Mondadori Media entra in Meaningfool, agenzia creativa che aiuta la crescita verticale dei brand
La giovane struttura è nata come risposta ai nuovi bisogni del mercato di integrare i canali, i linguaggi e i formati più diffusi, come TikTok e i video verticali con il coinvolgimento dei creator, all’interno delle strategie di brand, di comunicazione e del racconto di marca
Andrea Santagata
Mondadori Media compie un nuovo passo nella propria strategia di crescita ed entra in Meaningfool, l’agenzia creativa di nuova generazione e con un elevato livello tecnologico, fondata da Fabio Padoan. Meaningfool nasce come risposta ai nuovi bisogni del mercato di integrare i canali, i linguaggi e i formati più diffusi, come TikTok e i video verticali con il coinvolgimento dei creator, all’interno delle strategie di brand, di comunicazione e del racconto di marca, con un approccio creativo omnicanale, orientato anche alla performance. Oltre a poter disporre di un team di grande esperienza e talento, a partire dai suoi soci fondatori, Meaningfool è anche una start up innovativa che investe sulla creazione di nuovi modelli di AI al servizio dell’efficienza, della produttività, della scalabilità dei contenuti, ma anche per aumentare le possibilità creative e produttive delle campagne social adv. La visione di Meaningfool è racchiusa nel suo nome: da un lato, l’importanza del significato, non solo dei contenuti di comunicazione prodotti per le aziende, ma anche del perché vengano realizzati; dall’altro, l’idea che per vincere la sfida dell’attenzione ed emergere dal rumore di fondo dei contenuti sia necessario creare qualcosa di “foolish”, ossia di creativo.
Innovazione e sinergie
“In un mercato sempre più articolato e in rapida trasformazione è fondamentale per un editore come Mondadori Media, anche dopo la recente acquisizione di Fatto in casa da Benedetta, poter disporre di una struttura creativa dedicata e di un team fortemente qualificato e specializzato nel mondo del social advertising e dei nuovi linguaggi video - ha dichiarato Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media e chief innovation officer del gruppo Mondadori -. Meaningfool rappresenta una realtà innovativa e ad alto potenziale di sviluppo di cui vogliamo sostenere la crescita, anche per la capacità di generare sinergie con le attività già presenti nella nostra offerta come le talent agency Zenzero e Power, i social dei brand di Mondadori Media e Hej!, la nostra agency specializzata in AI e performance adv”. Per Meaningfool, che da ora vede Mondadori Media come nuovo socio, con una quota di minoranza, si tratta di un secondo round di investimento; il primo era avvenuto al momento della fondazione grazie al supporto di un gruppo di angel investors provenienti dal mondo media e tech. “Siamo nati da pochi mesi e la scelta di Mondadori Media di investire su di noi è un grande atto di fiducia ma anche il segnale che stiamo percorrendo la strada giusta - racconta Fabio Padoan -. Entrare in un sistema digitale avanzato come quello di Mondadori Media significa per noi moltiplicare le sinergie e presentare alle aziende soluzioni e progettualità sempre più complete ed efficaci. È solo unendo le forze, le competenze e le diversità che possiamo creare cambiamenti tangibili e generare un impatto positivo nelle aziende ma anche nella vita delle persone a cui ci rivolgiamo ogni giorno”.
Due chiacchiere con Andrea Santagata: «Mondadori Media a sostegno del nuovo che avanza»
Cosa rappresenta, anche in prospettiva, il vostro nuovo impegno con Meaningfool?
«Si tratta di una giovane agenzia creativa, nata da poco, che ci ha subito incuriosito per la sua capacità di unire l’ambito creativo alla conoscenza dell’AI per arrivare a una comunicazione sempre più interattiva. Ci piace sostenere le nuove realtà, il che si sposa con la nostra strategia incentrata su social, creator, attività di branded content e di branded entertainment. Meaningfool rappresenta una componente fondamentale per Mondadori Media, che completa il cerchio della nostra offerta».
Che svolta attende il mercato della comunicazione?
«La prossima ondata sarà l’AI. Durante Intersections abbiamo presentato, attraverso il nostro acceleratore Plai, cinque startup che si occupano di soluzioni innovative di adv, di intelligenza artificiale predittiva, che studiano quando e come una lead possa diventare un cliente, che si occupano di contenuti conversazionali utili per profilare ancora meglio l’adv».
Il vostro bilancio di Intersection?
«Un grande successo, che conferma, considerate tutte le iniziative e le realtà presenti, la vitalità della industry e il rinnovamento di IAB; un maturazione che interessa tutti, noi per primi, come dimostrano Plai e Meaningfool».