Podcast, utilizzati dal 14% degli italiani; serve fare comunicazione
È quanto sostiene la ricerca “Scenario 2015-2018 del podcast in Italia” realizzata da Nielsen per Audible e presentata mercoledì scorso all’incontro United States of Podcast
La rivoluzione dell’audio è cominciata. A sostenerlo è Audible, società parte della galassia Amazon sbarcata in Italia a maggio del 2016, che mercoledì scorso ha riunito a Milano professionisti, autori e amanti del podcast con l’incontro “United States of Podcast”. Durante l’evento esperti e pionieri del settore hanno fotografato la situazione attuale del podcast in Italia, per provare a delineare il futuro in termini di nuovi contenuti, business, e opportunità di lavoro. Accanto ad Audible due realtà del settore: Spreaker, la più importante piattaforma web e mobile di creazione e distribuzione di podcast, e Storielibere.fm, un progetto di narrazione e intrattenimento affidato a voci autorevoli e fortemente credibili rispetto ai temi trattati.
I Podcast
I podcast, vale a dire trasmissioni audio digitali scaricabili on demand e fruibili da qualsiasi dispositivo, rappresentano oggi un fenomeno comunicativo dalla portata rivoluzionaria, che ha cambiato il modo di fare informazione e che in Italia sta registrando un trend di forte crescita, dimostrando come lo storytelling audio può avere un impatto di massa, uscendo ben al di fuori della nicchia dei fedelissimi del podcast. Tanti i temi affrontanti nel corso dell’incontro, dalla nascita del podcasting negli Stati Uniti fino al loro arrivo in Italia, alla relazione – sempre più stretta – tra podcast e giornalismo, ma anche l’anima più narrativa, dove grazie al podcast si intrecciano storie tra fiction e realtà. Anche un panel speciale dedicato ai giovani podcaster, per presentare progetti emergenti e lasciare spazio alle voci del futuro.
I numeri del fenomeno
Il fenomeno del podcasting in Italia è stato inquadrato da una ricerca realizzata da Nielsen e presentata da Marco Azzani, Country Manager per l’Italia di Audible. Il settore rimane ancora limitato nell’utilizzo e tra le categorie leader risultano la musica e l’informazione. Stando allo studio ‘Scenario 2015-2018 del podcast in Italia’, il 52% degli italiani maggiorenni si sta avvicinando a questo segmento e ne è incuriosito (ne ha ascoltato almeno uno in un anno). Ma solo il 14% è un fruitore abituale. Tuttavia, in tre anni gli ascoltatori abituali sono più che triplicati (+217%), passando dagli 850.000 del 2015 ai 2,7 milioni attuali. Un chiaro e potente segnale dell’incremento di interesse da parte degli italiani verso il segmento del mercato audio, spiega la ricerca. Lo studio afferma anche che diverse persone non conoscono cosa sia un podcast: sono quindi fondamentali un lavoro di educazione, promozione e comunicazione.
Futuro positivo
“Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di conoscere podcaster italiani che stanno portando avanti progetti innovativi e coraggiosi. L’Italia è il quinto paese con un maggiore consumo, dietro solamente a paesi di lingua anglofona come Stati Uniti, Australia e UK. Per il futuro, ci aspettiamo una crescita altrettanto veloce in termini di contenuti all’altezza con la qualità che siamo abituati ad ascoltare oltreoceano. Sicuramente, l’arrivo di Jonathan Zenti (vincitore di uno dei premi più importanti) nel nostro team come Head of Content, è un chiaro segnale del fatto che un ‘ponte’ in Italia e negli Stati Uniti è possibile. Un evento come United States of Podcast, per noi, dovrebbe significare proprio questo”, commenta Francesco Baschieri, fondatore di Spreaker.
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