MediaRadar: ad aprile l’utilizzo di Google Preferred è in calo del 5%
Il programma pubblicitario dedicato a YouTube segna una battuta d’arresto. L’a.d. Susan Wojcicki sul caso brand safety: “Possiamo fare, e faremo meglio”
Dopo diversi mesi di crescita nel numero degli advertiser coinvolti nel programma Google Preferred per fare pubblicità su YouTube, ad aprile è stato registrato un calo del 5%. Lo rileva un’analisi ad hoc condotta da MediaRadar dopo il caso brand safety, che ha coinvolto proprio YouTube. Insomma, gli effetti del boicottaggio del portale sinonimo di video online ci sono stati, nonostante il business di Google vada avanti a gonfie vele.
La strategia di apertura
In ogni caso Google ha dovuto stringere partnership con enti di verifica terzi, tra cui comScore e Integral Ad Science, con l’obiettivo di recuperare, e in fretta, la credibilità e soprattutto assicurare i suoi tantissimi inserzionisti che i loro annunci non appariranno più a fianco di contenuti inappropriati. “Possiamo fare, e faremo meglio”, ha detto l’amministratore delegato Susan Wojcicki a tal proposito nel corso dei NewFronts in scena a New York.
le ultime mosse dei brand su youtube
I dati di MediaRadar, riporta MediaPost, mostrano come Starbucks, Dish, AT&T e Pepsi abbiano interrotto i propri investimenti ad aprile, mentre General Motors, Verizon, Johnson & Johnson e Walmart hanno continuato a veicolare denaro nelle casse di YouTube. Addirittura Johnson & Johnson sponsorizzerà uno dei sette show originali che la piattaforma produrrà nei prossimi mesi. General Motors, invece, ha adottato una tecnica di comunicazione interessante e alternativa: ha scelto di far confluire il proprio budget YouTube sulla homepage, un luogo dove non ci sono minacce editoriali né di brand safety.