Gruppo Sawiris e WPP entrano nel capitale di Urban Vision
I tre soci fondatori dell’operatore specializzato in restauri sponsorizzati, Gianluca De Marchi, Fabio Mazzoni e Daniela Valenza, scendono all’11,16% ciascuno, al pari di Finanziaria Cinema di Marco Dell’Utri, per lasciare spazio a Media Vision con il 35,35% e alla holding inglese, che acquisisce il controllo del 20% attraverso la propria filiale italiana

Urban Vision, azienda leader nel settore dei restauri sponsorizzati, specializzata nella raccolta di fondi privati finalizzati alla tutela del patrimonio artistico, ha annunciato l’ingresso nella propria compagine societaria, con quote di minoranza, di due realtà internazionali: Media Vision, società operante nell’industria dei media, fondata da Naguib Sawiris e controllata della Gemini Holding, società di gestione del patrimonio del Gruppo Sawiris, e WPP, colosso mondiale della pubblicità e dei servizi di comunicazione e relazioni pubbliche. La prima ha acquisito il 26,41% delle quote più l’8,94 di azioni di categoria A, per un totale del 35,35%; la seconda ha preso il 20% tramite WPP Italy.

A cedere le quote sono stati i tre soci storici nonché fondatori della holding e, cioè, il presidente Gianluca De Marchi, l’a.d. Fabio Mazzoni e la v.p. Daniela Valenza, che scendono all’11,16% ciascuno. Alla stessa percentuale si posiziona Finanziaria Cinema di Marco Dell’Utri. L’aumento di capitale (il capitale sociale risulta ora di 160.447 euro) sosterrà il processo di internazionalizzazione dell’azienda, già approdata nel Regno Unito nel 2015. Urban Vision, fondata nel 2004, con uffici a Roma, Milano e, appunto, a Londra, lavora al fianco delle istituzioni, creando sinergie tra pubblico e privato per identificare e realizzare progetti di restauro, entrando in partnership strategiche di marketing con brand internazionali.
In tredici anni di attività Urban Vision ha raccolto oltre 100 milioni di euro e ha contribuito a salvare oltre 230 edifici, tra cui chiese, monumenti e siti storici, in alcune delle città più importanti d’Europa. L’attenzione di Urban Vision per le questioni ambientali ha inoltre di recente portato l’azienda ad adottare su tutti i propri impianti Out of Home la tecnologia “The Breath”, un tessuto sviluppato dalla start up pavese Anemotech, che assorbe le molecole inquinanti, migliorando la qualità dell’aria. Con un fatturato di 32.644.000 euro nel 2016, il successo di Urban Vision è basato su un know-how tutto made in Italy, unito alla costante innovazione perseguita dall’azienda, impegnata anche in campagne crossmediali di grande impatto e in iniziative di social responsibility.
“Siamo estremamente soddisfatti e orgogliosi della fiducia accordataci da due player internazionali così prestigiosi - ha dichiarato De Marchi -. Con il loro investimento hanno mostrato apprezzamento per una società solida e competitiva, che ha saputo conquistare un mercato dalle dinamiche complesse con professionalità, visione e coraggio imprenditoriale. Il nostro obiettivo, con il loro supporto, è di espanderci all’estero, replicando un modello di business che crei valore mettendo al centro di ogni progetto la responsabilità sociale d’impresa”. Del Gruppo Urban Vision fanno parte diverse società. Quelle afferenti al core business (OOH) sono Cross Adv (di cui fa parte la creative company Addendo) e Urban Vision ADV UK.