Autore: Redazione
21/03/2018

Tutto sulle attività di A/B test, in un nuovo ebook MailUp

Dall'azienda un percorso di apprendimento tra la teoria e la pratica, per capire cos’è un A/B test, come metterlo a punto e su quali aspetti sperimentare per migliorare il ROI delle campagne

Tutto sulle attività di A/B test, in un nuovo ebook MailUp

Se da una parte testing significa ricercare il meglio, dall’altra vuol dire mettere in discussione quanto fatto, saper cambiare, evolvere, che è il principio stesso del marketing.Per esplorare questo fondamentale campo del digital marketing, MailUp ha realizzato un ebook interamente dedicato, A/B test: la guida definitiva, un percorso di apprendimento che va dai passaggi operativi per condurre un A/B test agli aspetti di un’email su cui applicare il confronto delle varianti. Di grande immediatezza e semplicità d’uso, l’A/B test è lo strumento che consente di sottoporre due o più versioni della stessa email a un campione di destinatari, analizzare la reazione a ciascuna variante e determinare quale risulti più efficace.
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Basandosi sull’effettiva risposta dell’audience, e quindi dando alla sperimentazione una base di plausibilità scientifica, l’A/B test permette ai brand di ottimizzare ogni singolo elemento dell’email - dall’oggetto alla call to action, dal copy al design - e migliorare il ROI di newsletter, DEM promozionali, invii transazionali.L’ebook, dopo aver toccato i fondamentali step operativi per mettere a punto un A/B test, si sviluppa lungo tre principali aree tematiche:
  1. Migliorare i tassi di apertura: qui l’ebook si sofferma soprattutto sull’oggetto, decisivo per convincere il destinatario a varcare la soglia dell’email. Le performance dell’oggetto sono influenzate da nuance sottili, che vanno testate: copy, approccio (affermativo o interrogativo), lunghezza, grado di personalizzazione, preheader, emoji.
  2. Migliorare il CTR: dall’open rate il contenuto si sposta sul livello più profondo del funnel: il tasso di clic, la metrica che sta più a cuore ai marketer. Qui gran parte dei test verteranno inevitabilmente sulla call-to-action, l’anticamera della conversione. L’ebook analizza colore, dimensione, effetti speciali, numero di CTA, wording.
  3. Migliorare tempistiche di invio: dalla call to action l’ebook passa a un indicatore solo apparentemente meno importante: l’individuazione del momento giusto per inviare l’email, un dato trasversale, che funziona da traino per i tassi di apertura e di clic. Se è vero che esistono delle best practice generali (il B2B ottiene performance migliori negli orari “da scrivania”, il B2C in tutti gli altri), è fondamentale che ogni realtà e settore conduca un A/B test per ogni categoria di invio (newsletter o DEM) per scoprire il giorno della settimana e fascia oraria migliori. L’attività di testing è nel DNA dell’Email Marketing. Uno strumento di grande immediatezza, che richiede solo poche operazioni per mettere a confronto differenti versioni di una campagna. A essere più complessa è forse la parte di apprendimento, ed è con questo obiettivo che è nato l’ebook di MailUp.
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