Maurice Levy: “Il 2018 sarà un grande anno per le imprese e l’industria pubblicitaria”
Il presidente del consiglio di sorveglianza di Publicis Groupe, che è intervenuto al World Economic Forum di Davos, confida nelle stime di crescita globale come driver di sviluppo dell’ad industry, in un clima di crescente ottimismo da parte dei leader aziendali
Il presidente del consiglio di sorveglianza ed ex amministratore delegato di Publicis Groupe, Maurice Levy, parlando a Bloomberg TV a Davos, dove si è tenuto il World Economic Forum, ha espresso un parere ottimistico sulla situazione economica attuale, ritenendo che il tax giveaway presentato dal Presidente americano Donald Trump (e le riforme del nuovo presidente francese Emmanuel Macron) comporteranno un cambiamento positivo, rendendo il 2018 un “grande anno per le imprese e l’advertising industry”, e non solo negli Stati Uniti.
Rinnovato ottimismo
Secondo Levy, si è diffuso rinnovato ottimismo tra i leader aziendali, corroborato dalle stime di crescita economica che dovrebbero raggiungere il 4% quest’anno. “Se si guarda alla crescita globale che ci aspettiamo, siamo vicini a una percentuale di sviluppo che non si registra da oltre dieci anni”, ha spiegato Levy.
Negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti - secondo il Presidente Donald Trump, anch’egli intervenuto a Davos, ci si aspetta una spinta tra il 3,5 e il 4%. Un livello di crescita che, se dovesse essere confermato, alimenterebbe molti investimenti in marketing e vendite”. Levy ha anche espresso un giudizio proprio sul Presidente degli Stati Uniti, definendolo un “fantastico showman e un grande comunicatore”.
Crescita della pubblicità
“Nonostante la correlazione tra crescita e spesa sia stata “interrotta” negli ultimi anni, a causa della digital disruption e della crisi finanziaria successiva, le cose ora dovrebbero cambiare e di conseguenza, anche la pubblicità dovrebbe salire. Ci aspettiamo che la crescita interessi anche il mercato pubblicitario”, ha continuato Lévy. Arthur Sadoun, il suo successore, ha approvato la strategia di avvicinare il gruppo alla consulenza digitale, ma non ha approvato gli obiettivi 2018 che Levy aveva programmato e che prevedevano un margine operativo dal 17,3% al 19,3%. Tuttavia, Levy conferma la sua soddisfazione per l’operato del successore e promette grandi sorprese da parte del Groupe, quest’anno.