Autore: Redazione
13/11/2019

Mediaset: ebit e risultato netto in grande crescita nei primi nove mesi, ottobre e inizio novembre positivi per l’adv

Il Biscione chiude il bilancio al 30 settembre con ricavi in calo; la raccolta pubblicitaria risente della mancanza di calcio pay e Mondiali di calcio, al netto delle quali è in calo dell’1,3%

Mediaset: ebit e risultato netto in grande crescita nei primi nove mesi, ottobre e inizio novembre positivi per l’adv

Pier Silvio Berlusconi

Mediaset chiude il bilancio dei primi nove mesi del 2019 con un calo dei ricavi complessivi del 16,6% ma con un risultato netto positivo per 101,5 milioni di euro in grande crescita rispetto ai 27 milioni registrati nello stesso periodo del 2018. L’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi archivia un progressivo al 30 settembre 2019 caratterizzato da una significativa profittabilità: il risultato operativo si attesta a 188,6 milioni di euro, contro i 114,5 milioni di euro del 2018. Entrambi i risultati sono superiori agli obiettivi aziendali indicati a inizio anno. La raccolta pubblicitaria complessiva di 1.332,4 milioni di euro si confronta con i 1.458,7 milioni del 2018, in calo dell’8,7%. L’andamento però risente della mancata raccolta per le attività pay di Premium Calcio e della discontinuità dei Mondiali di Calcio che sono andati in onda in esclusiva su Mediaset nei mesi di giugno e luglio 2018. In termini omogenei, quindi, la variazione negativa dei ricavi pubblicitari sarebbe dell’1,3%, inferiore alla media di mercato che indica invece un calo del 5,7% da gennaio a settembre (dati Nielsen, vedere DailyMedia del 12 novembre 2019, ndr). Per quanto riguarda gli andamenti della raccolta nell’ultimo trimestre, la concessionaria Publitalia segnala una positività nel mese di ottobre e alla partenza di novembre. Per via della scarsa visibilità – con pianificazioni a sette/dieci giorni – non è possibile dare una previsione di chiusura anche perché mancano all’appello due importanti appuntamenti per il mercato, il Black Friday del 29 novembre, una settimana dopo rispetto al 2018, e naturalmente il Natale.

stefano_sala_dentro-3

Stefano Sala

 

Andamenti ascolti e adv

Nei primi nove mesi 2019 le reti del Biscione confermano sia in Italia sia in Spagna una netta leadership sul target commerciale. In Italia, Mediaset è leader sul pubblico 15-64 anni con il 34,6% di share in prima serata e Canale 5 è la rete italiana più vista in tutte le principali fasce orarie. In Spagna, le reti televisive Mediaset España confermano la leadership assoluta nelle 24 ore con il 28,8% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (14,5%). I mercati pubblicitari sono in netto calo sia in Italia sia in Spagna. I ricavi pubblicitari lordi di Mediaset España si sono attestati a 644,0 milioni di euro (rispetto ai 687,1 milioni del 2018). Come già indicato, in Italia i ricavi pubblicitari lordi di Mediaset sono passati dai 1.458,7 milioni di euro dei primi nove mesi 2018 ai 1.332,4 milioni del 2019.

I dati di bilancio nel dettaglio

Il periodo da gennaio a settembre è stato caratterizzato dall’acquisto, in maggio, di una quota del 9,6% di ProSiebenSat. 1 Media che lo scorso lunedì 11 novembre è salita al 15,1%. Inoltre è stata realizzata la fusione transfrontaliera tra Mediaset e Mediaset España per la creazione della holding di diritto olandese MFE – Mediaforeurope NV. Per quanto riguarda i risultati dei primi nove mesi, i ricavi in Italia sono stati pari a 1.371,9 milioni rispetto ai 1.737,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 660,7 milioni rispetto ai 696,4 milioni del 2018. I costi operativi complessivi di Gruppo sono calati a 1.841,8 milioni rispetto ai 2.319 milioni di euro del 2018 (-20,6%). La diminuzione ha riguardato entrambi i mercati di riferimento: in Italia i costi calano a 1.371,7 milioni di euro contro i 1.804,7 milioni del 2018, in Spagna sono diminuiti da 514,8 milioni di euro a 470,5 milioni di euro. L’ebit di Gruppo è positivo per 188,6 milioni, in crescita del 64,7% sull’anno scorso. In Italia l’ebit, pur essendo il terzo trimestre fisiologicamente il più debole dell’anno, è positivo per 0,2 milioni di euro invertendo la tendenza rispetto al dato negativo (-66,8 milioni) del pari periodo 2018. In Spagna il dato è positivo per 190,2 milioni di euro rispetto ai 181,7 milioni di euro dei primi nove mesi 2018. L’indebitamento finanziario netto è passato da 877 milioni del 31 dicembre 2018 (dato inclusivo delle passività pari a 140,6 milioni di euro rilevate in sede di azione dal 2019 dell’IFRS 16 – Leases-) a 1.163,7 milioni di euro del 30 settembre 2019 per effetto degli esborsi sostenuti da Mediaset nel primo semestre a fronte dell’acquisto della quota di partecipazione in ProSiebensat.1 Media (349,1 milioni di euro) e da Mediaset España relativamente sia al piano di riacquisto di azioni proprie (94,6 milioni di euro) sia alla distribuzione di dividendi (46,6 milioni di euro). Va inoltre considerato l’acquisto effettuato da Mediaset - nel corso del terzo trimestre - di 19,3 milioni di euro di azioni della controllata Mediaset España, corrispondenti all’1,0% del capitale in circolazione. Si precisa che al 30 settembre 2019 l’indebitamento finanziario netto rettificato, escludendo le passività rilevate ai sensi dell’IFRS 16 e il debito finanziario derivante dall’acquisizione della partecipazione in ProsiebenSat.1 Media, è pari a 735,8 milioni di euro. La generazione di cassa caratteristica delle attività in Italia e Spagna è in deciso miglioramento, 243,4 milioni di euro, rispetto a quella dei primi nove mesi 2018 pari a 178,6 milioni.

Evoluzione prevista per la fine dell’anno

In Italia, i dati di ascolto tv a settembre e ottobre della nuova stagione televisiva sono in crescita  anche grazie alle rilevazioni del consumo televisivo sui device digitali. Per quanto riguarda i dati economici, nell’ultima parte dell’anno l’andamento della gestione caratteristica dovrebbe consentire di incrementare i risultati positivi conseguiti al termine dei primi nove mesi del 2019. Su base annua, si conferma pertanto la previsione di miglioramento della generazione di cassa caratteristica consolidata, del risultato operativo (ebit) e del risultato netto consolidato (escludendo nel confronto con l’esercizio precedente gli impatti della plusvalenza netta realizzata a seguito del deconsolidamento di EI Towers e delle svalutazioni degli asset pay contabilizzate nell’ultima parte del 2018).