Madel: budget da 5 milioni di euro a The Media Lab per intercettare i nuovi consumatori di Winni’s
Il coordinatore marketing dell’azienda Cristian Versari ha ufficializzato la collaborazione con la sigla di Gruppo Fosbury ADV, di cui è chairman Claudio Bottini, che ha ottenuto l'incarico in forma diretta
Claudio Bottini
Per il suo brand di punta Winni’s, leader nel settore dei detersivi ecologici, Madel punta quest’anno su una nuova strategia media, che lascia inalterato il budget rispetto a quello di circa 5 milioni di euro del 2018 ma che, a fianco della tv, punta ora molto sulla radio, che verrà usata in continuità, al pari di internet, che vale il 10% degli investimenti e viene utilizzato in logica programmatic.
Nelle settimane estive, infine, spazio anche alla stampa. Il tutto – come ha spiegato a DailyMedia il Coordinatore Marketing dell’azienda, Cristian Versari, affidato per il planning a The Media Lab, che ha ottenuto l’incarico in forma diretta e che fa parte del Gruppo Fosbury ADV, di cui è chairman Claudio Bottini e con il quale a sua volta il brand già collabora sul fronte eventi. La creatività invece viene curata internamente con il ricorso a consulenti esterni, come nel caso dello spot per la linea Naturel in onda anche attualmente.
Aspettative ecologiche
Queste novità sono emerse ieri in occasione dell’incontro che l’azienda ha organizzato per presentare i risultati di una ricerca di Nextplora da cui emerge come rispetto dell’ambiente ed ecologia del prodotto sono gli elementi principali su quali verteranno i comportamenti d’acquisto nei prossimi 10 anni, per quanto riguarda i prodotti sostenibili per la pulizia della casa e del bucato.
La ricerca è partita dall’analisi di quali sono i fattori che oggi influenzano maggiormente le scelte d’acquisto dei consumatori. Escludendo dalla rilevazione i fattori prezzo/ promozione, efficacia (56%), profumo (37%) e formato/quantità (31%), che sono i primi 3. Rilevante appunto anche il tema ecologia: il 4° elemento citato come determinante per la scelta è il rispetto dell’ambiente (24%).
Inoltre, il 54% degli intervistati indica almeno un elemento “green” tra i fattori che a oggi guidano le scelte d’acquisto dei consumatori. E tra 10 anni quali saranno, invece, quelli che influenzeranno le scelte d’acquisto? Chiedendo alle persone di proiettarsi nel 2029, la situazione cambia: rispetto dell’ambiente (40%) ed ecologia del prodotto (36%) diventeranno i principali elementi considerati nel processo decisionale. Seguiti da efficacia (sempre 36%), confezione riciclabile (28%), naturale senza conservanti e coloranti (25%). Sale al 79% (dal 54%) la quota di intervistati che indica almeno un elemento “green” tra i fattori di influenza nella scelta.
Ma qual è l’opinione dei consumatori in merito alle aziende che mostrano un impegno ambientale, etico e sociale? Circa 8 su 10 credono nell’utilità delle scelte sostenibili delle aziende per costruire un mondo più pulito domani. Chi già acquista prodotti eco ha un’opinione più positiva. Le persone tra i 18 e i 44 anni hanno un maggior livello di conoscenza e d’utilizzo dei detersivi ecologici.
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso anche che il 69% delle persone conosce almeno un’azienda di detersivi ecologici per piatti. Fra queste il primo brand è Winni’s (55%), che è noto anche facendo riferimento a tutti i marchi (eco e non eco): 6° posizione in assoluto. Per quanto riguarda i detersivi ecologici per il bucato, invece, il 63% degli intervistati conosce almeno un’azienda del settore. Winni’s si conferma il brand più conosciuto nel segmento eco.