Facebook supera le attese nel terzo trimestre, ma preoccupa l’aumento dei costi
Il social ha generato ricavi per 10,3 miliardi, la quasi totalità dei quali attribuibili all’advertising. Utile record a 4,7 miliardi, aumenta il costo dei singoli slot a causa di competizione e targeting
Mercoledì scorso è stata una giornata davvero intensa per Facebook. In mattinata gli avvocati della società si sono recati al Congresso americano per discutere del ruolo del social e dell’influenza russa sulle elezioni presidenziali di un anno fa. La sera, a mercati chiusi, la società ha riportato i risultati trimestrali al 30 settembre, superando per l’ennesima volta le attese degli analisti in un contesto di continuo progresso dei ricavi. Nonostante ciò Zuckerberg ha detto nel corso della conference call che i costi aumenteranno in modo significativo a causa degli investimenti per rendere la piattaforma un posto sicuro, andando a erodere quello che ne è uno dei punti di forza, la profittabilità. Le azioni di Facebook sono scese del 2% dopo che il cfo David Wehner ha detto che i costi operativi saliranno tra il 45 e il 69% nel 2018.
Account duplicati e profili fake
A tenere con il fiato sul collo Wall Street è stato anche l’aggiornamento sul numero di account duplicati, arrivati al 10%, e su quello dei profili fake, oggi al 2-3% di quelli totali. In altre parole esistono circa 207 milioni di account duplicati e 60 milioni di profili falsi sul social. E secondo una fonte ripresa da Business Insider, il passo in avanti compiuto da social nel misurare gli user duplicati o non reali potrebbe avere un impatto positivo sulla misurazione degli annunci, individuando con maggiore accuratezza le persone colpite da una pubblicità.
I numeri della trimestrale Facebook
Facebook ha superato le stime degli analisti per tutti i principali indicatori: i ricavi sono cresciuti del 47% a 10,3 miliardi rispetto ai 9,84 attesi, mentre l’utile per azione è stato di 1,59 dollari, o 4,7 miliardi, a fronte di previsioni fissate a 1,28 dollari. Gli utenti su base mensile sono 2,07 miliardi. La voce pubblicità è aumentata del 49% a 10,1 miliardi di dollari, con il peso del mobile arrivato all’88% (8,9 miliardi). In aumento del 10% le impression erogate rispetto a un anno prima, mentre il costo degli annunci è incrementato del 35%, principalmente per una maggiore competizione sui singoli slot e per miglioramenti nel targeting. La coo Sheryl Sandberg ha sottolineato il progresso dei mid-roll: il 70% di questi annunci è stato visto completamente. Infine, l’ARPU (Average per revenue user), metrica utilizzata per indicare il valore di un singolo user, è stato di 4,73 dollari a livello globale, di 6,28 dollari in Europa e di oltre 19 dollari in Nord America.