MFE: Ricavi e adv in calo nei primi 9 mesi, ebit e utile positivi; nel quarto trimestre raccolta a due velocità
La società televisiva guidata da Pier Silvio Berlusconi ha presentato i risultati di bilancio a settembre 2022; poca la visibilità sulla fine dell’anno, per via dell’incertezza economica e dell’impatto Mondiali di calcio non quantificabile
MFE-MediaForEurope ha chiuso il bilancio dei primi 9 mesi del 2022 con numeri in calo, senza però compromettere il risultato positivo in termini di ebit e di utili. Nel periodo da gennaio a settembre la holding di Mediaset registra ricavi per 1900,1 milioni di euro contro i 1.992,7 milioni dell’anno precedente (-4,6%), mentre l’ebit è a quota 97,6 milioni di euro (rispetto ai 275 milioni del 2021) e l’utile netto si attesta a 78,5 milioni, con un calo del 71,3% rispetto al 2021 quando ha beneficiato della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel (EI Towers). Per quanto riguarda i costi, il bilancio evidenzia un aumento da 1,717 miliardi a 1,8 miliardi, di cui in Italia 1,325 miliardi (contro i 1,254 miliardi circa del 2021) per via dell’acquisizione di i diritti sportivi (Coppa Italia e Supercoppa, diritti streaming della Champions League) e dall’impatto dei rincari dei costi dell’energia e dall’inflazione. La raccolta pubblicitaria ammonta a 1.309,2 milioni di euro con una contrazione del 2,5%, ridotta in confronto al -8,6% registrato nei nove mesi del mercato televisivo nel suo complesso (dati Nielsen), e anche rispetto al -7,1% del complesso tv-radio-internet, ovvero i mercati in cui opera Mediaset. Dati in linea con le stime dell’azienda, che evidenzia come la contrazione sia dovuta al periodo di incertezza economica, che ha causato una contrazione della spesa adv, e anche alla stagionalità del terzo trimestre, storicamente più scarico. Inoltre, gli andamenti risentono del confronto con un 2021 ricco di eventi sportivi. Nonostante questo, il Gruppo tv guidato da Pier Silvio Berlusconi ha guadagnato in termini di quote di mercato, passando dal 40,3% dell’anno scorso all’attuale 41%.
I trend adv
A questo proposito, il CFO di MFE Marco Giordani ha sottolineato che «la forza del dollaro e la riapertura dei cinema si traducono in un costo maggiore per noi che acquistiamo i diritti dalle case produttrici Usa; il quarto trimestre è il più importante, rappresenta il 30% dei nostri ricavi». L’ultimo trimestre dell’anno sarà un periodo a due velocità. Il General Manager Marketing di Publitalia, Matteo Cardani ha evidenziato un andamento positivo a ottobre e fino a metà novembre, e successivamente un trend condizionato dai Mondiali di calcio, in onda in esclusiva sulla Rai; e anche se non è possibile stabilire quanto, l’impatto dell’evento sarà concreto. Rispetto alle audience «non sappiamo che peso avrà, il match di apertura (Qatar – Ecuador, ndr) non è molto interessante, mentre la seconda parte sarà più coinvolgente e avrà un impatto diverso, staremo a vedere quale sarà l’attrattiva di questa ‘prima volta’», dovuta alla inusuale collocazione in inverno a ridosso del Natale. Per il resto, la visibilità del mercato è troppo scarsa, «ma questo non ci preoccupa».
Leadership delle audience
Cardani ha anche commentato l’andamento degli ascolti, dove Mediaset si conferma leader sul target commerciale 15-64 anni, nel totale giornata (40%) e nel prime time (40,6%); anche Canale 5 è primo, in tutte le fasce. A fronte di un calo complessivo della tv italiana, Mediaset cresce del 2,8%. La leadership è confermata in Spagna: 26,4% nelle 24 ore con picco del 29,2% sul target commerciale; 24,8% nel prime time; Telecinco prima rete nazionale con il 12,6% nelle 24 ore e 13,7% nel target commerciale. L’editore segnala inoltre i risultati ‘storici” del bimestre settembre-ottobre sul pubblico 15-64 (in Italia): 40,9% contro il 30,7% Rai; sul totale degli individui, supera per la prima volta il servizio pubblico con il 37,8% nelle 24 ore (Rai 37%). Bene digital e social tra gennaio e ottobre: con 3,4 miliardi di video visti, Mediaset supera gli altri editori tv sommati tra loro. Le conversazioni social generate dai programmi rappresentano quasi la metà (43%) di tutto il traffico italiano su temi televisivi. Queste due nuove leadership digitali hanno un grande valore commerciale perché aumentano l’ascolto medio Mediaset: le stime della Total Audience per l’anno 2022 (Tv+Pc+mobile) prevedono un incremento del 2% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid.
Stime 2022 confermate
Il CFO Giordani ha confermato le stime per il 2022. A proposito di ProSieben.sat «speriamo che la loro strategia sia differente rispetto al passato e che sia in grado di rispondere alle sfide del settore – ha detto -. Per ora non abbiamo una chiara visione di quale strategia adotterà il nuovo CEO (Bert Habets, ndr), per ora ha confermato le 'guidance'. Noi speriamo che il futuro sarà differente, perché quello che vediamo è che Prosieben non sta davvero rispondendo alle grandi sfide del settore». Nel broadcaster tedesco «ci siamo assicurati il 29,9% dei diritti di voto, che conferma che siamo un investitore di lungo periodo» ribadendo inoltre la volontà di espansione in Europa. Per quanto riguarda il consolidamento di Ei Towers e Rai Way ancora non ci sono novità, ma Giordani conferma che ci sarà, anche se più avanti nel tempo.
Prospettive fine anno
Per quanto riguarda il periodo che ci separa dalla fine dell’anno, il contesto generale continua a essere caratterizzato in particolare per l’Eurozona dal rallentamento economico e dagli interventi monetari restrittivi operati dalle banche centrali; MFE conferma comunque l'obiettivo di conseguire per l’esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica positivi. Nel quarto trimestre i costi si manterranno al di sotto di quelli dell’esercizio precedente.