Autore: Redazione
18/10/2018

Come ottenere conversioni usando gli influencer, risponde Open Influence

Oggi rispondiamo a una domanda che sempre più clienti si pongono: “In che modo gli influencer possono portare conversioni e quali strumenti abbiamo a disposizione per misurarle?"

Come ottenere conversioni usando gli influencer, risponde Open Influence

Sostanzialmente ci sono 3 modi in cui un link può essere utilizzato dagli influencer all’interno di un contenuto Instagram, vediamoli uno per uno.
IN ORIGINE FU LA BIO

Il primo modo per includere un link all’interno dell’ambiente Instagram è il link in bio, ovvero una URL che gli influencer possono includere nella loro biografia, sempre visibile nella parte alta del profilo. Questo link cliccabile nasceva in origine come il sito web dell’influencer (o dell’azienda), ma fin da subito molti hanno iniziato ad utilizzarlo come metodo temporaneo per portare traffico all’esterno di Instagram. Molte campagne prevedevano dei contenuti testuali o video, con la call to action a “visitare il link in bio” per avere maggiori informazioni sul prodotto o servizio. Nelle attività con influencer veniva quindi chiesto loro anche di includere temporaneamente questo link nella loro biografia. Questo metodo è ancora molto efficace quando l’influencer deve promuovere una partnership a lungo termine: per esempio Chiara Nasti mantiene fisso nel suo profilo la linea di costumi con cui collabora www.plumeetheree.com.

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IL SUCCESSO DELLO “SWIPE UP”

Di recente Instagram ha introdotto un metodo più efficiente per includere link, si tratta dello “Swipe Up” nelle Stories. Gli influencer hanno la possibilità di associare un link ad un determinato frame della loro Storia e con una call to action volta a invitare i follower a visitare un link. Stando a diversi esempi riportati dal sito Marketing Land il tasso di “swipe-through” si aggira tra il 15% e il 25%, un dato impressionante se paragonato a quello di un tradizionale “click- through”. Nell’esempio in pagina, un post di Anna Penello decidato a N26, con swipe up al form per aprire il conto corrente.

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IL BOOST DEL PAID MEDIA

Il terzo metodo per realizzare e misurare delle conversioni utilizzando l’influencer marketing è la sponsorizzazione dei loro contenuti, utilizzando i tool nativi di Instagram e Facebook. Con questo metodo si apre un mondo per gli inserzionisti, perché è possibile abbinare la qualità dei contenuti prodotti dagli influencer, all’efficacia della targetizzazione e misurazione dei tool adv. Alcuni studi hanno dimostrato che campagne nelle quali vengono fatti A/B test confrontando contenuti istituzionali (foto di campagne o scatti in studio) e contenuti prodotti da influencer, questi ultimi realizzavano click-through 3 volte superiori. Un altro elemento vincente è che utilizzando la sposnorizzazione dei contenuti si può allargare notevolmente la reach, mantenendo la targetizzazione. Se ad esempio un influencer crea un contenuto e solo il 20% dei suoi follower lo vede, con i tool ADV si può utilizzare di nuovo come target la sua fanbase e dare una maggiore visibilità al contenuto.  Infine, si possono utilizzare pixel o cookie per tracciare le conversioni, trasformando le attività con influencer in vere e proprie campagne di influencer marketing, oppure importare le proprie liste di contatti e-mail per mostrare il post realizzato dall’influencer direttamente ai propri clienti!

Insomma, l’influencer marketing non è più solo brand awareness, i clienti oggi possono sfruttare la sinergia del contenuto di qualità realizzato dagli influencer, amplificandone la visibilità e misurando le conversioni. Open Influence offre consulenze e progetti “chiavi in mano” che integrano paid media, con l’obiettivo di fare raggiungere alle aziende gli obiettivi prefissati, anche in termini di conversioni.

Karim De Martino
karim@openinfluence.com