Autore: Redazione
12/04/2019

Massimiliano Trisolino, Managing Partner Strategy & Creativity di Connexia, racconta la strategia e la «crescita consapevole» dell’agenzia

Connexia ha individuato un percorso evolutivo basato su tre direttive – dati, creatività e media – e sull’integrazione di esperienze e competenze. L’acquisizione di Ragooo, ufficiale da martedì, è l’ultimo tassello di un’evoluzione ancora nel pieno del suo momentum

Massimiliano Trisolino, Managing Partner Strategy & Creativity di Connexia, racconta la strategia e la «crescita consapevole» dell’agenzia

Massimiliano Trisolino

L’acquisizione di Ragooo, ufficializzata martedì scorso, è un tassello importante per la «crescita consapevole» di Connexia, un’agenzia ambiziosa, che guarda alle realtà oltreconfine per captare le evoluzioni del marketing e provare a raggiungere il suo obiettivo: chiudere il 2019 con ricavi per 21,5 milioni di euro. L’idea è crescere, e farlo con criterio, mantenendo sempre i ritmi fisiologici adatti a realizzare un’integrazione solida ed efficace. La company ha stabilito tre asset differenti su cui investire e ha reimpostato la loro interazione, abbattendo i silos che storicamente hanno contraddistinto ambiti quali l’elaborazione dei dati, la creatività, le pianificazioni sui media. DailyNet ha approfondito con Massimiliano Trisolino, Managing Partner Strategy & Creativity di Connexia, le strategie e il pensiero che sta dietro le quinte del modello aziendale della company.  

Che cosa significa «crescita consapevole»?  

Tutte le azioni che stiamo facendo fanno parte di un percorso in crescendo, accomunabile a una progressione continua. È importante prendersi il tempo necessario per consolidare team, piattaforme e mercato, dopo un’acquisizione come dopo il rilascio di un nuovo prodotto. Le direttive del nostro sviluppo sono sostanzialmente tre. Abbiamo iniziato con i dati, poi, due anni fa, abbiamo aggiunto la creatività, prima attraverso programmi di valorizzazione delle risorse interne, successivamente con l’innesto di professionisti noti, come ad esempio il nostro Creative Director Riccardo Catagnano, tra le menti creative di alcune famose campagne realizzate per Motta lo scorso anno. Altri grandi nomi provenienti dalle agenzie tradizionali stanno approdando in Connexia, percepita dall’esterno sempre più come un’agenzia fresca e aperta alle contaminazioni, e che recentemente si è aggiudicata alcune gare ATL che presto renderà pubbliche. 

Il terzo tassello fondamentale per la crescita di Connexia è rappresentato dal media. Oggi dati, media e creatività sono elementi strettamente connessi l’uno all’altro. Per questo abbiamo integrato nella stessa agenzia asset verticali molto forti, governati e coordinati da un’unica figura professionale, che gestiscono l’intero ciclo dei progetti, dall’analisi dei dati al planning. 

Approccio integrato e consulenziale: è questo il modello a cui mirate?

Studiamo approfonditamente il mercato italiano, ma ancora di più quello internazionale. Siamo indipendenti e possiamo contare su un team che integra più competenze, quindi cerchiamo di essere il più possibile camaleontici, sia per visione sia per gli strumenti che proponiamo. L’abbattimento dei silos e l’utilizzo di un unico referente servono a offrire un supporto che non si limiti all’operatività, ma che faccia comprendere al cliente la strategia e gli obiettivi. Il lavoro degli ultimi 5 anni ha mirato proprio alla creazione di questo amalgama. 

Come avviene questa collaborazione tra risorse con specialità differenti?

Dati e creatività sono mondi diversi, ma che dobbiamo imparare a intersecare con sapienza: è sulla loro sovrapposizione che si crea valore. La creatività non si esaurisce nella bellezza del messaggio, ma risolve problemi e crea business. I clienti vanno accompagnati e abbiamo provato sulla nostra pelle che l’approccio consulenziale premia. Un modello del genere, però, regge solo se le diverse risorse hanno rispetto reciproco per il lavoro dei colleghi e sono aperte alla contaminazione. Con orticelli e gerarchie non si va da nessuna parte. 

Che ruolo avrà Ragooo all’interno di Connexia? E quali aree andrete a potenziare in futuro?

L’acquisizione di Ragooo servirà a mettere a fattor comune creatività e media. Andrea Redaelli prenderà in carico il team interno di digital marketing, al quale aggiungerà le proprie risorse, e ci aiuterà a raccontare ai clienti i motivi per cui è meglio pianificare una creatività su uno specifico media rispetto a un altro. 

All’interno di Connexia vediamo un legame indissolubile tra questi due elementi: al «tavolo creativo» in agenzia siedono difatti anche i planner, coinvolti nello sviluppo della pianificazione sul media perché l’output sia il più possibile efficace. Attualmente stiamo sviluppando piattaforme proprietarie che si inseriranno nel campo creativo-media poiché siamo convinti che la tecnologia sia un elemento fondamentale per realizzare una comunicazione efficace.