A UPASettanta Lorenzo De Rita, Ricci, Josi e Nicola Mendelsohn. Sassoli: «Sguardi creativi e confronto con gli OTT»
Il direttore di The Soon Institute, l’ideatore di “Striscia” e il chairman officer di TIM forniranno stimolanti spunti di riflessione su un contesto in continua evoluzione, sul quale il presidente degli utenti ribadisce la richiesta della massima trasparenza da parte di Facebook e Google

UPASettanta, il summit che - come anticipato da DailyMedia dello scorso 20 dicembre - il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi e il team dell’organismo degli utenti stanno preparando per il prossimo 4 luglio e che ne celebrerà i primi 70 anni di attività “giocando” su rimandi ed evocazioni di quello che è stato invece un decennio di snodo per la società e la cultura italiane, svela ora il suo programma completo, che vedrà quest’anno ben 4 ospiti. Ad affiancare infatti Nicola Mendelsohn, vicepresidente di Facebook per Europa, Africa e Medio Oriente, della cui presenza abbiamo già dato notizia, ci saranno anche Lorenzo De Rita, Luca Josi e Antonio Ricci.
Lorenzo De Rita
Il primo di loro, figlio del sociologo Giuseppe e con una brillante carriera di pubblicitario alle spalle, vive ad Amsterdam da una ventina d’anni, dove lavora come direttore di The Soon Institute, osservatorio e centro di ricerca che sviluppa modelli sperimentali per la società del prossimo futuro. E’ inoltre attivo come oratore e ospite in diverse università nel mondo, dove espone la sua personale teoria su quello che lui chiama “pensiero fosforescente”. Attualmente è Visiting Professor al Politecnico di Torino, dove insegna Ingegneria delle idee. Attraverso la sua casa editrice pubblica “libri difficili” e riviste sperimentali; è promotore di una scuola per giovanissimi inventori e membro del think-tank internazionale Aspen Institute in Italia. Lo stesso Sassoli, spiegando sempre a DailyMedia il senso di questo invito, lo motiva con la vision che De Rita potrà dare sulle nuove frontiere creative, «frutto di un approccio che invita a non pensare che l’atto di pensare sia facile e veloce e a non accontentarsi di risultati immediati, perché solo così possono nascere pensieri appunto fosforescenti, straordinari, quasi sempre utili e praticamente mai utilitaristici; e perché “pensare fosforescente”, come spiega De Rita, significa pensare per il puro piacere di farlo, senza un rendiconto assicurato».
Antonio Ricci
Notissimo anche il creatore, nel 1988, di “Striscia la notizia”: «Ricci - spiega Sassoli - ha ideato e realizza il programma più longevo e con più pubblicità raccolta della storia della tv commerciale, da 30 anni supera il 20% di share con 5-7 milioni di telespettatori al giorno, è un fenomeno culturale e sociale del Paese, è il testimone perfetto del mainstream ed “esce” da quell’incubatore di cambiamenti che furono appunto gli anni 70. Si può parlare di lui come di un “situazionista” la cui formazione affonda in quell’ambito riassunto da “La società dello spettacolo”, il saggio pubblicato per la prima volta nel 1967 e scritto dal filosofo francese Guy Debord, che lo presentò tra l’altro in Liguria, la Regione che ha dato i natali a Ricci».
Luca Josi
Josi, leader dei Giovani Socialisti ai tempi di Bettino Craxi, diventa poi produttore televisivo, fondatore e presidente di Einstein Multimedia. Da 2 anni è chairman officer di TIM e con lui è decollato il format pubblicitario di successo “E’ bello avere tutto”, con il ballerino Just Some Motion e, poi, il coinvolgimento anche di Mina. «La case history di cui ci testimonierà – continua il presidente di UPA - è un ottimo esempio del risveglio della creatività italiana in logica multimediale, ancora più interessante in quanto sviluppata per una compagnia che fa parte di un settore che è al centro della “battaglia” per la conquista dell’immaginario collettivo». «Il comparto delle tlc - ricorda Sassoli - è parte attiva di un processo continuo e vorticoso di cambiamenti del panorama delle comunicazioni su cui è piombato in questi giorni il sorprendente accordo tra Sky e Mediaset Premium, che noi giudichiamo in modo molto positivo per i vantaggi che prospetta a entrambi gli operatori, per il mercato, che non può supportare due pay tv, e per gli investimenti, che aumenteranno perché ci sarà più chiarezza anche per i consumatori finali».
Nicola Mendelsohn
Dell’evidente importanza dell’invito a Nicola Mendelsohn, abbiamo già detto e, in conclusione, Sassoli ne definisce il senso. Con Facebook (che proprio ieri ha emesso una serie di aggiornamenti volti a rendere ancora più chiare le condizioni d’uso e la normativa sui dati, ndr), come con gli altri OTT, «l’impegno è quello di confrontarsi, di tenere un tavolo sempre aperto, con la consapevolezza che l’”età dell’innocenza” è finita ma, anche, che c’è una situazione in continua evoluzione che genera nuove problematiche da affrontare – spiega Sassoli -. Da tempo e ora più ancora, chiediamo trasparenza, dati pubblici sugli investimenti, certificazione dei dati, rispetto delle persone e dell’uso dei loro profili. Per questo sosteniamo e lodiamo l’introduzione della GDPR sulla privacy e per questo non “bocciamo” la “colorazione” dei dati che Nielsen fa per Audiweb con i dati di Facebook, ma chiediamo sempre la certificazione di questo algoritmo».
Il “Libro Bianco”
È vero che Facebook (come anche Google) non ha ancora aderito al “Libro Bianco” sul Digitale, ma Sassoli assicura che, al di là delle policy internazionali che senz’altro non facilitano il processo, la disponibilità da parte di Facebook a discuterne c’è, e auspica che, il 4 luglio, Nicola Mendelsohn “recepisca” questa aspettativa da parte del mercato. «Chiediamo anche, sul fronte della viewability, che venga adottato lo standard del 100% per i pixel - conclude Sassoli -, mentre sulla durata va fatta un’adeguata riflessione, al di là degli standard internazionali, per non penalizzare le caratteristiche proprie della creatività italiana. Del resto, non a caso, sono elementi ancora non definiti all’interno del “Libro Bianco”».