Mediaset: a gennaio e febbraio 2020 raccolta in crescita del 2,1%, da marzo incertezza per via del Covid-19
Il 2019 si chiude con ricavi e pubblicità in calo ma meno del mercato, positivi gli andamenti per utile ed ebit; ascolti in crescita, la concessionaria Publitalia lancia l’offerta total video 3.0
Pier Silvio Berlusconi
L’effetto coronavirus si sentirà a marzo e quindi sulla prima trimestrale 2020, ma nei primi due mesi dell’anno Mediaset registra la crescita dei ricavi pubblicitari, dopo una chiusura 2019 in calo principalmente per la discontinuità dovuta all’assenza di attività tv pay, della Champions League e anche dei ricavi dovuti ai Mondiali di Calcio. Calo peraltro inferiore a quello del mercato: lo ha detto ieri il General Manager di Publitalia Matteo Cardani, illustrando i dati relativi alla raccolta nel corso della presentazione del bilancio 2019 agli analisti avvenuta ieri. L’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi raggiunge ricavi per 2.925,7 milioni di euro contro 3.401,5 milioni del 2018, . L’utile netto è in crescita a quota 190,3 milioni di euro.
MFE va avanti
«Oggi siamo ancora più convinti che il progetto MediaforEurope sia la naturale e strategica evoluzione non solo per Mediaset, ma per tutto il settore televisivo» afferma Marco Giordani, CFO di Mediaset che rispetto al contenzioso con Vivendi rispetto al progetto pan europeo afferma: «Siamo molto positivi per la realizzazione del progetto» anche relativamente alla Spagna, dove il gruppo attende una decisione di merito sui ricorsi di Vivendi tra fine marzo e inizio aprile. Rispetto all’emergenza coronavirus «la società è pronta a reagire e sta lavorando con la massima flessibilità».
Adv in crescita a gennaio e febbraio
I primi indicatori segnalano un incremento del 2,1% sia a gennaio sia a febbraio grazie ai buoni andamenti degli ascolti mentre la radio è vicina alla doppia cifra e cresce anche la visione video online. «E’ un’apertura d’anno decisamente positiva- dice Cardani – su cui da marzo pesa l’emergenza da coronavirus, che influenzerà anche aprile». Per il General Manager della concessionaria guidata da Stefano Sala, in questa situazione gli ascolti televisivi cresceranno poiché il sistema media è più che mai centrale, così come i consumi nei settori della consegna dei cibi, tlc e farmaceutici mentre alcune campagne del comparto auto potrebbero essere posticipate. «I principali player del mercato hanno reagito bene, mantenendo le loro abitudini in termini di advertising, e sono quelli che rappresentano oltre il 90% del nostro business. Se gli investitori di fascia intermedia decidono caso per caso, altri settori come cinema, leisure, viaggi, lusso soffrono di più e potrebbero cancellare le campagne, ma rappresentano circa il 6-8% del nostro business».
La nuova offerta total video
A fronte di un mercato complessivamente in calo del 5,1% nel 2019, con la tv in discesa del 5,3%, Mediaset Italia chiude l’anno con ricavi pubblicitari lordi per 1.939 milioni di euro, contro i 2.112,2 milioni del 2018. In Spagna, la raccolta lorda è pari a 916,5 milioni di euro rispetto ai 963,6 milioni dell’esercizio precedente e confermano la leadership di mercato nel Paese. Complessivamente, il calo della raccolta è dell’8,3%, ma a parità di perimetro, considerando quindi i fattori di discontinuità, l’andamento organico della raccolta pubblicitaria Mediaset 2019 risulta in calo del 3,6%, un dato migliore di quello del mercato che – depurato per omogeneità dei Mondiali di Calcio – registra un risultato del -4,2%. Le audience si attestano sul 25,9% medio per le generaliste e sull’8,6% per le tematiche. Gli ascolti della tv lineare crescono dell’1,2% sul target 15-64, e dell’1,4% sul 15-34, mentre il tempo speso sui device digitali è del 35.9%. «Siamo soddisfatti di queste performance, il nostro portafoglio è in buona salute» dice Cardani. Sulla base di questi dati nasce la nuova offerta total video 3.0 che include tv lineare e visione su device digitali, dove il consumo di contenuti video targati Mediaset nel 2019 ha raggiunto 1,4 miliardi di visualizzazioni, in crescita del 68% sul 2018 (su Mediaset Play). «La nostra aspettativa è che la nuova offerta possa compensare il trend della raccolta della tv lineare».
Gli ascolti nel dettaglio
In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale con il 35,1% di share in prima serata (+0,3 punti rispetto al 2018) e il 34% nelle 24 ore (+0,5 punti). Canale 5 è stata la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (16,6%) sia nelle 24 ore (16%). Italia 1 è terza rete italiana - la più vista dopo le due ammiraglie - in prima serata (7,2%) e nel totale giornata (6,8%); da segnalare infine la crescita di ascolti sul pubblico totale della nuova Rete 4: con i contenuti originali in prima serata conquista il 4,7% e una crescita del 15% rispetto al 2018. In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 28,9% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (14,8%) e in prima serata (14,8%).
I risultati di bilancio
I ricavi in Italia si sono assestati a 1.982,1 milioni di euro rispetto ai 2.421,4 milioni dell’anno precedente, dato che riflette la riduzione dei ricavi caratteristici di Mediset Premium assenti nel secondo semestre. In Spagna sono stati pari a 946,2 milioni di euro rispetto ai 981,6 milioni del 2018. Entrambi i dati risentono degli effetti della flessione del mercato pubblicitario in Italia e Spagna, dove comunque le due società hanno registrato risultati migliori rispetto al mercato. I costi totali sono calati in Italia a 1.890,8 milioni rispetto ai 2.604,3 milioni del 2018 (-20,6%). Riduzione del 6,0% anche per i costi totali in Spagna (da 724,7 milioni nel 2018 a 681,3 milioni). L’ebit cresce a 354,6 milioni rispetto ai 73,7 del 2018. In Italia, l’ebit torna in positivo per 91,3 milioni rispetto ai -182,9 milioni del precedente esercizio su cui incidevano svalutazioni dei diritti pay pari a 162,7 milioni. In ulteriore crescita l’ebit in Spagna: 264,9 milioni rispetto ai 256,9 milioni del 2018. Il risultato netto di Gruppo si attesta a 190,3 milioni rispetto ai 97,4 milioni del 2018 calcolati al netto delle operazioni straordinarie che avevano caratterizzato lo scorso esercizio (ad esempio, la plusvalenza realizzata con l’operazione EiTowers) e che portavano il risultato 2018 a 468,2 milioni. In Italia il risultato netto è positivo per 76,3 milioni rispetto ai 364,8 milioni del 2018, che comprendevano le citate poste straordinarie. In Spagna il dato positivo migliora raggiungendo i 211,7 milioni rispetto ai 200,3 milioni dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto consolidato, escludendo gli investimenti compiuti per l’acquisizione del 15,1% del broadcaster tedesco ProsiebenSat.1Media e le passività contabilizzate ai sensi del Principio contabile IFRS 16 in vigore dal 2019, si attesta a 768,8 milioni rispetto ai 736,4 milioni del 31 dicembre 2018. Considerando le citate componenti, la posizione finanziaria netta si posiziona a 1.348,3 milioni. La generazione di cassa caratteristica di Gruppo è positiva per 263,5 milioni in deciso miglioramento rispetto al 2018 (211,7 milioni).
La capogruppo
Mediaset Spa chiude l’esercizio 2019 con un risultato netto di 126 milioni rispetto ai 111,8 milioni del 2018. In relazione alla destinazione dell’utile di esercizio realizzato dalla società nell’esercizio 2019 ammontante a 126 milioni, considerando che in sede di esecuzione della fusione transfrontaliera per incorporazione di Mediaset e Mediaset España in MFE-MEDIAFOREUROPE è previsto il trasferimento a quest’ultima delle componenti del patrimonio netto complessivo di Mediaset, il Consiglio di Amministrazione, con l’obiettivo di rendere ancora più solida la struttura patrimoniale e finanziaria della società e dotarla di ulteriori risorse disponibili per cogliere - anche dopo la fusione – opportunità di mercato in ambito internazionale, ritiene opportuno che l’ammontare corrispondente a detto utile continui a permanere nel patrimonio netto della società, con relativa conversione in una componente della riserva straordinaria. Nel corso dell’esercizio 2019, Mediaset Spa ha acquisito il 9,6% del capitale di ProSiebenSat.1Media e Mediaset España ne ha successivamente acquistato un ulteriore 5,5%. La partecipazione del Gruppo Mediaset ha così raggiunto al 31 dicembre 2019 il 15,1%, conseguendo il ruolo di primo azionista nel principale broadcaster privato tedesco ad azionariato diffuso.
Evoluzione nei prossimi mesi
Nei primi due mesi del 2020 Mediaset in Italia ha registrato una decisa crescita degli ascolti televisivi, radiofonici e online che hanno generato un positivo andamento dei ricavi pubblicitari. Nelle ultime settimane tuttavia la visibilità sul 2020 è significativamente diminuita a causa dell’emergenza Covid-19. Allo stato attuale non è possibile formulare previsioni attendibili circa la durata e gli impatti dell’emergenza sulla gestione e i risultati di Gruppo. In tale contesto, il Gruppo sta operando su due fronti complementari: da un lato, implementando con determinazione lo sviluppo internazionale e gli altri progetti strutturali di medio periodo, dall’altro approntando tutte le misure necessarie finalizzate a contenere eventuali impatti negativi sul mercato pubblicitario al fine di salvaguardare i risultati economici e la generazione di cassa. Si segnala infine che a seguito del perfezionamento della Fusione MFE, la cui tempistica è attualmente condizionata alla definizione dei procedimenti legali in corso promossi da Vivendi, sono destinati a realizzarsi i vantaggi generati dalle sinergie e dalle nuove opportunità offerte dalle dimensioni pan-europee.