Autore: Redazione
21/09/2018

Largo consumo: in Italia l’incidenza delle vendite online è all’1,7% del totale

Lo rivela un rapporto realizzato da Nielsen, secondo cui il segmento raggiungerà quota 400 miliardi di dollari a livello globale entro il 2022

Largo consumo: in Italia l’incidenza delle vendite online è all’1,7% del totale

Le vendite globali online di prodotti di largo consumo stanno crescendo quattro volte più velocemente delle vendite offline. Il dato emerge dal nuovo report mondiale Nielsen “Future opportunities in FMCG e-commerce”. In particolare, in Europa, i prossimi anni vedranno una crescita decisiva del canale ecommerce, soprattutto a causa delle mutate dinamiche sociali e del crescente bisogno di convenience.

Il report

Il report, che esamina gli attuali fattori di crescita dell’e-grocery - l’ecommerce nel largo consumo - in 34 mercati, evidenzia il rapido ritmo con cui il canale si espanderà nei prossimi anni (18,4% crescita percentuale media in un anno) e stima che le vendite globali totali raggiungeranno i 400 miliardi di dollari entro il 2022.

Italia quarta in Europa

Il 26% dei consumatori europei utilizza già piattaforme di ecommerce per la consegna a domicilio dei prodotti di largo consumo. Il Regno Unito è in testa alla classifica delle vendite online (6,3% dei prodotti FMCG venduti sono venduti tramite internet), seguito dalla Francia (6,1%), dove la formula “click-and-collect”, presente dall’inizio degli anni 2000, ha reso l’ecommerce un successo. La classifica dei top-5 nell’Europa occidentale continua con Svizzera, Italia e Paesi Bassi (rispettivamente 1,8%, 1,7% e 1,5%). I restanti mercati occidentali inclusi nel report sono Belgio, Spagna, Germania e Portogallo. Nielsen stima che la quota dell’egrocery in Portogallo (meno dell’1% nel 2017) salirà a 1,6% (430 milioni di dollari) entro il 2022.

I fattori di crescita

Il report Nielsen identifica in seguito alcuni dei principali fattori che traineranno la crescita dell’ecommerce nel largo consumo in futuro, tra cui:

Dimensioni del mercato, penetrazione dei conti correnti bancari, penetrazione di internet, penetrazione degli smartphone;

Fattori di crescita macroeconomica: facilità di fare impresa, densità di popolazione, affidabilità dei servizi postali;

Fattori di crescita sociale: fiducia dei consumatori, cultura del risparmio;

Fattori di crescita dell’offerta: maturità degli operatori dell’ecommerce nel largo consumo.

Il Nord Europa

Tornando all’andamento dell’ecommerce nei singoli Paesi, nei mercati nordici, oltre un consumatore su quattro (25%) è disposto a fare la spesa online. La Norvegia è il Paese con i servizi pubblici più efficienti, gli atteggiamenti sociali più progressisti e le infrastrutture di migliore qualità. Nielsen stima che la quota dell’egrocery norvegese del 2017 (1%) salirà a 2,2% (678 milioni di dollari americani) entro il 2022. Gli altri mercati nordici presi in considerazione nel report sono Svezia e Danimarca.

Europa orientale

In Polonia, la recente crescita economica, il miglioramento delle prospettive occupazionali e l’aumento del reddito medio hanno rinvigorito i consumi. Nielsen stima che la quota dell’egrocery polacco del 2017 (meno dell’1%) salirà all’1,9% (637 milioni di dollari) entro il 2022. Gli altri mercati dell’Europa orientale presi in considerazione nel report sono Turchia e Russia.

Indicatori sociali

“I Paesi europei dove l’egrocery è più sviluppato sono accomunati da indicatori sociali precisi: alta media della popolazione, stili di vita sempre più frenetici, urbanizzazione. In questi Paesi, inoltre, le grandi aziende hanno investito ingenti somme nel canale online - puntualizza Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia -. I servizi di ecommerce che si stanno diffondendo sul continente, semplicemente, consentono ai consumatori di risparmiare tempo: renderanno quindi sempre più urgente per i player FMCG la necessità di sviluppare un’offerta omni-canale”.