Autore: Redazione
12/11/2018

Paolo Picazio racconta le attività del Facebook Marketing Partners Program

Il Global Marketing Partnership Manager illustra le operazioni del suo team, costruite in un’ottica d’innovazione e semplificazione

Paolo Picazio racconta le attività del Facebook Marketing Partners Program

Presente a SMXL Milan in qualità di relatore, Paolo Picazio è oggi “Global Marketing Partnership Manager” di Facebook. Incontrato da DailyNet, Picazio ha affrontato una serie di temi riguardanti il suo lavoro e inerenti l’intervento che ha tenuto nell’ambito della kermesse milanese. «Le attività del mio team sono concentrate nel soddisfare le esigenze degli inserzionisti, lavorando con operatori che offrono servizi che sono direttamente certificati da Facebook. Il nostro Marketing Partners Program, infatti, riunisce tutte quelle realtà che hanno sviluppato strumenti e piattaforme in ambito ad tech e martech», ha dichiarato Picazio al nostro giornale.

Innovazione e semplificazione

Più in dettaglio, Picazio fa parte di una squadra operativa nell’area EMEA, che funge da punto di contatto tra le tecnologie offerte dalla piattaforma e quelle società che sviluppano software al servizio dell’advertiser finale. «Il nostro focus è chiaramente votato alla qualità e alla ricerca di strumenti veramente capaci di far evolvere positivamente il mercato, in un’ottica d’innovazione e semplificazione - precisa Picazio -. La mia presentazione a SMXL Milan ha avuto l’obiettivo di mostrare i prodotti principali di Facebook, quando si parla di performance e quali sono gli strumenti che ne semplificano e migliorano l’utilizzo», prosegue.

Lavoro complesso

Oggi il lavoro dei professionisti del Marketing Partners Program tocca più aree: dal targeting alla creatività fino al tracciamento. «Nel corso della presentazione ho parlato di concetti base come il targeting su Facebook: per l’utilizzo delle Custom Audience, molti nostri partner consentono  di facilitare e automatizzare il processo di sincronizzazione del CRM con Facebook, ottimizzando un’attività che è sempre stata manuale». Attraverso Custom Audience gli inserzionisti possono caricare i propri indirizzi email sulla piattaforma social e creare un’audience, «in modalità naturalmente anonima e aggregata, nel pieno rispetto delle norme vigenti in tema di privacy». Grazie alla rete di partner queste operazioni sono automatizzate e perfezionate facendo dialogare in real time il CRM con Facebook.

Il Pixel di Facebook

Un altro esempio di semplificazione è relativo all’utilizzo del Pixel di Facebook. Attraverso questo strumento, installato sul sito dell’inserzionista, si possono tracciare i comportamenti degli utenti. Il Pixel è un codice che può essere complicato da inserire direttamente dalle aziende: «Quello che il mio team ha fatto è stato dare vita a partnership con piattaforme “gestionali” ecommerce come Magento, WooCommerce, Shopify e PrestaShop per fornire al cliente finale una soluzione all’avanguardia». «In sintesi, il nostro obiettivo è eliminare le frizioni che caratterizzano le attività di marketing, attraverso la collaborazione con società specializzate in determinati campi».

La creatività

Ancora Picazio ha voluto sottolineare l’impegno in materia creativa, legato in particolare ai Dynamic Ads. «Su questo fronte c’è stata una vera e propria rivoluzione rispetto a solo una decina di anni fa, quando le aziende producevano due o tre spot da veicolare in televisione. Oggi la produzione è cresciuta fino a 300/400 filmati all’anno, grazie all’emergere di nuovi canali di comunicazione in cui contattare il proprio pubblico di riferimento». Per questo, ha spiegato, Facebook ha introdotto la specialità “Creative Platforms” all’interno del Programma di Partnerships, il cui obiettivo è semplificare il processo di produzione creativa degli advertiser con un focus sul video. «Anche in questo caso il nostro obiettivo è snellire il processo che creativo, dalla creazione del concept fino alla distribuzione».

Opportunità e partnership

«Al di là delle singole soluzioni, siamo convinti che ogni qualvolta Facebook lancia un prodotto si creino delle opportunità per aziende terze di sviluppare soluzioni ad hoc. È a partire da questa evidenza che si struttura l’operato del mio team, sempre seguendo una logica d’innovazione e semplificazione», prosegue Picazio. Che ha poi elencato alcuni esempi di partnership: è il caso di smartly.io, che ha un focus sull’enterprise e vanta clienti come Zalando, Uber, Skyscanner e Airbnb. E poi ci sono realtà come Adespresso, che ha un taglio molto più votato alle PMI. A livello di approccio degli advertiser, spesso gli inserzionisti cominciano a utilizzare gli strumenti di Facebook in autonomia, per poi rivolgersi a servizi più evoluti che richiedono integrazioni avanzate, e sono appannaggio del programma Facebook Marketing Partners.