma si avvantaggia del boom dell’e-commerce grazie al quale il mercato dei libri nella prima settimana di marzo è cresciuto del 6%».

Gli andamenti dei periodici

L’area periodici Italia chiude il 2019 con ricavi per 256,6 milioni di euro, in calo del 10,6% rispeto al 2018 che al netto delle cessioni di Inthera e Panorama si riduce al 5,4%. I ricavi diffusionali scendono del 12,8%, in linea con il mercato, quelli da prodotti collaterali aumentano dello 0,9% (-6,5% considerando anche Panorama nel 2018), mentre la raccolta pubblicitaria stampa e digitale calano del 4,8%, e del 9,1% considerando Panorama. Questo risultato deriva da una contrazione del 14,8% (-20,2% con Panorama) della stampa, e una crescita del 12,5% del digital grazie ai segmenti food e salute e al contributo delle soluzioni di proximity marketing di AdKaora. Nel 2019 l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari dell’area si attesta al 42% circa (rispetto al 34% del 2018). Sempre nel 2019 il Gruppo Mondadori si conferma l’editore multimediale leader in Italia nel print, con una quota di mercato diffusionale pari al 28,9% a valore e 15,5 milioni di lettori ogni mese; digital, con una reach del 77% e oltre 30 milioni di utenti unici al mese; e social, con una fan base aggregata di 31 milioni di follower e 120 profili. L’ebitda adjusted ante IFRS 16 dell’area periodici Italia si attesta a 11,2 milioni di euro, con una contenuta flessione rispetto al precedente esercizio (11,9 milioni di euro). Ciò per effetto di azioni che hanno mitigato l’impatto del calo dei volumi, a loro volta influenzati dal negativo andamento dei mercati di riferimento, tra cui la continua riduzione dei costi operativi e di struttura, l’ulteriore miglioramento della redditività dell’area digital (pari a 7 milioni di euro) e le cessioni di Inthera S.p.A. e di Panorama. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 11,3 milioni. L’ebitda ante IFRS 16 è risultato pari a 9,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -0,2 milioni del 2018, per effetto di minori componenti straordinarie L’ebitda IFRS 16 è pari a 9,4 milioni di euro.

Evoluzione dei prossimi mesi

Nel 2020 proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e di focalizzazione sui core business libri e retail, che dovrebbe tornare alla positività, e sui brand con maggiori potenzialità di sviluppo multimediale. L’azienda si attende una leggera contrazione dei ricavi (stabili però a livello omogeneo) e un ebitda adjusted ante IFRS 16 in crescita a una cifra  rispetto al 2019. Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2020 dovrebbe crescere rispetto all’esercizio precedente, di circa 35-38 milioni di euro, con continuazione della politica di distribuzione del dividendo confermata anche per l’esercizio appena chiuso. Il cash flow ordinario dell’esercizio 2020 è atteso in miglioramento a 55 milioni di euro. Inoltre, la società continuerà a concentrarsi sulla razionalizzazione delle attività non core, come la partecipazione ne il Giornale: «Vogliamo ridurre le perdite generate da una partecipazione di minoranza che non gestiamo anche attraverso un contenimento della nostra quota» commenta Mauri. Le previsioni per il 2020, tuttavia, è riferita al corrente perimetro di business del Gruppo e non tiene conto dell’emergenza da coronavirus che attualmente non rende possibile formulare previsioni attendibili.

L’area libri

Il mercato dei libri trade ha registrato nel 2019 una crescita a valore del 5,5%. L’incremento è stato di 65 milioni di euro. Mondadori è leader di mercato con una quota del 26,2% e con 5 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nell’anno. Nel mercato dei libri scolastici il Gruppo registra una quota adozionale del 21,7%. I ricavi dell’area libri nel 2019 raggiungono quota 478,4 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto ai 451,3 milioni di euro nel 2018. In particolare, nell’area trade, i ricavi hanno registrato un incremento del 7,6% mentre nell’area educational i ricavi sono cresciuti del 5,9%. «Mondadori vuole entrare in modo significativo nella formazione e nell’editoria professionale – spiega Mauri -. Oggi seguiamo l’individuo solo fino alle scuole superiori». L’ebitda adjusted ante IFRS 16 è di 93,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al pari periodo del precedente esercizio (84,7 milioni di euro), per effetto dell’ottimizzazione dei processi operativi, che ha consentito di conseguire una redditività superiore al 19%. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 94,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a 1,3 milioni di euro. L’ebitda ante IFRS 16 è di 92,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 82,9 milioni di euro del 31 dicembre 2018. L’ebitda IFRS 16 è pari a 94 milioni di euro eninclude un impatto pari a 1,2 milioni di euro.

Area retail

Nel 2019 è proseguita la strategia mirata ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita dell’area retail all’evoluzione del mercato, con azioni finalizzate alla progressiva revisione di network e format. Nella categoria libro, che rappresenta l’82% dei ricavi, la quota di mercato di Mondadori Retail è del 12,9%. Nell’esercizio 2019 Mondadori Retail ha registrato ricavi pari a 186,9 milioni di euro, con un calo del 2,6% rispetto ai 191,8 milioni di euro dell’anno precedente. L’Ebitda adjusted ante IFRS 16 è pari a -2,9 milioni di euro, rispetto ai +1,4 milioni al 31 dicembre 2019; L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a +5 milioni di euro ed include l’impatto IFRS 16 pari a circa +8 milioni di euro. L’ebitda ante IFRS 16 è risultato pari a -5 milioni di euro, in contrazione rispetto al pareggio del 2018, l’Ebitda IFRS 16 è pari a +2,9 milioni di euro e include un impatto pari a circa +8 milioni di euro.

Gli indicatori 2019

L’incidenza percentuale dell’ebitda sui ricavi è cresciuta dal 10,1% al 10,7%, con andamenti differenziati nei vari business: libri in crescita, retail in calo così come nei periodici. L’ebitda adjusted IFRS 16 è di 110,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di 16 milioni di euro circa. L’ebitda ante IFRS 16 è in crescita da 77,5 milioni di euro a 87 milioni di euro (+12,2%). L’ebitda IFRS 16 è pari a 102,9 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 16 milioni di euro circa. L’ebit ante IFRS 16 è pari a 61,1 milioni di euro (+8,4), l’ebit IFRS 16 è di 62,3 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +1,2 milioni di euro. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 51,7 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 35,2 milioni di euro del 2018. Mondadori France ha registrato nel periodo di permanenza all’interno del Gruppo (fino al 31 luglio 2019) ricavi netti per 163,2 milioni di euro (178,6 milioni di euro nei 7 mesi 2018) e un EBITDA adjusted pari a 11,6 milioni di euro (13,5 milioni di euro nei 7 mesi 2018). Il risultato netto delle attività in dismissione è negativo per -2,6 milioni di euro e include il risultato netto dei sette mesi di Mondadori France e l’adeguamento al fair value delle attività francesi al closing del 31 luglio 2019. Il risultato netto del Gruppo ante IFRS 16 è pari a 29,3 milioni di euro, rispetto ai -177,1 milioni di euro del 2018 che includeva -200 milioni di euro circa di adeguamento al fair value Mondadori France. La posizione finanziaria netta ante IFRS migliora di 91,8 milioni di euro, con un conseguente decremento dell’indebitamento finanziario netto a -55,4 milioni di euro rispetto ai -147,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Al 31 dicembre 2019 il personale dipendente delle attività in continuità del Gruppo risulta composto da 2.018 unità, -6% rispetto alle 2.137 unità del dicembre 2018.

Il quarto trimestre 2019 e i risultati della Capogruppo

I ricavi consolidati del quarto trimestre 2019 ammontano a 225,9 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 232,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, anche per effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalla cessione di Panorama. L’ebitda adjusted ante IFRS 16 è pari a 23,2 milioni di euro rispetto a 27,3 milioni di euro dello scorso esercizio. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 27 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 4 milioni di euro circa. L’ebitda ante IFRS 16 è pari a 20,7 da 24,5 milioni di euro del 2018 e l’ebitda IFRS 16 è pari a 24,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 4 milioni di euro circa. Al 31 dicembre la Capogruppo registra lo stesso risultato netto del bilancio consolidato, pari a 29,3 milioni di euro ante IFRS 16 (28,2 milioni di euro IFRS 16), in virtù del fatto che la Società ha optato, per la valutazione delle sue partecipazioni nel bilancio separato, di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity). I ricavi, pari a 228 milioni di euro, sono in contrazione rispetto ai 256,6 milioni di euro dell’esercizio precedente, per la riduzione delle attività print dell’area periodici Italia. Crescono i ricavi delle attività digital dell’area periodici (+1,5%) per i positivi risultati della raccolta pubblicitaria. La Capogruppo accoglie anche i ricavi di servizi erogati ad altre società del Gruppo pari a 39,1 milioni. L’ebitda adjusted ante IFRS 16 presenta un leggero incremento di 0,3 milioni di euro rispetto al -0,4 milioni di euro del 2018, in particolare per il positivo contributo delle attività digital dell’area Periodici Italia, ottenuto con operazioni di efficienza e di revisione dei costi messe in atto dal management, che compensano la contrazione della marginalità della periodici print.