Autore: Redazione
16/07/2020

Macingo, l’ecommerce dei trasporti vola verso i 2 milioni di fatturato

Qualcuno ne ha parlato come di un Bal Bla Car del settore. Un’idea proveneiente dalla Calabria che si è presa il mercato nazionale e guarda ormai oltre, tra algoritmi, semplicità di servizio. Il racconto del co-founder Daniel Furfaro

Macingo, l’ecommerce dei trasporti vola verso i 2 milioni di fatturato

Daniele Furfaro

Le mani nei capelli e il dubbio che ti assale: come faccio a far recapitare questo forziere ricolmo di ogni ben di dio? Perché si tratta di qualcosa di estremamente pesante. Chi potrebbe sollevarmi da questo peso? Chi potrebbe agevolare una simile spedizione? Pagine gialle, sin troppo ingiallite, il caos dei motori di ricerca, chiamo un amico! Ma poi, mi imbatto negli apprezzamenti che, si sa, in rete corrono a una velocità tripla; valutazioni, come accade in ambito turistico o della ristorazione. C’è un nome e sembra sulla bocca virtuale di tutti: Macingo. Se ne parla come il Bla Bla Car dei trasporti. Un servizio che connette in maniera diretta consumatori e trasportatori. Un’idea dalle origini calabresi, come i due fondatori, i fratelli Daniele e Samuele Furfaro. Pianoforti, barche, auto, tutto quello che volete. Come è iniziato? Come funziona? Cosa offre? Cosa prevede? Lo abbiamo chiesto proprio a Daniele Furfaro.

Quando è iniziata la storia?

«La prima pietra fu posta nel 2013, la vera partenza è invece avvenuta cinque anni fa, nel 2015. Nel 2019 abbiamo chiuso con un fatturato di 1,5 milioni, quest’anno dovremmo superare i 2 mln».

Neanche l’emergenza ha avuto il potere di fermarvi…

«Ad aprile abbiamo sofferto anche noi, con un calo del 60%, ma dopo siamo tornati ai nostri usuali livelli di crescita, anche grazie all’atteso effetto rebound, con un + 20-22% mese su mese.

Come funziona il servizio?

«Abbiamo privati o società che richiedono il trasporto di loro materiali, con la pubblicazione sulla nostra piattaforma di una richiesta, grazie a un algoritmo, è possibile rintracciare agevolmente aziende di trasporto presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale. I trasportatori possono così offrire la loro capacità di carico ed eseguire il servizio. La vera particolarità di Macingo è quella di mettere in contatto trasportatori le cui caratteristiche combacino con la domanda pubblicata dall’utente; il quale inserisce le informazioni relative a carico, scarico e tipo di merce, e in tempi brevi, agevolati da listini precaricati, riceve una serie di preventivi. A quel punto, basterà un clic per scegliere e acquistare la proposta migliore».

Chi lavora con voi?

L’85% della clientela è composta da privati che devono organizzare il trasporto, magari dopo aver acquistato un bene online, o da persone devono traslocare, il rimanente è riferito ad aziende, soprattutto pmi che hanno bisogno di carichi completi. La nostra è una soluzione smart che permette di avere un prezzo gestibile online, senza passaggi aggiuntivi, magari telefonici».

Avete una accesa concorrenza?

«Non direi. In Italia c’è Spedingo, che copre il 30% circa del mercato, all’estero c’è Uship, che negli Stati Uniti fattura 100 milioni di dollari, mentre in UK c’è forse il vero concorrente, Anyvan».

Cinque motivi per i quali è conveniente affidarsi a Macingo?

«Per prima cosa, la semplicità di compilazione del format; l’immediatezza del prezzo; anche se non riconducibile all’ambito digitale, il back-office che gestisce le varie richieste; l’essere mobile first; il rapporto qualità/prezzo».

Come promuovete il vostro marchio?

«Siamo Google driven, indicizzati molto bene, siamo presenti anche su LinkedIn e su Facebook, ma al momento non siamo interessati a vere e proprie campagne pubblicitarie».