Autore: Redazione
02/03/2022

Media For Europe: 2021 in forte crescita per ricavi, utili e raccolta pubblicitaria, superato anche il 2019

Il Gruppo televisivo guidato da Pier Silvio Berlusconi archivia l’esercizio con un +11% del fatturato; advertising in aumento del 14,4% sul 2020 e a +2,4% sull’anno prepandemico

Media For Europe: 2021 in forte crescita per ricavi, utili e raccolta pubblicitaria, superato anche il 2019

Stefano Sala

MFE - Media For Europe ha chiuso il 2021 con numeri in forte crescita rispetto al 2020 e un utile netto doppio rispetto al 2019, migliorando le stime aziendali di inizio anno. La raccolta pubblicitaria registra andamenti positivi rispetto all’anno precedente (+14,4%) ma anche sul periodo pre-pandemico (+2,4%); inoltre nell’ultimo trimestre le attività italiane hanno registrato una raccolta consolidata in crescita del 2,2% sul 2020, a ulteriore conferma del trend positivo in corso da sei trimestri consecutivi. Sono i dati preliminari di bilancio esaminati dal consiglio di amministrazione della società guidata da Pier Silvio Berlusconi, che saranno comunque sottoposti ad approvazione il prossimo 27 aprile 2022, come previsto dal calendario finanziario.

L’andamento degli ascolti

Secondo i dati Nielsen, il dato progressivo della raccolta in Italia nel 2021 ha registrato inoltre una crescita superiore a quella del mercato tv nazionale, nonostante nel corso dell’anno abbiano avuto luogo eventi sportivi rilevanti programmati dal servizio pubblico come le Olimpiadi e i Campionati Europei di Calcio. Questi risultati italiani sono anche frutto dell’andamento degli ascolti televisivi. Durante il periodo più difficile della pandemia, la programmazione è stata modulata in modo da raggiungere un livello di efficienza e di efficacia superiore, grazie a programmi pensati su misura per il pubblico nazionale. In termini di efficacia, si è rafforzato il primato d’ascolto in Italia delle reti Mediaset nelle 24 ore sul target 15-64 anni (34% di share), tendenza ulteriormente migliorata nel mese di gennaio 2022 (share reti Mediaset: 36,3%). In termini di efficienza, questi risultati di ascolto sono stati conseguiti diminuendo i costi delle attività televisive italiane di circa 80 milioni rispetto ai costi registrati nel 2019 (1.869 milioni), ultimo anno comparabile senza gli effetti economici negativi della pandemia.

I risultati di esercizio

I risultati preliminari non ancora certificati per il 2021 evidenziano ricavi netti consolidati cresciuti dell’11% a 2,914 miliardi di euro rispetto ai 2,637 miliardi del 2020. Il risultato operativo rettificato, escludendo le poste non ricorrenti, ha raggiunto i 476 milioni, in crescita del 52% rispetto ai 312 milioni del 2020. L’utile netto è salito a 374 milioni di euro, +169% rispetto ai 139 milioni del 2020 e +97% rispetto ai 190 milioni del 2019. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre era pari a 869 milioni di euro rispetto ai 1.064 milioni dell’anno precedente. Per quanto riguarda il business italiano, i ricavi netti consolidati ammontano a 2,038 miliardi, +13% rispetto agli 1,8 milioni del 2020. I ricavi pubblicitari a cura della concessionaria Publitalia, guidata da Stefano Sala, hanno raggiunto 1,982 miliardi lordi rispetto gli 1,732 miliardi del 2020, in crescita del 14,4% su base annua e del 2,4 sul 2019. Il risultato operativo rettificato, escludendo le poste non ricorrenti, è stato pari a 250 milioni rispetto agli 81 milioni del 2020. Tali componenti non ricorrenti ammontano a 58 milioni di euro e si riferiscono principalmente a costi di layoff e altri costi di ristrutturazione. L’utile netto è salito a 273 milioni rispetto ai 39 milioni del 2020. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 era pari a 1,136 miliardi rispetto ai 1,188 miliardi dell’anno precedente.