Autore: Redazione
11/10/2018

Ebiquity, 45 miliardi di profitto a livello globale per i brand che ottimizzano i loro budget pubblicitari

Il report dal titolo “Il marketing come strumento per incrementare i profitti” descrive dettagliatamente come una migliore allocazione dei budget destinati all’advertising possa portare a un considerevole ritorno sull’investimento anno su anno

Ebiquity, 45 miliardi di profitto a livello globale per i brand che ottimizzano i loro budget pubblicitari

Nello studio “Il marketing come strumento per incrementare i profitti”, l’Advanced Analytics team di Ebiquity ha analizzato 2.500 campagne pubblicitarie lanciate nel corso di tre anni. Sebbene molte di esse abbiano interessato l’Europa occidentale e gli Stati Uniti, l’analisi è stata applicata a livello regionale per creare un modello globale autentico.

I risultati

L’analisi ha mostrato come la spesa mediatica globale garantisca un ROI indiscutibilmente positivo. Mediamente, la spesa mediatica porta a un rapporto investimento/profitto pari a 2,83. In altre parole, per ogni dollaro investito nei media a livello globale, si ottiene un utile netto di 2,83 dollari. Ciò serve a ricordare che, pur con le complicazioni che affliggono il settore delle vendite, la spesa mediatica garantisce un effetto positivo per i bilanci aziendali. Il marketing continua ad avere un ruolo cruciale per garantire una crescita aziendale redditizia. L’analisi ha riscontrato un incremento potenziale del ROI globale del 4,3%, che a sua volta potrebbe generare un utile netto aziendale annuo di 45 miliardi di dollari. In base a quanto rilevato, inoltre, l’ottimizzazione dello stanziamento per i canali di comunicazione, potrebbe generare un risparmio di 15,3 miliardi di dollari in termini di investimento mediatico, continuando a garantire il medesimo livello di ROI. Per ottenere tale risultato, sarebbe richiesta una riallocazione simile in termini di media mix per raggiungere un profitto di 45 miliardi di dollari.

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La metodologia

Le campagne pubblicitarie analizzate sono conservate nel database centralizzato di Ebiquity relativo all’efficacia del marketing, contenente dati chiave di entrata (come spesa, valutazioni e tipo di messaggio) e dati chiave di uscita (come ROI, incremento ed effetti halo). Operando, poi, una trasposizione a livello globale, è stato possibile calcolare il valore delle vendite a vari livelli dell’investimento nel marketing, per canale e settore, in modo da individuare un livello ottimale di spesa in grado di massimizzare i profitti. È stata data priorità a canali media dove è stato possibile valutare l’impatto del profitto su diversi livelli di spesa come: televisione, radio, video digitali, stampa, attività display e out-of-home (OOH). L’analisi ha escluso le attività di search, social, app e mailing. L’analisi ha coperto un totale di spesa di marketing pari a 375 miliardi di dollari, circa il 76% dell’investimento pubblicitario globale.

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Contesto di mercato

Negli ultimi due anni, gli addetti alla pubblicità di numerose aziende di spicco hanno significativamente ridotto le spese di marketing, spesso congiuntamente a una più ampia attività di riduzione dei costi. P&G, ad esempio, ha annunciato che, nell’ambito di un programma di riduzione dei costi da 10 miliardi di dollari, rimuoverà 2 miliardi entro il 2022. Danone intende tagliare 1,1 miliardi dalle spese, tra cui quelle di marketing, entro il 2020, mentre Unilever ha annunciato una riduzione del 30% nel numero degli annunci pubblicitari, del 10% nella loro frequenza e un dimezzamento delle agenzie pubblicitarie coinvolte. Di conseguenza, la crescita globale delle spese di marketing è rimasta indietro rispetto al valore del PIL, con una divergenza significativa nel 2017 (tendenza particolarmente pronunciata negli Stati Uniti).  La crescita del marketing sembra destinata a rimanere inferiore a quella del PIL almeno fino al 2020.

Conclusioni

Questo nuovo studio mostra che le aziende potrebbero ottenere maggiori profitti dagli investimenti pubblicitari - approssimativamente 45 miliardi di dollari a livello globale. Mediante analisi appropriate, è possibile riconsiderare lo stanziamento delle spese per stimolare un’ulteriore crescita in redditività a vantaggio delle parti interessate. Questo studio punta a riconoscere l’importanza delle spese mediatiche e il loro impatto positivo sul budget aziendale netto; le spese di marketing dovrebbero essere considerate come un investimento anziché un costo. Gli advertiser che  acquisiscono una profonda comprensione di come migliorare le proprie performance e ROI possono realmente sbloccare il fattore crescita e profittabilità. Di fronte all’aumento di opzioni mediatiche, contenuti e diverse esperienze possibili per i clienti, è fondamentale che  le aziende individuino le tecniche migliori per il successo. Pertanto, è necessaria un’accurata conoscenza del contributo relativo e assoluto che ciascun canale è in grado di offrire e una combinazione di modello di mercato misto e modello attributivo. Mediante l’individuazione del giusto mix di attività in grado di garantire ROI reali e tangibili e il valore dei diversi punti di contatto per il marketing, gli operatori di mercato potranno prendere le migliori decisioni d’investimento.