Mfe ha chiuso l’offerta su Prosiebensat raggiungendo il 75,6% circa del capitale dell’emittente tedesca, assumendone così il controllo: nasce il primo player privato in Europa, con ricavi combinati per 6,9 miliardi di euro
Sono stati resi noti ieri i dati definitivi dell’opa del Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi che, a breve, potrà rivolgersi anche pubblicitariamente a un bacino potenziale di oltre 200 milioni di utenti

Mfe ha chiuso l’offerta su Prosiebensat raggiungendo il 75,6% circa del capitale dell’emittente tedesca, assumendone così il controllo. L’annuncio del gruppo Mediaset è arrivato dopo la chiusura, lo scorso primo settembre, del periodo di adesioni all’Opas che, nel dettaglio, vede ora il Biscione detenere il 75,61% del capitale sociale e il 75,67% dei diritti di voto in ProSieben. Era il 26 marzo quando, dopo mesi di speculazioni, Mfe aveva rotto gli indugi e annunciato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria per aumentare la propria partecipazione in Prosieben, con l’obiettivo di “contribuire più attivamente allo sviluppo” del gruppo, di cui da maggio 2019 era primo azionista con una quota del 9,6%. A scombinare i piani, il 12 maggio, pochi giorni dopo l’avvio dell’Opa di Cologno Monzese, era arrivata la contromossa dei cechi di Ppf con il lancio di un’offerta parziale per salire fino al 29,99%. Dopo mesi di schermaglie, a ridosso delle ferie agostane, è arrivato il rilancio del Biscione, che, parola di Pier Silvio Berlusconi, punta a “dar vita a un grande broadcaster paneuropeo”. Un miglioramento per la parte azionaria (il prezzo passa da 4,48 euro in denaro e 0,4 azioni ordinarie Mfe di categoria A a 4,48 euro in denaro e 1,3 azioni Mfe A) dell’Opa, a cui a fine agosto hanno aderito anche i cechi di Ppf, uscendo definitivamente dal gruppo media tedesco.
“Il fatto che Mfe sia diventata il nostro azionista di maggioranza segna una tappa importante per ProSiebenSat.1. Insieme copriamo cinque mercati europei fondamentali, con ProSiebenSat.1 leader in Germania, Austria e Svizzera e MFE in Italia e Spagna, raggiungendo una popolazione complessiva di circa 210 milioni di persone - ha commentato il CEO di Prosieben, Bert Habets -. Nelle prossime settimane lavoreremo a stretto contatto con Mfe per identificare le opportunità più promettenti per una collaborazione più approfondita e allineare la nostra visione per il futuro. Vorrei inoltre ringraziare sinceramente Ppf per il suo impegno e i suoi preziosi contributi strategici come azionista di maggioranza negli ultimi tre anni, che hanno contribuito ad accelerare la trasformazione di ProSiebenSat.1”.
Prospettive
Ora Mfe si appresta a diventare, con Prosieben, il primo player privato in Europa con ricavi combinati per 6,9 miliardi di euro, che vuol dire il più grande broadcaster commerciale, davanti a RTL e ITV. “La nuova società – ha commentato Affaitaliani - punta su una leadership geografica con presenza forte in Italia, Germania, Spagna e Svizzera, che vuol dire un bacino potenziale di oltre 200 milioni di utenti. Ovviamente questo vuol dire maggiore forza contrattuale pubblicitaria capace di diventare un interlocutore primario per grandi advertiser paneuropei, capace di sfidare sul web, grazie ai contenuti cross mediali che sono da tempo un punto di forza di Mfe anche player globali come Google, Meta, ossia Facebook e TikTok. Del resto anche Mfe ha dei canali streaming a pagamento come Mediaset Infinity e Joyn che possono competere con i grandi OTT”. “Il settlement, cioè il regolamento dell’offerta con la consegna del corrispettivo agli azionisti che hanno aderito – ipotizza Il Sole 24 Ore - è previsto per il 16 settembre. Successivamente verranno liquidati anche i diritti frazionari generati dallo scambio in azioni Mfe, probabilmente entro fine mese”.